Per Indiani la strada si complica. Venerdì la giornata decisiva

Ventiquattro ore dopo il summit tra il diesse del Pontedera Paolo Giovannini e Paolo Indiani qualcosa, tra la SPAL e il tecnico di Certaldo sembra essere cambiato. Un piccolo stop. Nulla di eclatante, si dice, è il gioco delle parti. Sia chiaro: non è cambiata la volontà di Indiani di venire a Ferrara, a prescindere dai tre anni di contratto messi sul piatto dal massimo dirigente dei granata, che durante la cena di lavoro di ieri sera si è davvero superato, nell’offerta, pur di convincere l’amico allenatore a rimanere insieme in Toscana. Indiani a Ferrara ci verrebbe anche a piedi. I conti adesso, però, vanno fatti – soprattutto – con il Pontedera che, al momento, non ne vuol proprio sapere di lasciar andare l’allenatore a zero euro. Niente di strano: che Giovannini ‘regalasse’ il suo uomo di punta, per di più a contratto, a una probabilissima diretta concorrente in campionato non lo pensava proprio nessuno. Si tratta di un impiccio previsto da tempo anche in via Copparo dove la SPAL, per contro, di farsi carico della risoluzione contrattuale proprio non ne vuol sapere. Almeno per il momento. Che una soluzione si trovi a metà strada è auspicabile, per non dire prevedibile: ‘in medio stat virtus’, dicevano i latini e così, l’opera di buon senso accomunata da una buona dose di diplomazia, saranno ingredienti fondamentali da adoperare con grande acume nelle prossime ore, per venire a capo dell’operazione. Resta comunque difficile ipotizzare che si vada oltre la giornata di venerdì quando, la fastidiosa situazione di stallo in cui versa la trattativa, si sbloccherà, con i ferraresi prontissimi ad andare avanti, naturalmente, anche senza il si’ di Paolo Indiani (e del Pontedera) e virare bruscamente altrove: i nomi di Asta e Semplici, questa sera, sono validissimi concorrenti, non solo alternative buttate a caso e le loro quotazioni, seppur non di molto, sono leggermente aumentate. Ma la sensazione, a mente fredda, è che Indiani e la SPAL si siano già promessi da tempo, al di là di queste normalissime schermaglie di mercato. Con buona pace dell’indomito Giovannini che a perdere il suo allenatore proprio non ci sta.

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