Ci sono due caselle da riempire per arrivare a quota sessanta. Quello è il numero di squadre che darà vita alla rinnovata serie C italiana nella stagione 2014-2015. La prima delle due sedie rimaste libere per forza di cose sarà occupata da una tra Novara e Varese, attualmente impegnate nel playout di serie B. La gara di andata ha visto prevalere i biancorossi per 2-0. L’altro posto è quello lasciato libero dalla Nocerina, esclusa dal campionato di Lega Pro per illecito sportivo dopo i fatti di Salernitana-Nocerina del novembre 2013. I campani probabilmente ripartiranno dalla serie D. Questo fa sì che una squadra verrà ripescata. Ovviamente al momento della presentazione delle domande di iscrizione (30 giugno) non sono da escludere colpi di scena che potrebbero aprire la porta ad altri club.
Fissati questi presupposti, si è già aperto il dibattito sui gironi e sul nome della squadra che verrà chiamata a completare l’organico per la prossima stagione. Sulla ripartizione territoriale dei gironi si dibatte da tempo e pare si vada verso una divisione “orizzontale”: girone A riservato alle squadre dell’Italia del nord, girone B con prevalenza di emiliane, toscane, marchigiane e umbre e girone C per le squadre dell’Italia meridionale, con qualche eccezione dovuta alla volontà di evitare derby infuocati.
Proviamo ad azzardare un’ipotesi.
Girone A: Albinoleffe, Alessandria, Bassano, Como, Cremonese, Feralpi Salò, Giana Erminio, Lumezzane, Monza, [Novara/Varese], Padova, Pavia, Pordenone, Pro Patria, Real Vicenza, Renate, Savona, Sudtirol, Venezia, Vicenza.
Girone B: Ancona, Ascoli, Carrarese, Forlì, Grosseto, Gubbio, Lucchese, Mantova, Pisa, Pistoiese, Pontedera, Prato, Pro Piacenza, Reggiana, San Marino, Santarcangelo, SPAL, [Squadra X], Tuttocuoio, Viareggio.
Girone C: Barletta, Benevento, Casertana, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Ischia, Juve Stabia, Lamezia, L’Aquila, Lecce, Lupa Roma, Matera, Melfi, Messina, Paganese, Reggina, Salernitana, Savoia, Teramo.
Resterebbe da stabilire della Squadra X nel girone B. Le norme sui ripescaggi al momento favoriscono le squadre appena retrocesse dalla Seconda Divisione. Più specificatamente a essere in pole position è il Delta Porto Tolle: i polesani hanno dalla loro la precedenza per il miglior piazzamento stagionale (conta per il 50% nel punteggio finale in chiave ripescaggio) e una buona affluenza di pubblico, ma pagano qualcosa in termini di tradizione sportiva (che conta per il 25%). Considerata la forza economica della proprietà anche l’onerosa “tassa” per la domanda di ripescaggio non dovrebbe costituire un ostacolo. A preoccupare maggiormente il sodalizio del presidente Visentini è la questione legata al campo di gioco. Allo stato attuale il Comunale di Porto Tolle non risponde ai criteri richiesti dalla Figc e le soluzioni alternative paventate di recente, come un momentaneo trasloco a Rovigo o addirittura a Portomaggiore, non sembrano essere in linea con i dettami della federazione come rimarcato da una recente intervista rilasciata da Mario Macalli a Tuttolegapro. Se il Delta non dovesse fare domanda di ripescaggio o dovesse non essere ammesso toccherebbe alla Correggese, vincitrice della finale playoff di serie D. Il comunicato ufficiale n. 250 del 3 giugno 2014 parla chiaro in questo senso:
“Per il ripescaggio al Campionato di Divisione Unica 2014/2015, in caso di vacanza di organico, saranno ammesse in ordine alternato una società retrocessa dalla II Divisione e una società che abbia disputato il Campionato di Interregionale nella stagione 2013-2014, seguendo per le società di Interregionale la graduatoria predisposta dalla LND, secondo apposito regolamento approvato dal Consiglio Federale“.