Tutto pronto per l’esordio al PalaCaneparo, coach Benini vuole risposte

Tra poche ore si apriranno le porte del PalaCaneparo: questa sera alle ore 21 va in scena il debutto casalingo delle ragazze di Ferrara nel Cuore PGS volley. Coach Benini ci ha spiegato cosa è mancato la settimana scorsa e cosa si aspetta da questa nuova, difficile sfida contro la Pavidea Steeltrade Piacenza.

Coach, cosa è mancato ad Offanengo?
“Abbiamo patito un po’ l’emozione del debutto e non siamo mai riusciti ad entrare in partita. Fin dal primo set non siamo mai riusciti a mettere un po’ di sostanza nel nostro gioco, nonostante i cambi, i time out e tutto quel che si poteva fare. Il risultato è stato la conseguenza logica di ciò. Penso che il 90% della brutta prestazione sia stata dovuta al fattore psicologico, perché il fattore tecnico, se fosse stato toccato, ci avrebbe fatto giocare almeno alla pari. Non avevamo fatto i conti con il fattore inesperienza che ci ha frenato parecchio”.

Durante la settimana si sono visti segni di miglioramento durante gli allenamenti?
“Sì, ho visto ragazze serene. Abbiamo cercato di cambiare un po’ l’atteggiamento psicologico, di analizzare con le ragazze l’approccio alla partita, cercando di far capire loro dove secondo noi hanno sbagliato nell’interpretazione della partita e dove potevamo fare un po’ meglio. Secondo me le ragazze hanno bisogno di un aiuto in questo, visto che la settimana scorsa a livello emotivo è scesa la nebbia. Abbiamo cercato di migliorare l’approccio al gioco ed agli errori, perché alcuni errori possiamo concederceli se miglioriamo, ma non possiamo perdere la concentrazione. Possiamo fare bene in campionato, ad Offanengo si è vista molta differenza tra quello che avevamo provato in settimana durante gli allenamenti, e quello che è stato fatto in campo. Le ragazze non avevano la lucidità di osare e facevano solo quel che era necessario. Abbiamo concesso punti facili ad inizio partita e dopo ci siamo trovati con l’acqua alla gola e senza poter più rischiare nulla”.

Pensiamo a questa sera, che squadra è la Steeltrade e cosa serve per impensierirla?
“La Steeltrade è una squadra composta, forte di categoria, completa. Hanno un ottimo opposto, due buone bande, due ottimi centrali. Non è possibile fare la caccia all’anello debole insomma, al contrario della settimana scorsa. Si cerca il meno buono, e per provare ad impensierirle dobbiamo andare a giocare a viso aperto, sempre restando vicine al nostro limite. Giocare al nostro massimo senza regalare nulla è tutto quello che possiamo fare, e penso sia l’unica cosa che si può fare per toglierci qualche soddisfazione con questa squadra. Sicuramente non ci aspettiamo una partita semplice, io parto sempre positivo e con le mie idee riguardo l’approccio con l’avversario, e cerco di fare tutto quel che posso per rendere le idee chiare anche alle ragazze”.

Il debutto casalingo quest’anno è all’interno di un palazzetto e ci sarà sicuramente pubblico. Pensi che il fattore spalti possa impensierire le ragazze?
“A me i palazzetti pieni di gente caricano, anche se ad assistere sono i tifosi avversari; ma non devo entrare io in campo, quindi bisogna vedere le ragazze come gestiscono questo fattore emotivo. Confido nel fatto che loro riescano a giocare tranquille, solo cosi potremmo portare a casa un risultato soddisfacente vista la partita che ci aspetta”.

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