Vecchie certezze e nuovi innesti: ecco l’Acmar Ravenna

È tempo di derby, lo si sente nell’aria. Cento i biglietti dati dalla società romagnola per i tifosi ferraresi, volatilizzati in meno di mezz’ora. Così la Mobyt scende in Romagna per cercare il secondo successo consecutivo in trasferta. Davanti avrà un Acmar Ravenna desiderosa di riscatto dopo la sconfitta rimediata a Chieti. Due squadre che si conoscono bene, anzi più che bene, essendosi affrontate per sette volte l’anno scorso tra regular season e playoff, con un record di cinque vittorie e due sconfitte per i biancazzurri.

Come Ferrara, anche i giallorossi hanno optato per riconfermare 6/10 dell’organico della passata stagione, mantenendo salda l’ossatura della squadra, ma cambiando sostanzialmente l’aspetto tecnico del suo gioco. Sono arrivate così le firme di Amoni, Rivali, Cicognani, Tambone, Foiera e l’americano Singletary. Due sono stati gli ingaggi significativi del mercato ravennate: l’esterno di esperienza Raschi proveniente da Chieti e l’altro USA, una guardia già scafata in Europa, Emmanuel Holloway.

Un cambiamento sostanziale si è visto nello staff tecnico, invece. Alla guida della panchina ravennate infatti è stato chiamato Antimo Martino dopo il passaggio di testimone ricevuto dall’uscente Giordani. Martino è un allenatore piuttosto giovane (36 anni), ma con alle spalle diverse esperienze di rilievo: dopo due anni di giovanile alla Virtus Roma (Under 13, 16, 15 e 19) nel 2007 è passato in prima squadra, facendo da assistente, per le successive otto stagioni, ad allenatori del calibro di Dalmonte, Lardo, Repesa e Calvani, con il quale ha raggiunto la finale scudetto nella stagione 2012/13.

IL ROSTER

4.Emmanuel Holloway (USA, 1986, guardia, 185 cm): eredità non certo facile quella ricevuta da questo ragazzo, in arrivo dal campionato svizzero (21,1 punti, 3,4 rimbalzi e 4,5 assist in 11 partite) per riempire il posto vacante lasciato dal bomber della passata stagione Adam Sollazzo. Holloway è una guardia capace di segnare sia dalla lunga distanza, sia attaccando il ferro. Possiede un bagaglio di esperienza europea di tutto rispetto, costruito partendo da campionati minori (Svizzera, Germania e Finlandia) per poi giungere in Italia, dove ha già dimostrato di essere un buonissimo giocatore segnando nelle prime sette gare 11,7 punti, 4,1 rimbalzi e 2,4 assist. Difensivamente parlando, solo guardando le statistiche possiamo capire che è un difensore piuttosto insidioso, soprattutto sul portatore di palla e in anticipo (2,3 recuperi a gara sono davvero tanti).

7.Francesco Amoni (1984, ala grande, 201 cm): ecco il primo confermato dalla scorsa stagione (10,8 punti,e 5,5 rimbalzi di media) per il suo quinto anno in maglia giallorossa e il terzo da capitano. Ormai lo conosciamo bene: è un giocatore di grande esperienza e versatilità, potendo giocare indifferentemente sia da centro sia da ala grande. Sa aprire il campo grazie al suo temibilissimo tiro fuori dall’arco dei 3 punti (sta tirando con il 45% quest’anno). L’anno scorso è stato messo in difficoltà dalle qualità atletiche di Jennings, quest’anno dovranno essere bravi i lunghi ferraresi ad attaccarlo spesso in attacco e a contenerlo in difesa, ma in questo frangente Castelli è un professionista.

9.Giacomo Cicognani (1992, centro, 205 cm): altra riconferma dopo una buona passata stagione da 4,2 punti e 4 rimbalzi di media. Quest’anno coach Martino gli sta dando molti più minuti rispetto al passato e lui lo sta ringraziando con prestazioni davvero ottime (6,6 punti e 4 rimbalzi). Anche lui già visto passare per Ferrara diverse volte, durante i playoff dell’anno scorso ha fatto davvero molto male in alcune occasioni grazie al suo quasi infallibile tiro frontale dalla madia distanza. E’ considerato dai più un difensore sotto la media, occupato più nel cercare la stoppata che nel pensare alla difesa sul movimento. Una considerazione che certo coach Furlani ha ricordato ai suoi e che i biancazzurri dovranno sfruttare al massimo.

10.Eugenio Rivali (1986, playmaker, 178 cm): abbiamo detto che la società ha optato, quest’anno, per la continuità; quindi quale migliore conferma se non quella dell’uomo che sta in cabina di regia? Così è arrivata la nuova firma di Eugenio Rivali (10,7 punti, 3,6 rimbalzi e 4,5 assist di media), che vestirà la maglia di Ravenna per la terza stagione consecutiva. Michele Ferri lo conosce bene e sa che Rivali può essere considerato un’enciclopedia di pallacanestro: grande ball handling, buone capacità realizzative, ma soprattutto una visione di gioco fuori dal comune e una capacità nel passare la palla che lo accomunano, seppur con le relative proporzioni, a un Jason Kidd italiano. Anche in difesa è un giocatore molto temibile, soprattutto in fase di pressing sul portatore di palla, quindi i gli esterni dovranno fare molta attenzione alle sue mani velenose.

11.Andrea Raschi (1979, ala piccola, 201 cm): ultimo arrivato in casa Acmar, ma solo dal punto di vista cronologico perché questo è un nome che molti appassionati conoscono bene. È un veterano, uno che ha giocato in tutti i massimi campionati nazionali: Serie A e LegaDue con Rimini, poi tanti anni passati nell’attuale Silver, l’ultimo dei quali in maglia Proger Chieti (10,6 punti, 3,3 rimbalzi e 2,6 assist le sue cifre). Giocatore di enorme esperienza e con un bagaglio tecnico davvero invidiabile, Raschi è uno di quei giocatori “cinici” per così dire, uno che non affretta mai le sue scelte e che, così facendo, riesce sempre a trovare quella migliore per fare male agli avversari. Quest’anno ha già registrato 7,6 punti, 2,7 rimbalzi e 1,6 assist in sette  presenze.

12.Jacopo Grassi (1995, guardia, 188 cm): prodotto del settore giovanile giallorosso, torna a casa in qualità di aggregato alla prima squadre dopo una stagione in prestito alla Gaetano Scirea Basket Bertinoro militante nel campionato di DNC (3,2 punti e 2,4 rimbalzi di media in 16 minuti di utilizzo).

14.Gian Antonio Giannini (1995, ala grande, 195 cm): ravennate al 100%, ha giocato negli ultimi due anni insieme a Grassi nella squadra di Under 19, ricevendo la convocazione anche per alcune gare in prima squadra. Quest’anno la svolta: in estate gli viene proposto di fare l’aggregato a tempo pieno continuando anche la sua trafila giovanile.

15.Matteo Tambone (1994, playmaker, 192 cm): anche lui già visto l’anno scorso in maglia Acmar (5,3 punti e 1,8 rimbalzi) è un playmaker dotato di fisico possente, impegnato nella sua crescita personale grazie alla presenza di un veterano pari ruolo come Rivali. Gran giocatore in 1vs1, non disdegna però neanche il tiro da fuori, mentre la sua unica pecca è in difesa, dove ogni tanto si concede un turno di riposo.

16.Francesco Foiera (1975, centro, 206 cm): poco da dire su Charlie, ormai tutti i ferraresi lo conoscono più che bene, è nel nostro cuore da ormai parecchi anni a questa parte. Il centro ideale, anche se non più un ragazzino, ma comunque dotato di fondamentali scintillanti, difesa forte contro tutti e contro tutto, ma soprattutto una leadership da vero campione. Il classico romagnolo verace, sanguigno e carico in ogni occasione, un vero uomo spogliatoio capace di caricarsi sulle spalle l’intera squadra e portarla alla vittoria.

17.Michael Singletary (USA, 1988, ala piccola, 198 cm): arrivato l’anno scorso in chiusura di stagione regolare (14,9 punti, 10,3 rimbalzi e 2,5 assit di media in 10 gare) è stato riconfermato anche per la stagione 2014/15. L’anno scorso ha messo in difficoltà la difesa biancazzurra con le sue conclusioni sia in penetrazione sia con il tiro piazzato. Coach Martino, fin dal suo arrivo a Ravenna, ha sempre parlato molto bene di questo ragazzo sul piano tecnico e sul piano umano, elogiando la sua grande intelligenza fuori dal campo e la sua leadership dentro e fuori dallo spogliatoio. Nelle prime gare ha messo a referto 17,4 punti di media conditi da 7,9 rimbalzi e 2 assist che lo rendono il primo obiettivo da neutralizzare offensivamente per la Mobyt.

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