Final Eight, Capurso ci crede: Siamo pronti per vincere qualcosa di importante

Passano per Pescara e per il Pescara le sorti del Kaos Futsal nelle Final Eight di Coppa Italia. Come l’anno scorso, infatti, gli estensi – in quella che viene considerata la seconda competizione italiana nella scala gerarchica del calcio a 5 italiano – sono stati sorteggiati contro la formazione di casa nella gara d’esordio, e per centrare l’accesso alle semifinali dovranno vedersela proprio contro i biancazzurri allenati da Fulvio Colini. Non un accoppiamento particolarmente fortunato per la squadra di Leopoldo Capurso, che sicuramente giovedì sera alle 20,30 avrà tutto il Pala Giovanni Paolo II contro, ma non sempre il fattore campo risulta essere un dettaglio decisivo nel futsal, come dimostra l’ultimo face to face tra le due squadre. La statistica, infatti, parla chiaro: in campionato, infatti, il Kaos Futsal ha pensato bene di espugnare il PalaRigopiano con lo scoppiettante punteggio di 4 a 1, bissando, tra l’altro, lo stesso risultato dell’andata, quando il morale a Ferrara era alle stelle e Vampeta faceva ancora parte dell’organico di mister Leopoldo Capurso.

Da quel fine settembre di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima, ma la costante, oltre al ritmo altalenante del Kaos, è sempre rimasta la stessa: Pescara porta bene. Per questo il sorteggio è stato accolto con filosofia dal tecnico pugliese: “Non lo ritengo particolarmente sfortunato. Se vogliamo coltivare ambizioni di vittoria è normale doversi scontrare contro le formazioni più forti prima o poi, quindi va bene così. La pressione sarà tutta sulle loro spalle dal momento che avranno tutti gli occhi dei loro tifosi puntati addosso”.

Ambizioni di vertice, dice. Quindi accantoniamo per un attimo lo slogan olimpico per eccellenza di Pierre De Coubertin.
“Assolutamente, non vogliamo semplicemente partecipare. Abbiamo tutte le carte in regola per tentare la scalata fino alla Coppa, così come tutte le altre 7 squadre, è chiaro. Ma quel che conta è che non ci sentiamo assolutamente inferiori a nessuno, e i fatti lo dimostrano, nonostante la classifica in campionato non sia quella che speravamo ad inizio stagione. Purtroppo la fortuna ci ha spesso girato le spalle: parlo di distorsioni, influenze e altre grane impossibile da mettere in preventivo. Se poi andiamo ad aggiungerci anche quel pizzico di esperienza e malizia che ancora ci manca, ecco spiegato il ritmo altalenante. Ma ci sentiamo in debito con la Dea Bendata e credo sia arrivato il momento di riscuotere quel che ci spetta. Finora nessuno ci ha regalato nulla”.

Pedro EspindolaLa squadra è pronta per vincere un trofeo?
“Sì, lo dico da inizio stagione che quest’anno non dobbiamo accontentarci delle briciole. Inutile nascondersi dietro a un dito, la squadra è costruita per raggiungere traguardi importanti. Se tutti i giocatori stanno bene abbiamo molte armi a nostra disposizione ed è giusto puntare in alto. Inoltre tutti noi ci sentiamo in dovere di regalare a questa società unica in Italia un meritato premio per i tanti sacrifici fatti in questo triennio. Siamo pronti per giocarci una finale, non ci sentiamo l’outsider della manifestazione”.

Il primo scoglio da superare è Pescara, squadra che conosciamo tutti molto bene. 
“Credo che i biancazzurri non abbiano bisogno di presentazioni. Hanno una rosa composta da giocatori esperti che hanno vinto tanto e possono contare sul miglior allenatore d’Italia. Pescara è una società molto ambiziosa, ma pure noi lo siamo, quindi non dovremo farci cogliere impreparati. Giocheremo in un palazzetto completamente avverso, ma ho detto ai ragazzi di trasformare questo clima infuocato in uno stimolo in più per cercare di portare a casa la vittoria”.

In più Pescara viene dai bruttissimi episodi di domenica avvenuti nel match di campionato contro la Lazio. Sono brutte scene che fanno male al futsal, uno sport in continua crescita che avrebbe bisogno solamente di pubblicità positiva.
“Sì, ma non farei di tutta l’erba un fascio. Credo che quell’episodio sia da considerare come unico nel suo genere, il pubblico di Pescara è sempre stato molto caloroso ma estremamente corretto, non è giusto colpevolizzare oltre il necessario due società che si sono sempre comportate a modo. A Pescara il sottoscritto non ha mai avuto problemi, come del resto da nessun’ altra parte, quindi non me la sento di criminalizzare per l’accaduto nè la piazza abruzzese, nè l’intero movimento del calcio a 5”.

Tornando alla partita, la rosa è al completo o c’è qualche defezione?
“Rispetto a sabato dovrebbero tornare regolarmente in rotazione Pedro Espindola e Kakà, due giocatori che ci faranno sicuramente molto comodo. Purtroppo è la condizione fisica di Vinicius a destare qualche perplessità, ha un dolore all’alluce che gli impedisce quasi di infilarsi la scarpa; valutiamo giorno dopo giorno, ma ovviamente spero di averlo a disposizione visto lo stato di forma che sta attraversando. Invece hanno recuperato dall’influenza sia Bertoni che Tuli. Chi può farci fare il salto di qualità? Proprio Tuli, deve ritrovare brillantezza, puntiamo molto su di lui”.

 

 

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