Sfida di vitale importanza per il Kaos Futsal, sotto nella serie 2 a 0 e per questo costretto a vincere davanti al caloroso pubblico del Pala Hilton Pharma per non consegnare nelle mani del Pescara lo Scudetto. Veder festeggiare i rivali biancazzurri tra le mura amiche sarebbe uno smacco difficile da digerire, ma la testa di mister Leopoldo Capurso va solamente alla partita, da affrontare senza Kakà – squalificato – e Laion, duramente criticato dal patron Marco Calzolari dopo Gara 2. In porta Timm, e si rivede in rotazione anche Titon, all’esordio assoluto in questi play off. Con ormai poco da perdere e un altro viaggio in Abruzzo da guadagnare, gli estensi cercano il primo successo che possa alimentare ancora una volta il sogno Scudetto, ma contro questo Pescara cinico ed esperto riaprire i giochi non sarà per nulla facile.
Il leitmotiv di gara-3 non si discosta tanto dalle due precedenti: il Kaos prova a fare gioco, mentre Pescara difende attentamente e molto basso, non lasciando sbocchi soddisfacenti e degni di nota alle manovre estensi. L’armonia nella costruzione del gioco che aveva caratterizzato la manovra de neri nelle altre partite della serie nei primi dieci minuti della prima frazione non si vede, così, paradossalmente, sono gli ospiti ad andare più vicini al gol. Rogerio e Canal fanno la barba al palo in almeno due occasioni e Rescia altrettante volte scalda le manone di Timm, che però risponde sempre presente. Le risposte dei padroni di casa si limitano a qualche sporadica conclusione da fuori da parte di Titòn, Vinicius e Bertoni, ma i loro tentativi, nemmeno tutti nello specchio, non fanno neanche il solletico a Capuozzo. Sarà forse anche il caldo ad influire ma il Kaos stenta a trovare una chiave di volta che possa sbloccare il punteggio, e senza il riferimento che dà Kakà quando gioca da pivot è davvero difficile tessere trame offensive che penetrino la muraglia biancazzura.
Nemmeno un disimpegno sbagliato in fase d’impostazione dei delfini permette ai neri – Tuli si fa fermare da un puntuale Capuozzo in uscita bassa – di dare una zampata ad un incontro fino a qui sotto ritmo. E di ciò ovviamente ne godono solamente Colini e i suoi, perché non hanno nessuna esigenza di premere sull’acceleratore. Il quieto vivere pescarese viene però interrotto inaspettatamente quando mancano 5 minuti all’intervallo da Titòn prima, sul cui destro è attento Capuozzo, e da Coco poi, che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo colpisce l’esterno della rete facendo urlare – invano – al gol il pubblico del PalaHiltonPharma. Gli ospiti riescono a trascorrere indenni gli ultimi minuti, scampando i pericoli creati da Pedotti e Tuli, fino a quando quest’ultimo non decide di accendersi e far vedere i lampi del suo immenso talento. Il numero 6 spagnolo recupera palla a centrocampo, salta secco due uomini e spedisce con un bolide terra aria la sfera nell’angolo alto alla destra di Capuozzo, siglando così l’ 1 a 0 e facendo esplodere i tifosi, oramai rassegnati ad un primo tempo a reti bianche.
Nella ripresa il Kaos parte decisamente con tutt’altro piglio, rinvigorito dal gol pazzesco siglato da Tuli 17 secondi prima che la terna arbitrale mandasse tutti negli spogliatoi. Vinicius, con un destro potente da posizione defilata, testa subito i riflessi di Capuozzo, che però risponde presente. Poi è Tuli, stasera veramente inarrestabile, a fare il diavolo a quattro e creare scompiglio tra le fila biancazzurre: slalom e assist al bacio per l’accorrente Vinicius, il cui piattone però è murato sulla linea da Canal. I padroni di casa premono ma non riescono a trovare il raddoppio che darebbe la serenità necessaria a concludere il match in scioltezza, e così Pescara, volente o nolente, rimane attaccata alla partita… e allo scudetto. A metà del secondo tempo succede quello che nessuno si sarebbe mai immaginato, l’impensabile. Al 10’50”, un tiro senza alcuna pretesa, da ben oltre il limite dell’area, di PC viene spedito da un incerto Timm sul palo alla sua destra, salvo poi finire la sua triste corsa in porta.
E’ 1 a 1, ma è come un jab nei denti per il Kaos. I neri accusano il colpo e dopo appena 11” ricevono il secondo diretto al volto, quello che manderebbe chiunque al tappetto: Canal fa clamorosamente tunnel a Timm, inspiegabilmente fuori partita. Capurso chiama immediatamente time out. Necessario. La reazione del Kaos è di rabbia e cuore. Tutti, dal primo all’ultimo, si butano a testa bassa nella metà campo ospite alla ricerca del gol della speranza, ma i fendenti di Titòn, Pedotti e Coco trovano sempre preparato Capuozzo. Il tempo passa veloce come non mai, e nel mentre Pescara è sempre più vicina a potersi cucire il tricolore sul petto. L’ultima carta da giocarsi è quella del portiere di movimento; il tecnico degli estensi fa vestire la maglia ad Andrè, ed è proprio il capitano a trovare, al 16’16”, il gol che vale il 2 a 2. Ma non è finita qui: a pochi istanti dalla fine, una terna discutibile fischia il sesto fallo al Kaos e assegna così il tiro libero della vittoria al Pescara, ma Timm si fa perdonare le precedenti incertezze neutralizzando la conclusione di Ercolessi e allungando la partita alla lotteria dei rigori. Che si apre nel peggiore dei modi: Pietrangelo – il pararigori di Colini – neutralizza il primo tentativo di Bertoni, mentre Nicolodi, Pedotti, Canal e Coco segnano i rispettivi penalty. Quando tutto sembra ormai deciso, però, ecco il guizzo del portierone estense, che si immola per respingere il destro di Rogerio e allungare ulteriormente la contesa. Altro errore, questa volta di Tuli, e baratro ad un passo, ma Salas si fa ipnotizzare ancora da Timm, che si ripete per la terza volta su Morgado, regalando al Kaos l’ennesima occasione di restare aggrappata alla serie e allo Scudetto.
KAOS FUTSAL – PESCARA 6 a 5
Kaos Futsal: Timm, Vinicius, Bertoni, Tuli, Espindola. Evandro, Halimi, Failla, Coco, Pedotti, Titon, Andrè. All.: Capurso
Pescara: Capuozzo, PC, Ercolessi, Canal, Rogerio. Pietrangelo, Garcia Pereira, Morgado, Rescia, Nicolodi, Leggiero, Salas. All.: Colini
Marcatori: 19’43” Tuli (K). Secondo tempo: 10,50” PC (P), 11’01” Canal (P), 16’16” Andrè (K)
Arbitri: Malfer di Rovereto, Chiariello di Barletta, Maggiore di Bologna. Crono: Mazzone di Imola
Ammoniti: Nicolodi (P), Vinicius (K), Timm (K), Pedotti (K)
Espulsi:
Note: al 19’14” Timm para un tiro libero a Ercolessi
Sequenza dei rigori: Bertoni: parato (K). Nicolodi: gol (P). Pedotti: gol (K). Canal: gol (P). Coco: gol (K). Rogerio: parato (P). Tuli: palo (K). Salas: parato (P). Vinicius: gol (K). Ercolessi: gol (P). Titon: gol (K). Morgado: parato.