Valorizzare il passato, ma senza restarvi appiccicati: Cavicchioli detta la nuova linea

Con Marco Cavicchioli, coach per il secondo anno della Despar 4 Torri, facciamo il punto della situazione a pochi giorni dall’inizio della preparazione. Nella rilassante area del Campo Scuola di Ferrara, zona all’aperto scelta dalla società per l’attività fisica, iniziamo la breve intervista non potendo evitare un ultimo accenno alla “magnifica” avventura dello scorso anno.

Marco, cosa è rimasto della scorsa annata?
“E’ rimasto un bellissimo ricordo, positivo per tutto il corso della stagione e soprattutto la scorsa stagione è stata un ottimo ponte per proseguire e confermare il progetto che abbiamo avviato”.

Il campionato di quest’anno sarà diverso da quello vinto nel 2014/2015. Che differenze sostanziali ci saranno?
“Tantissime cose. Già dalle amichevoli fatte l’anno passato con squadre di C Gold, avevamo notato le differenze che distinguevano quelle squadre dai nostri avversari di C Silver. Maggiori ritmi, fisicità e valori in campo sono le cose che dovremo mettere in fila e con le quali ci dovremo confrontare. Per noi sarà però importante dimenticare quello che siamo stati e andare alla scoperta di quello che invece saremo quest’anno.

Tra le caratteristiche della squadra dello scorso anno, quali erano quelle più adatte al prossimo campionato e quali meno?
“Per prima cosa lo scorso anno noi avevamo il fattore spensieratezza e con ciò voglio dire che nessuno di noi, essendo un gruppo completamente nuovo, sapeva con certezza che valore avesse la squadra. Quest’anno dovremo continuare a essere così. Dovremo ripartire da zero e lavorare per arrivare a essere ciò che vogliamo essere. L’aspetto su cui dobbiamo stare attenti, senz’altro negativo, è quello di continuare a pensare a come eravamo, questo ci penalizzerebbe sicuramente”.

Nella nuova squadra sono stati fatti pochi ritocchi. Ce li puoi presentare?
“Abbiamo centellinato gli innesti perché il gruppo ha dimostrato di avere già buone doti e grande affiatamento. Se parliamo di innesti senior inizio da Filippo Albertini, che è un giocatore con tanta esperienza e qualità dal quale ci aspettiamo anche un aiuto per crescere i nostri giovani. L’altro Filippo, Govi, è un atleta poderoso che ci può dare tanta forza difensiva, ma anche molto supporto in attacco. Infine Mario Chiusolo un giocatore dal quale ci aspettiamo ciò che lui sa fare molto bene, ovvero la capacità di aprire le difese. Le sue caratteristiche sono molto diverse da quelle che aveva Leo (Burresi ndr) lo scorso anno e la sua scelta è proprio legata alla ricerca di un giocatore che possa dare più fluidità alla squadra in attacco”.

In rosa ci sono molti giovani Under 20. Ci sarà spazio anche per loro?
“Premesso che non ho l’abitudine di promettere un minutaggio minimo garantito a nessuno, certamente se faranno con impegno il lavoro in palestra se avranno la volontà e la modestia di mettersi a disposizione della squadra, insomma se mi dimostreranno le qualità che io voglio, allora anche per loro, con piacere, ci sarà spazio”.

Parliamo adesso degli avversari. Chi conosci e chi pensi possa essere la o le squadre che primeggeranno?
“Di questa categoria conosco molto e proprio per questo dico che è difficile individuare una squadra favorita. Da quello che si è letto e che si sa, Imola, Piacenza e la stessa Fiorenzuola pare abbiano fatto le cose in grande. Ma non vorrei fermarmi a queste perché ci sono, onestamente, molte altre squadre che potrebbero giocarsi la vittoria. Di sicuro sarà un campionato affascinante e molto bello, proprio per la qualità che saprà esprimere. Uno di quei campionati da affrontare con tanta carica e gioia nel cuore”.

Chi potrebbe essere la sorpresa?
“Beh, io lo so ma non lo dico! (ride)”

Diamo un obiettivo, sincero e onesto, alla Despar. Cosa ti aspetti dai tuoi granata?
“La squadra è stata costruita prima di tutto per cercare una salvezza più serena possibile, se poi in questo percorso ci troveremo a essere vicini alla zona playoff non ci tireremo indietro e cercheremo di fare bella figura anche quella difficilissima fase. Detto ciò, però, ribadisco che noi dovremo lavorare bene da subito per cercare la quadratura della squadra e quindi venir fuori, il prima possibile, dalla lotta salvezza senza dimenticare che siamo, comunque, una neo promossa e che il compito non sarà facile.

Per finire che tipo di avvio ti aspetti dalla tua squadra?
“In questo momento sinceramente non saprei. Fino ad oggi abbiamo fatto esclusivamente atletica e la squadra non ho ancora cominciato ad allenarla. Con questa premessa d’obbligo, se i ragazzi mi seguiranno, e non ho alcun dubbio che ciò avvenga, secondo me si potrebbe partire con il piede giusto immediatamente”.

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