
Da mercoledì i minuti e le ore, lente ed estenuanti, si sono pian piano trasformate in giorni d’attesa. Oggi però la situazione è chiara. Talmente eloquente che non può non lasciar trasparire i presagi peggiori. Kaos Futsal-San Vincenzo Cosenza, in programma sabato 10 ottobre alle 18 al PalaHiltonPharma, non si giocherà. La neopromossa società calabrese infatti non si presenterà a Ferrara. “Non siamo più davanti a supposizioni, purtroppo, è ufficiale – racconta Capurso in una delle più surreali interviste pre partita -. Ho sentito telefonicamente Cipolla (tecnico della San Vincenzo Cosenza; ndr.) che, sconsolato e amareggiato, mi ha confermato la loro impossibilità di intraprendere la trasferta”.
La San Vincenzo Cosenza sta attraversando un momento non facile: le dimissioni in rapida successione del presidente Luca Donato e del co-presidente Bria hanno letteralmente tolto la terra da sotto i piedi cosentini. E la domanda sorge spontanea, quasi in automatico: perché? Perché ridursi ancora così? Perché dover affrontare la stessa identica situazione vissuta con la Marca Futsal? E sì che non è passato troppo tempo… “Vorrei poter dire la mia – continua il tecnico pugliese – ma mi risulta difficile perché non ci sono più parole. E’ l’ennesima dimostrazione di quanto ci siano ancora in giro personaggi poco affidabili. L’unica mia speranza è che quello di cui stiamo parlando cada presto nel dimenticatoio, perché in qualche modo sono riusciti a ricomporre la situazione, ma, ancora una volta, si è dimostrato che il movimento ha bisogno di essere guidato con più fermezza e trasparenza”.
Sembra chiaro a tutti ormai che manchi il controllo: troppa superficialità e cose fatte all’acqua di rose. Le parole di Capurso, quindi, non possono che trovare sostenitori perché si sono verificati troppi casi simili in pochi anni e si sono chiusi gli occhi in situazioni in cui, invece, non si doveva transigere. “Già l’anno scorso – argomenta il manager degli estensi – loro avevano avuto problemi con delle fideiussioni che erano costati loro dei punti di penalizzazione, non vedo come si possa rimanere basiti adesso. Evidentemente la dirigenza cosentina aveva solamente i soldi per pagare l’iscrizione della squadra al campionato e non per giocatori e staff”. La Divisione ha fatto l’ennesima figuraccia e, per giunta, a sentire le voci di corridoio che circolano nell’ambiente, pare fosse l’unica a non essersi accorta di nulla. “Si poteva presumere – pensa Capurso – ma ora è troppo tardi. La Divisione non può obbligare chi deve pagare a farlo, se uno non ha soldi non li ha; bisognava semplicemente tutelarsi al momento dell’iscrizione. Il sistema va rivisto a monte, però non sono assolutamente io quello che può avere le soluzioni. So solo che l’argomento sta diventando ridondante perché con i casi Marca, Vicenza, Orte e adesso Cosenza parliamo sempre di quello”.
Che scenario si prospetta adesso? “Semplicemente – conclude il mister originario di Bisceglie – ci saranno due squadre che riposeranno perché è impossibile rifare il calendario a campionato già inoltrato”.