Kaos Futsal, la difesa è il miglior attacco. E’ questa la strada giusta?

C’era bisogno solo della vittoria del Kaos Futsal nel venerdì più nebbioso dell’anno per rallegrare l’umore a tutti i tifosi estensi, e puntualmente così è stato. Sembrano aver ritrovato la retta via, i ragazzi di Leopoldo Capurso, che al PalaCercola, come da copione, centrano l’obiettivo contro il Napoli per 6 a 3 e continuano la loro scalata verso un posto alle Final Eight di Coppa Italia. Tanti i temi di discussione nel match in terra vesuviana, così come le buone notizie, a partire dal rientro in campo di Davide Putano, acciaccato, claudicante, febbricitante, quello che volete, ma nel momento che conta è lui a riprendersi il posto tra i pali, offrendo anche una prestazione rocciosa e priva di sbavature, proprio quello che ci si aspetta da un numero 1 della sua esperienza internazionale. Con buona pace per Luan, eroe con la Luparense ma effettivamente troppo giovane per essere caricato di responsabilità enormi per un ragazzo del 1998. Romanticamente parlando ci sarebbe piaciuto rivederlo in porta contro la Lollo, ma siamo sicuri che arriverà presto un’altra chance, senza bruciare le tappe.

Quelle che, invece, a 33 anni sta frantumando capitan Pedotti, senza dubbio il migliore in campo al Pala Cercola, anche se non per il consueto premio Rai. Ma non è una targa a far la gloria, e dietro alle telecamere – lo sanno bene gli affezionati – Gio è il condottiero più orgoglioso e nessuno meglio di lui riesce ogni volta a dimostrare quanto conti abbinare l’impegno al talento, e la sua tripletta ne è la prova tangibile. Tripletta, esatto, non c’è alcun errore di battitura, e nella classifica dei marcatori non è un abbaglio trovarlo a 6 gol, un bottino a lui inusuale in meno di un girone completo. Secondo al “gran capitan”, ma solo per le poche presenze in campo, Pedro, difensore tuttofare, rude e selvaggio, ma tremendamente efficace, che ancora una volta è riuscito a lasciare la sua impronta indelebile sulla partita, prima firmando la rete del 2 a 0,  poi regalando allo stesso Pedotti l’assist per il 4 a 2 dopo una giocata da pivot consumato. E poco importa se il suo autogol ha riaperto i conti sul 2 a o, sono errori che possono succedere, anche ai migliori. Come Duio, l’uomo in più, colui che non ne vuole proprio sapere di tirarsi indietro nemmeno di fronte all’ostacolo più ingombrante, come ad esempio può essere ritrovarsi all’improvviso a doversi ambientare in un futsal totalmente diverso da quello giocato in Brasile fino a poche settimane fa. Prosegue, infatti, in modo eccellente il suo personale inizio di stagione, e ci sono tutti i presupposti per cui il giocatore della nazionale brasiliana possa continuare ad essere uno dei maggiori artefici nell’ascensione al successo della squadra del tecnico di Bisceglie e non può passare inosservato il fatto che con lui sul parquet il Kaos non abbia ancora conosciuto la parola sconfitta.

KakàMa non è tutto oro quel che luccica, e cosa significa se in una squadra sono i difensori a portare risultati concreti molto più degli attaccanti? Il pacchetto arretrato, infatti, continua ad essere la vera essenza del Kaos Futsal, e il match del Pala Cercola, l’ha messo in evidenza ancora una volta. Sempre stretta e capace di creare un ottimo possesso palla, la difesa ha fatto la differenza. Mentre la parte offensiva, bisogna ammetterlo, ha lasciato anche stavolta un po’ più a desiderare. Kakà, il nostro bomber, dopotutto non sembra più così tanto bomber e i suoi due gol a porta sguarnita con il Napoli riversato in avanti con il portiere di movimento lasciano solo l’amaro in bocca e la consapevolezza che il pivot di Serrana potrebbe fare molto di più. Tanto sacrificio, tanta generosità, ma troppi gli errori e le occasioni gettate al vento, anche facili per uno spaccareti nel giro della Nazionale, e il suo carisma sembra essersi nascosto in un guscio virtuale, lasciando il posto alla consapevolezza di avere a fianco personalità di spicco del calibro di Duio e Pedotti, per citarne due a caso. Forse la sua encomiabile, ma eccessiva, umiltà ha preso il sopravvento a scapito della malizia agonistica che il Kaos si aspetterebbe da uno come lui? Così, invece di esplodere e far vedere di che pasta è fatto, al contrario tende ad ad accasciarsi, complici magari gli strascichi psicologici di quel maledetto cartellino rosso in gara 4 della scorsa finale Scudetto.

In ogni caso, la seconda vittoria consecutiva – la terza in campionato – è un toccasana per la società del patron marco Calzolari, ma sabato prossimo arriverà il difficile: il Pala Hilton Pharma ospiterà l’Acqua&Sapone di Bellarte, di diritto una delle big della Serie A. Con grande eleganza e grinta, i ragazzi di Capurso sono riusciti a risollevarsi dalle paludi di bassa classifica, ma ora serve davvero seguire la scia giusta per non rendere vani gli sforzi profusi. Nelle ultime due partite abbiamo visto  il Kaos dare il massimo con entusiasmo e concentrazione, anche contro la malasorte, ma c’è sempre da migliorare, e ormai più nulla può essere dato per scontato.

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