Vincere con Andrejic per voltare pagina, ma quante incognite sul post-Capurso

E’ il 2015 l’anno zero del Kaos Futsal. Dalla Finale Scudetto sotto la guida di mister Leopoldo Capurso, si è passati al suo esonero dalla piazza nel giro di pochi mesi, pur con la partecipazione alla Coppa Italia in tasca e una classifica sì deficitaria, ma che comunque non compromette quelle che erano (e sono tuttora) le ambizioni del patron Marco Calzolari, nella circostanza più vicino che mai alle abitudini del suo collega del calcio a 11 Maurizio Zamparini. Certo, tra i due c’è un abisso: se a Palermo i cambi in panchina sono all’ordine del mese, al Kaos mai si era arrivati ad una simile decisione. Eppure era tutto nell’aria da tempo: rapporti tesi con il tecnico pugliese, critiche (anche comprensibili) sul rendimento della squadra, dialogo tra i due ridotto ai minimi storici. E così si è arrivati al divorzio. Annunciato per molti, ma sorprendente per chi, invece, in questi tre anni si era abbondantemente abituato a vedere un Kaos sottotono ad inizio anno, per poi crescere in maniera esponenziale da gennaio in avanti. E cosa può succedere adesso?

Che il nuovo allenatore, Velimir Andrejic – già nell’entourage di Capurso da due stagioni, ma comunque di famiglia in casa Kaos dagli esordi in Serie A, soprattutto grazie ai tanti successi in ambito giovanile – dovrà spazzare via il più in fretta possibile i rimasugli di una gestione triennale lungimirante e positiva (e vincente, magari non sul piano dei titoli conquistati perché la bacheca estense è ancora spoglia) che ha permesso al club di inserirsi di diritto nella ristretta cerchia delle big capaci di lottare per qualcosa di importante, ma che, eventi alla mano, è naufragata nel peggiore dei modi. L’augurio che facciamo al tecnico serbo? Di cominciare a vincere sin da subito per non dover fare i conti con i fantasmi del passato, spesso ingombranti, questa volta addirittura mastodontici. E se fino ad ora i risultati non sono stati quelli sperati, qualcosa il buon ‘Vezza’ dovrà pur cambiare, no?

AndrejicLa rosa è praticamente al completo, è già questo è un buon punto di partenza, nonché una differenza sostanziale rispetto all’ultimo periodo trascorso a Ferrara da Capurso. Andrejic può scegliere tra l’abbondanza, e non sempre è un bene, perché gli allenatori da tribuna sono sempre dietro l’angolo a sentenziare”si doveva fare così piuttosto che colà”. Ma almeno è già qualcosa. Quindi, se finora la carretta è stata tirata dai vari Pedotti, Vinicius e Kakà (tutti fedelissimi di Capurso), è possibile che ora le gerarchie – così come gli equilibri – vengano se non stravolte, quantomeno riviste, con Tuli – pupillo del neo allenatore ai tempi dell’ultima Coppa Italia vinta dalla sua Under 21 nel 2014 – in rampa di lancio, così come Titòn e Schininà. Per altri motivi, pure Peric potrà rendersi utile alla causa finalmente, ma non è il momento di lanciarsi in previsioni tattiche che non competono né a chi scrive e né a chi legge. E in ogni caso è bene rimandare ogni ulteriore considerazione almeno al post Kaos Futsal-Corigliano (venerdì ore 21,00 al Pala Hilton Pharma con diretta su Rai Sport).

E Capurso? Cacciandolo, il Kaos ha perso non solo un ottimo allenatore e un esperto uomo mercato (prima del suo arrivo, a Ferrara si erano viste più meteore che giocatori fatti e finiti con i quali puntare in alto), ma anche un leader che sapeva come farsi rispettare dal gruppo dentro e fuori dal campo. Il carattere sanguigno forse questa volta l’ha tradito, ma erano già arrivate in estate le prime crepe di una stagione iniziata sotto una luce diversa. Gli infortuni e gli scarsi risultati hanno fatto il resto, ma le premesse non erano certo delle migliori, ed ora il progetto tecnico di crescita del club (che parte dalle giovanili e arriva sino alla serie A), proprio all’apice, si ritrova senza il suo ideatore principale, e starà ad Andrejic insinuarsi nelle pieghe più remote di questo pregiato tessuto senza rischiare di tirare il filo sbagliato.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0