Si conclude il 2015 anche per la società di patron Calzolari, un anno variegato, che ha dato da un lato grandissime soddisfazioni, ma d’altro canto anche molte delusioni. Dalla finale scudetto di quell’11 giugno all’ennesima sconfitta del 29 dicembre, un’altra occasione andata perduta per il Kaos Futsal, che martedì sera al PalaBiachini ha incassato tre gol dall’Axed Group Latina e se ne torna, così, a casa senza punti e con la coda tra le gambe. Le big del campionato si fanno sempre più distanti, gli estensi cedono posizioni e vanno ad inserirsi all’ottavo posto della classifica, a ben dieci lunghezze di distanza dalla capolista Real Rieti, e soltanto a quattro di vantaggio su Corigliano, con la differenza che nella prossima giornata i calabresi affronteranno la disastrata Luparense, mentre i ragazzi di mister Andrejic ospiteranno la Cogianco, un buon avversario anche se attualmente in difficoltà societaria e in crisi di risultati, che rimane però pur sempre sempre al sesto posto.
Non vorrei essere nei panni del tecnico serbo, il quale dopo un esordio abbastanza positivo si è ritrovato di fronte un Kaos probabilmente non così brillante come sperava. Differenze nelle sue tattiche di gioco sì, ne abbiamo viste, a cominciare da un ritmo partita molto più veloce, se non addirittura esasperato, ma forse alla lunga controproducente, perchè dopo i primi dieci minuti di gara a velocità supersonica non è difficile incappare in preoccupanti cali di concentrazione. Il tono è sì spiccatamente offensivo, fondamentale per tenere gli spettatori col fiato sospeso sugli spalti o di là dallo schermo tv, ma le parole che mi vengono in mente dopo una partita persa come quella di Latina sono due, non di più: Kaos sprecone! Troppi tiri sbagliati, troppe occasioni finite nel nulla, troppi errori che una big non può permettersi, ma che invece, purtroppo, sembrano far parte del DNA di questa squadra. E soprattutto un vantaggio – seppur misero, parliamo di un 2-1 – scialacquato appena pochi secondi prima della sirena finale. Vedere addirittura gettare al vento un’occasione d’oro come l’espulsione di Corso e non riuscire a segnare nemmeno in superiorità numerica è davvero demoralizzante.
Ma non tutto è da buttar via. Infatti, la nota positiva arriva dall’ottima prestazione del portierone Timm, evidentemente ritrovatosi dopo un inizio di stagione piuttosto complicato. Per lui anche un rigore parato contro Latina. Dispiace, però, che il suo momento sia inversamente proporzionale al rendimento complessivo della squadra. Stesso discorso si può fare per Duio, sempre più una garanzia e già a quota sei gol nella classifica marcatori. Chi, invece, sta andando oltre le aspettative è Titòn, preferito addirittura a Turmena, lasciato amaramente in tribuna. Senza dubbio il brasiliano ex Under 21 estense è in netta crescita, come dimostra l’ampio minutaggio concessogli da Capurso prima e da Andrejic adesso. Degno di nota il suo assist a Schininà, e diciamo che l’altruismo non sembrava essere una delle sue migliori doti… Passo indietro, invece, proprio per lo stesso Lillo, ingenuo nel causare il rigore (poi neutralizzato da Timm), ma soprattutto in occasione del 2-2 che Latina ha segnato con Arnaldo portiere di movimento. L’ex Lazio sembrava un po’ spaesato nella circostanza. Capitolo a parte per Kakà. Che fine ha fatto Kakà? Oh, impegno e cuore non si discutono, ma è come se il suo fiuto del gol sia stato colpito da una sorta di malocchio. E purtroppo non c’è molto da dire nemmeno sui due trascinatori difensivi della squadra, Pedotti e Vinicius. Un calo nel loro rendimento dopo l’avvicendamento in panchina è stato piuttosto evidente, forse perché si tratta di giocatori che con Capurso erano governati da automatismi rodati, mentre ora, semplicemente, devono abituarsi ai nuovi dettami tattici di Andrejic.
E’ così che si chiude l’anno per l’ammaccato Kaos Futsal, che presumibilmente non si concederà troppi festeggiamenti dopo le delusioni di questa prima parte di stagione. Altro non c’è da dire se non sperare che per il 2016 si avverino le speranze del patron di riuscire a portare a casa qualche soddisfazione in più, e che i ragazzi riescano finalmente a tirare fuori tutto il loro talento ed energia come sono riusciti, nonostante tutto, a dimostrarci di saper e poter fare in passato.