We Like Ike: determinazione e idee chiarissime per l’ultimo arrivato di casa Bondi

Finalmente Ike Joseph Udanoh è sbarcato a Ferrara. Nonostante un viaggio interminabile dalla Finlandia, davanti ai microfoni della sala stampa del Pala HiltonPharma l’ultimo arrivato di casa Bondi è sembrato già carico come una molla per questa sua nuova avventura. Di carisma e personalità sembra che ne abbia da vendere. I casi sono due: o è un montato, o questo è un giocatore vero. Di quelli con la G maiuscola. Ad accompagnarlo alla conferenza stampa di presentazione il presidente Fabio Bulgarelli, coach Alberto Morea e il gm Vittorio Veronesi, tutti e tre radiosi per l’ingaggio del lungo americano.

Ed è proprio il numero uno della società estense a prendere la parola per primo, rompendo gli indugi: “Siamo nuovamente qui per presentare un nuovo acquisto e lo faccio davvero volentieri, sperando sia utile per raggiungere il sogno della qualificazione play-off. Voglio che questa stagione, che per fortuna è stata un continuo crescendo, non termini anzitempo. Una piazza come Ferrara, e soprattutto il suo pubblico, meritano di vivere l’adrenalina che si respira quando si lotta per salire di categoria. Chi ama il basket sa che le emozioni che si vivono durante i play-off non sono nemmeno equiparabili a quelle della stagione regolare. Per garantirci un posto tra le migliori otto dobbiamo cercare di vincere le sette finali che ci aspettano da qui alla fine del campionato. Sono convito che Ike ci darà una grossa mano e riuscirà a garantire quello che Esian Henderson non riusciva più a dare: atletismo, energia in difesa e tanti rimbalzi. Con il suo arrivo siamo riusciti a rimediare alle defezioni del nostro roster, la squadra adesso è al completo e può giocarsela con qualsiasi avversario”.

Alle parole del presidente biancazzurro fanno eco quelle del coach, Alberto Morea: “Spesso i ringraziamenti che fanno gli allenatori a fine partita o durante la stagione sono di circostanza, ma mai come in questo caso il mio ‘grazie’ è davvero sincero. Pasi e Veronesi hanno fatto davvero un gran lavoro nel riuscire a portare qui da noi un giocatore come Ike. E il presidente con questa mossa di mercato ha dimostrato grande attaccamento alla causa, di volersi giocare tutte le carte fino alla fine, senza tirare i remi in barca in anticipo”. L’allenatore ferrarese poi conclude il suo intervento con una chiosa introduttiva al ragazzo americano di passaporto nigeriano: “Udanoh è un ragazzo sveglio e intelligente, oltre che un giocatore intenso e aggressivo. Credetemi, vi farà divertire. E’ il classico under size: non altissimo, ma d’impatto. Può giocare sia spalle sia fronte canestro. Spero faccia la differenza soprattutto senza palla. I suoi pezzi forti? I roll dopo i blocchi, rimbalzi e contropiede”.

Poi, è il turno di Ike. Risposte sempre decise, ma mai sgarbate e arroganti, senza giri di parole utili a evitare argomenti scottanti. Udanoh non ha paura e sa quello che vuole: è convinto di poter far bene in Italia. Ma d’altronde è impossibile biasimare uno che nella Lega Baltica ha già calcato parquet tra i più caldi d’Europa come quello del CSKA Mosca. “Penso di essere un ragazzo socievole, pronto sempre a nuove avventure e che si trova a proprio agio a tu per tu con la gente – così si descrive. Ma in campo ‘I’m a beast’, una vera e propria bestia. Sfrutto il mio fisico e cerco di giocare il più duro possibile, dando sempre un gran contributo in termini di energia”. Ma il nativo di Detroit non fa della forza bruta la sua unica arma, infatti spiega: “Sono molto flessibile, cerco di adattarmi alle squadre che mi trovo di fronte. Non lascio nulla al caso. Cerco inoltre di essere sempre d’aiuto ai compagni”. Ok Ike, ma in definitiva in che ruolo giochi? “In Europa penso di essere più determinate come 5 perché sono molto più veloce di piedi rispetto agli altri lunghi che mi marcano. Ma posso tranquillamente giocare da 4. In difesa, invece, posso marcare tutti”. Il primo impatto con il gruppo com’è stato? “Tutti mi hanno dato il benvenuto. Sento fiducia anche da parte dello staff tecnico”. E il futuro? Sono già circolate voci su possibili interessamenti da parte di società di Serie A: “Tutti vogliono farsi notare, ogni professionista punta sempre al massimo. Ma adesso voglio concentrarmi qui. Voglio raggiungere l’obiettivo che mi è stato chiesto”. Conclude in bellezza, lanciando un avviso a chi pensa che non possa essere decisivo in così poche gare: “Sto molto bene fisicamente. In Finlandia mi sono abituato a giocare 80/90 partite stagionali. Non sono assolutamente preoccupato di giocare sette partite qui in Italia, anzi, visto che sono poche voglio spare tutte le cartucce che ho”.

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