Il Kleb non regge il ritmo di Imola, la seconda uscita riserva una netta sconfitta

Toh, chi si rivede. Imola, sempre Imola, sempre l’Andrea Costa, una costante per il basket ferrarese. Il Kleb, dopo la bella e convincente vittoria di domenica scorsa contro Montegranaro, cerca di sbloccarsi immediatamente anche in trasferta, ma il PalaRuggi si conferma campo difficile, rovente ed estremamente duro. Martelossi si presenta in zona paddock con una Ferrari per la categoria, mentre Imola punta a dar fastidio quanto più possibile a chiunque senza soffrire troppo. E centra in pieno l’obiettivo, almeno per la prima metà di partita: dopo un primo botta e risposta che fa ben sperare per i colori estensi, Imola ingrana la marcia e piazza il parziale, a conti fatti, decisivo: il 9-0 firmato soprattutto dalle triple di Alviti e Simioni pesa come un macigno sulle spalle della squadra di Martelossi, spinta addirittura sul -8, prima che possa rendersene conto, e nonostante un Molinaro più che discreto per impatto in uscita dalla panchina la musica non cambia in chiusura di primo quarto, anzi, ancora la premiata ditta Simioni-Alviti trova la retina dalla distanza mentre Ferrara chiede pietà mettendo insieme un pericoloso 1/7 da 3 e un 5/17 dal campo.
Nel secondo quarto la musica sembra cambiare, ma la reazione del Kleb è un fuoco di paglia: Hall continua a dominare a rimbalzo ma a litigare con il canestro (nonostante la tripla che, sommata al bel mini break targato Moreno, riporta Ferrara a -2), Rush pecca di lucidità, così come Cortese. Dalla panchina Martelossi non pesca soluzioni soddisfacenti e così Imola ne approfitta, tornando sul +8, che a metà partita diventa addirittura +13, grazie (o a causa, dipende dai punti di vista) all’esperienza di capitan Prato, infallibile piedi a terra e in penetrazione. Il dato più eloquente: le palle perse, Ferrara ne mette insieme 8 contro le 3 dei padroni di casa. E intanto, zitto zitto, Bell sale a quota 8 punti senza magie, ma con tanta sostanza.

Altro inizio, altra illusione. Rush cambia passo, fa, disfa, lotta, segna, stoppa, ma il -13 pesa, eccome se pesa, anche quando si rimpicciolisce fino al -9, ma Imola, dopo il buffetto ricevuto in apertura di secondo tempo, riprende a macinare punti senza più fermarsi, lasciando solamente le briciole agli ospiti, completamente neutralizzati e spaesati di fronte al frastuono che domina attorno al parquet del PalaRuggi. Bell segna da oltre l’arco per il +12, e col passare dei minuti il vantaggio dei padroni di casa raggiunge le 25 lunghezze all’ultima pausa, frutto soprattutto della vena realizzativa di Penna (per lui due triple decisive nell’allungo chiave) e del buon momento dell’intera squadra, guidata da un Prato sontuoso, nonostante il minutaggio dosato ad hoc da Cavina. Per il Kleb 7 miseri punti messi insieme in 10′ e risultato ormai compromesso. A nulla serve lo squillo di Cortese in apertura di ultimo quarto: l’esterno ferrarese segna 5 punti in un amen, rintuzzando più il boxscore personale che altro, ma la sveglia suona troppo tardi. Imola vola sul +26 coi suoi due americani, Bell e Wilson, e quello che succede dopo è solo cibo per lo scout, impietoso per il Kleb, oggi una Ferrari mascherata da utilitaria: 11/30 da 2, addirittura 3/24 da 3, con ben 18 palle perse, esattamente il doppio di quelle accumulate da Imola nel 71-45 finale che dovrà far riflettere coach Martelossi.

Andrea Costa Imola – Kleb Basket Ferrara 71-45
Parziali: 25-15; 38-25; 55-32; 71-45

Andrea Costa Imola: Penna 10, Bell 16, Alviti 6, Wilson 13, Maggioli. Turrini, Cai, Gasparin 2, Prato 14, Toffali, Rossi, Simioni 10. All.: Cavina.

Kleb Basket Ferrara: Venuto, Cortese 7, Rush 13, Hall 6, Fantoni 6. Patroncini, Carella, Molinaro 5, Panni 2, Moreno 6. All.: Martelossi.

Arbitri: Cappello di Agrigento, Foti di Milano, Capurro di Reggio Calabria

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