Bondi, vittoria che sa di rimonta. Scafati chiusa all’angolo, domenica servirà un’altra impresa

 

Si infrange sul muro eretto da Mike Hall il sogno di Scafati di chiudere la serie in tre partite. Servirà come minimo gara 4 ai campani per aver la meglio su una Bondi ferita nell’orgoglio ma comunque nel pieno controllo della situazione, che davanti ad un pubblico più che caloroso strappa applausi per la grinta messa in mostra in quella che nessuno credeva potesse essere l’ultima gara della stagione. Dopo un primo tempo frustrante, terminato addirittura 24-17, i padroni di casa si scrollano di dosso paura e polvere aggrappandosi ad un Hall che con questa categoria c’entra poco e nulla. E se la sua leadership dovesse contagiare anche i compagni allora ne vedremo delle belle da qui in avanti.

La serie si sposta a Ferrara dopo che le prime due partite disputate a Scafati avevano dato ragione alla Givova, non senza polemiche. La Bondi, però, ha dimostrato di essere viva, anche se a tratti, ma davanti ad un palazzetto quasi interamente a tinte biancazzurre come mai in questa stagione l’obbligo è di allungare il duello quantomeno a gara 4. Dipenderà in gran parte dal piede con cui Hall è sceso dal letto questa mattina, ma il primo americano a rompere il ghiaccio è Rush con un appoggio rovesciato che dà il primo scossone al tabellone. Il match, però, stenta a decollare, i canestri sembrano essere coperti da una sottilissima lastra di vetro e un intoppo al cronometro dei 24” non facilita le cose. Così ci pensa Cortese, con una schiacciata delle sue, ad infiammare il pubblico e a portare i suoi alla fine del quarto con Scafati tenuta a quota 6 punti (!) nel primo quarto (14-6).

Musica diversa nel secondo quarto? Macché mai. Per 4′ la Bondi non trova la via del ferro, e le cose non vanno meglio ai campani, che rosicchiano solamente due punticini agli estensi, bravi a tamponare con una buona difesa la preoccupante emorragia offensiva. Va da sé che così non può continuare da ambo le parti, e il primo attacco a svegliarsi è quello della Givova, che con cinque punti in un amen si riavvicina sul 14-13. Ma il festival dell’errore è appena iniziato: Panni spreca un contropiede preferendo non si sa cosa ad un lay-up elementare, ma sul ribaltamento Scafati non è da meno. La tripla di Panni rompe il sortilegio, Rush lo imita pochi istanti dopo sull’onda del ritrovato entusiasmo, ma l’attacco fatica a girare, complice anche una serata negativa di Moreno in cabina di regia e di Cortese alla voce punti. Che, invece, arrivano a sorpresa sempre da Rush, stranamente incisivo dall’arco dei 6,75, e se alla fine del primo tempo il – bassissimo – punteggio dice bene alla Bondi per gran parte è merito suo, già a quota 11 sui 24 totali messi a referto dall’intera squadra (24-17).

Al rientro sul parquet le polveri sembrano essersi asciugate almeno un po’ e due triple di Cortese e Hall infiammano la partita, con la Givova che stenta a tenere il passo della Bondi e in men che non si dica si trova sotto 32-19. Ammannato rischia l’antisportivo sul capitano della Bondi, che dalla lunetta fa 0/2, mentre dall’altra parte Santiangeli è bravo a crearsi spazio per la facile schiacciata del -10. Ma qui sale in cattedra Hall, che con due centri, uno più difficile dell’altro, dà la spinta ai suoi e per poco non chiude addirittura la partita sparando sul ferro un bolide da distanza siderale. Poco male, se la giocata decisiva non arriva dal canestro basta un suo assist a mettere in ritmo Rush, ancora letale da tre punti (39-24), così come Cortese, che segna da sotto portando la Bondi al massimo vantaggio a +17 quando mancano meno di 3′ all’ultima pausa. Crow batte un colpo, Lawrence lo segue a ruota e alla fine del terzo periodo il 41-33 del tabellone luminoso lascia aperto ogni discorso.

L’ultimo decisivo periodo è un botta e risposta totale, almeno dopo i primi secondi di gioco, ma la costanza di Scafati viene premiata con il -6. Ma l’altalena è appena all’inizio, e solo una bomba più casuale che voluta di Spizzichini riapre clamorosamente la pratica, anche perché la Bondi fatica tantissimo a trovare la via del canestro. Così è Hall, con due magie delle sue (tripla e canestro nel traffico), a spingere ancora una volta la Givova a distanza di sicurezza sul 50-40. Ad aiutare la stella americana di Bonacina, però, è anche la fortuna, che corregge in fondo alla retina una parabola che sembrava dover terminare la propria corsa sul ferro. Sul +13 a 3’55” dalla fine il più sembra fatto, ed in effetti così è, perché Hall è inarrestabile e porta a scuola gli avversari con giocate folli che chiudono definitivamente gara 3 e rimandano tutto alla quarta sfida, in programma domenica alle 18, sempre a Ferrara, sempre al Palazzetto dello sport, e servirà un’altra buona dose di incoscienza per costringere Scafati alla “bella” nel clima infuocato del Pala Mangano, tutt’altro che inespugnabile.

BONDI FERRARA – GIVOVA SCAFATI 60-44

Bondi Ferrara: Moreno, Cortese 11, Rush 16, Hall 23, Fantoni 5. Panni 3, Molinaro, Donadoni 2, Carella, Dioli, Trombini. All.: Bonacina.

Givova Scafati: Romeo, Lawrence 14, Santiangeli 9, Sherrod 5, Ammannato 6. Crow 3, G. Spizzichini 3, S. Spizzichini 2, Pipitone, Trapani 2. All.: Perdichizzi.

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