Da Valoti a Valoti, papà Aladino promuove la scelta di Mattia: A Ferrara può crescere ancora

Difficilmente la storia si ripete, ma se la SPAL finisse settima in classifica e Mattia Valoti segnasse cinque gol, papà Aladino ci metterebbe la firma e forse sarebbe anche disposto a qualcosina di più. Quello fu il risultato della SPAL in cui militò lui, nel 1987-88, due piani sotto rispetto alla serie A, con una società ben diversa da quella attuale (il presidente era Nicolini) e una stagione nata con presupposti diversi dopo l’annata che vide brillare la coppia Fermanelli-Perinelli: “Partimmo malissimo quell’anno – ricorda Valoti senior, classe 1966 – poi migliorammo con l’arrivo di Gibì Fabbri (sostituì Cella alla 10^ giornata, ndr), lottando fino alla fine con le migliori del campionato. Io la ricordo come una bella stagione, ero in prestito dall’Atalanta e mi trovai benissimo sia con i compagni sia con l’ambiente cittadino in generale. Infatti non ho esitato a dire a Mattia di accettare l’offerta della SPAL, perché so cosa può trovare lì. Non rimasi solo perché ero di proprietà dell’Atalanta e nella stagione successiva decisero di mandarmi in prestito a San Benedetto del Tronto, in serie B“.
Impossibile non soffermarsi un attimo sul ricordo di Gibì: “Persona straordinaria, un grandissimo conoscitore di calcio con un carattere tutto suo. Sembrava un po’ burbero, ma poi ci faceva divertire, scherzando anche durante gli allenamenti. All’epoca era già avanti con gli anni (ne aveva 61, ndr) ma non aveva perso per niente entusiasmo e tanti dei suoi insegnamenti lasciarono il segno. Voleva che giocassimo sempre palla a terra e in verticale. Era davvero unico nel suo genere, perché univa intelligenza, furbizia e gusto per il bel calcio“.

Trent’anni dopo, ecco Mattia in biancazzurro: “Non posso dire fosse destino, però ho sperato che succedesse, proprio perché a Ferrara io mi sono trovato benissimo e so che l’attuale dirigenza è molto seria. Mattia negli anni scorsi si è comportato bene e lo ha dimostrato anche quando ha incontrato la SPAL da avversario. Si è fatto apprezzare anche dal ds Vagnati e penso ne abbia apprezzato la mentalità, oltre che le qualità tecniche. A 25 anni penso sia giunto al suo punto di maturazione decisivo e penso che la SPAL possa aiutarlo a crescere ulteriormente“.
Le caratteristiche però non sono quelle del papà: “Io ero un giocatore più difensivo e molto meno dinamico di Mattia. Lui è senz’altro più forte fisicamente e ha una maggiore propensione all’attacco grazie alla sua tecnica. Non a caso al Milan e all’Albinoleffe faceva il trequartista puro, poi è arretrato diventando una mezzala. Senz’altro Pecchia ha fatto un gran lavoro nel cambiargli ruolo e ora sta dimostrando di poterlo fare molto bene. Se c’è qualcosa che ci accomuna è senz’altro la serietà con la quale affrontiamo il nostro lavoro e la voglia di migliorarsi sempre, giorno dopo giorno“.

Nella scorsa stagione Mattia ha sperimentato l’amarezza di una retrocessione, in questa si prepara a lottare per conquistare la salvezza in una serie A che sembra essere ulteriormente cresciuta in competitività con le promozioni di Empoli, Parma e Frosinone: “Sarà ancora più dura – ammette Aladino – perché le risorse in ballo sono importanti e rimanere in serie A è fondamentale per la stabilità delle società. Saranno tutti più agguerriti e il livello si alzerà ulteriormente, fermo restando che già nella scorsa stagione si è visto un buon campionato. Ci sarà da soffrire, ma la SPAL ha dimostrato con i fatti di potercela fare e ora vorrà consolidarsi ulteriormente“.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

2