IL PUNTO. Domani alle 19 chiude il mercato di riparazione. Vediamo che cosa può succedere in casa Spal. Scontato l’arrivo di una punta: Germinale favoritissimo. Ma è necessario anche l’ingaggio di un centrocampista che unisca piedi e corsa: Agnelli è il preferito ma le vie del calciomercato sono infinite… Vicino al biancazzurro il terzino sinistro del Cittadella Teoldi. Per il bomber nei giorni scorsi valutate pure altre piste. La più importante portava a Zigoni che però ha preferito la serie B.
LA SITUAZIONE. Misteri, ormai, ce ne sono pochi. La situazione calciomercato, in casa Spal, è decisamente nota. L’idea della società è quella di fare qualcosa soltanto se ci saranno partenze. Facile immaginare che tutto, se un tutto ci sarà, avverrà domani sul fino di lana a Milano in quel marasma fatto di un generale, incredibile via vai di dirigenti calcistici in cerca del grande colpo o, più realisticamente, dello scambio. A parte la cessione in prestito di Zamuner (scontata), le trattative che riguardano il club biancazzurro sono le solite note. E più che di trattative sarebbe il caso di parlare di possibilità. A sentire la dirigenza spallina succederà poco o nulla in questo calciomercato di riparazione perché quello che doveva succedere (Locatelli e Belleri) è già successo. Questo non vuol dire, però, che all’ultimo non ci possano essere sorprese dovute appunto a eventuali partenze. E qui i nomi sono abbastanza scontati: dopo Meloni i candidati sono Ghetti, G. Rossi, uno tra Coppola e Bedin. Parere personale: la squadra di Notaristefano necessita di due “pezzi”. Un centrocampista centrale di corsa (tanta corsa!) e piede per aiutare Migliorini e liberarlo da compiti a volte troppo di interdizione e un altro attaccante che arriverà sicuro visto il prestito di Meloni. Ma anche l’interno crediamo sia una priorità. Per il difensore, invece, dipenderà da eventuali scambi. Dovessimo giocarci il numero di rinforzi che arriveranno domani punteremmo sul numero perfetto: tre.
ATTACCO. Per quanto riguarda l’attaccante i nomi che sono saltati fuori sono parecchi ma nella maggioranza dei casi si tratta di calciatori offerti alla Spal e non richiesti. E’ il caso di Paonessa. Il fantasista del Vicenza, infatti, è stato proposto a Pozzi in più occasioni e la risposta è sempre stata la stessa: no grazie, nel ruolo abbiamo Locatelli. La Spal, infatti, non l’ha mai richiesto, nel modo più assoluto. Non è più una priorità, invece, un altro vicentino: Tulli. Più esterno che seconda punta, piace davvero tanto allo staff spallino ma visti i calciatori in rosa potrà, semmai, diventare un discorso futuribile. Diversa, invece, la questione Germinale del quale ne abbiamo già scritto nei mesi scorsi e anche ieri. Appena ventitrè anni, un talento ancora inesploso ma dalle potenzialità assicurate. L’attaccante, ora a Benevento, sta rifiutando il Como che lo ha richiesto. Un metro e ottantatrè centimetri di altezza, generosità e sacrificio, una somiglianza nel modo di stare in campo con Mezzini, Germinale ha debuttato addirittura in serie A, con la maglia dell’Inter, a diciotto anni prima di andare a spasso in Lega Pro tra Pizzighettone, Torres, Cittadella, Foggia e Benevento. Nato a Treviso, la società di Moratti lo portò a Milano giovanissimo ma poi il bomber non è mai esploso anche se ha fatto molto bene a Foggia nel 2008 centrando il bersaglio nove volte in ventitré incontri ma in appena mille e quattrocento minuti. Il giocatore, poi, ha un agente particolare: Giorgio Zamuner. Il talento c’è, insomma. E poi la Spal non cerca il centravanti super, avendo già Cippo e continuando a puntare su Fofana, ma un elemento di prospettiva con le caratteristiche adatte a fare il partner dello stesso Cipriani. E qui sì che Germinale pare avere le carte in regola tanto che il suo ingaggio si potrebbe considerare cosa fatta.
CENTROCAMPO. Con Locatelli titolare, infatti, per dirla con questi maledetti numeri che poi ognuno li vede a modo suo, in caso di emergenza Notaristefano potrebbe schierare anche un 4411 con il fantasista, appunto, alle spalle di Cipriani o un 4231 con il trio Smit–Locatelli–Melara alle spalle di Cippo. Ecco perché un interno di centrocampo (vedi sopra), oltretutto necessario anche in caso di schieramento a rombo, servirebbe e mica poco. Nel ruolo, o meglio nel simil ruolo, la Spal ha due mediani puri, Bedin e Coppola più il giovane Pallara (che meriterebbe più spazio, altro parere personale) ma nessun centrocampista capace di unire quantità (leggi corsa, caratteristica oggi latitante in mezzo al campo) e qualità. Qui l’unico nome, almeno finora visto che l’epilogo del calciomercato riserva sempre sorprese, a portata di acquisto è quello di Agnelli, ora al Barletta, giocatore stimato sia da Pozzi sia da Notaristefano. Non dovrebbe costare una tombola ma i capi dell’Ars et Labor – e su questo hanno ragione – non hanno alcuna intenzione di allargare l’organico. In sostanza, se arriverà qualche offerta per un centrocampista spallino allora si potrà vedere l’ex Primavera del Lecce in biancazzurro. Altrimenti nisba e sarebbe davvero un peccato. L’altro giocatore del Barletta, Rajcic, è stato più volte offerto ai biancazzurri (anche quest’estate) ma non ha nella duttilità una delle sue caratteristiche principali rispetto al compagno di squadra e di reparto Agnelli. Ma, anche qui, vale la pena ribadire che alla fine, nell’ultimo giorno di mercato, le sorprese non mancano mai.
DIFESA. Infine c’è anche un capitolo difensori. Negli ultimi giorni i vari siti specializzati hanno rilanciato l’interesse biancazzurro (in realtà hanno scritto di un affare già fatto) per Teoldi del Cittadella. Terzino sinistro, classe ’85, bergamasco, il ragazzo è nato nel Milan ma si è affermato guarda caso con Pozzi a Lumezzane e non sta giocando titolare in Veneto (sedici presenze quest’anno ma venticinque un campionato fa) in serie B. Il suo arrivo a Ferrara non rappresenta una priorità e non è nemmeno detto che il suo ingaggio dipenda dalla partenza di Ghetti. Nelle ultime ore, infatti, pare crescere l’interesse del Cittadella per Giovannino Rossi, pari ruolo in organico alla Spal. Staremo a vedere. Sensazioni: si può fare.
GLI ALTRI. Per un giro abbastanza scontato di procuratori due dei nomi, a dire il vero piuttosto costosi, che sono stati valutati dalla Spal ma che resteranno dove sono o comunque non verranno a Ferrara hanno bisogno di poche presentazioni. Si tratta dell’esperto (trentasei anni) ma integro Nicola Amoruso (decisamente superfluo ripercorrerne la carriera) ora inutilizzato all’Atalanta e di Marco Cellini attualmente attaccante di scorta a Varese (diciannove presenze e due gol quest’anno in B), e fino all’anno scorso macchina da gol all’Albinoleffe, club con il quale ha segnato undici reti un anno fa e addirittura ventidue tre stagioni orsono. Quest’ultimo, in particolare, piace assai ma costa troppo e ha una marea di richieste da categorie superiori. Ma il vero, incredibile, super colpo che la società di Butelli ha tentato purtroppo invano è un giovane… vecchio pallino di Pozzi e di tanti altri direttori sportivi di un bel po’ di serie B e di mezza Prima Divisione. Si tratta di Gianmarco Zigoni, vent’anni da compiere il prossimo 10 maggio, veronese doc, fisico possente, un metro e ottantotto per ottanta chilogrammi, una Coppa Italia Primavera e una Supercoppa italiana sempre Primavera già in bacheca conquistate da assoluto protagonista, oltre cento gol nelle giovanili del Treviso, squadra in cui è cresciuto e con la quale ha esordito in B prima di passare al Milan nel 2009, per un curriculum che a questa età fa già stropicciare gli occhi. Zigoni, attaccante di professione, la scorsa estate è passato in comproprietà dai rossoneri al Genoa (sette gol in dieci partite fin qui!) nell’affare che ha portato Sokratis alla società di via Turati. Figlio e nonno d’arte (e che arte!), il piccolo Zigo vanta già un discreto minutaggio con le nazionali azzurre Under 18, Under 19 e Under 20 dove è sin qui andato a segno con una certa regolarità, non smentendo, di fatto, la grande propensione al gol che lo caratterizza da sempre. Centravanti moderno, abile a smarcarsi nonostante la stazza che non ne limita i movimenti, è dotato di un gran destro e in molti – Pozzi tra questi – lo considerano un autentico predestinato, grazie anche al suo carattere, all’umiltà, alla serietà e alla timidezza (tutto un altro Zigoni insomma…) che sin qui lo hanno contraddistinto e ne fanno uno dei giovani più in vista dell’intero panorama nazionale. Pozzi contava sui buoni rapporti con il Genoa ma il costo dell’operazione e la serie B hanno portato Zigo a Frosinone. Ricorderanno i nostri lettori più attenti che il nome del giovane bomber non è una novità assoluta nella lista dei sogni (sic!) biancazzurri. Che, come altri sconosciuti, rimarranno tali anche se, più in generale, per quanto riguarda l’ultimo giorno di trattative, mai dire mai. Le vie del mercato sono davvero infinite proprio come, lo crediamo fermamente, le possibilità della Spal, con un paio di innesti, di raggiungere un altro sogno, quello che porta in serie B. Staremo a vedere anche qui se si tratta di sogni impossibili. Ai poster(i) dei vari obiettivi da vestire di bianco e di azzurro e della Spal in versione in piedi e accosciati stagione 2010-2011 l’ardua sentenza.