In una delle giornate più torride dell’estate ferrarese la Spal torna al lavoro sul campo di via Copparo dopo l’esordio ufficiale in Coppa Italia. Complice lo sforzo profuso nei novanta minuti contro il Treviso, Stefano Vecchi e il suo staff optano per una seduta formato leggero per non appesantire troppo i muscoli dei ventidue effettivi presenti. Unico assente l’ormai lungodegente Giacomo Pallara.
I titolari della sfida di Coppa Italia lavorano con Nazzareno Salvatori a bordo campo con esercizi defaticanti, mentre gli altri undici giocano una partitella in famiglia contro la Berretti di Massimo Pedriali. Arbitra Beppe Brescia, mentre Vecchi sosta dalle parti della panchina a dare indicazioni. Nonostante il sole picchi forte sulla testa dei giocatori l’impegno non manca ed emerge in diversi elementi la voglia di mettersi in mostra. Il modulo schierato dal mister dei biancazzurri è destinato a disattendere le aspettative di qualche spettatore presente, che invoca l’acquisto di un’altra punta. Infatti la disposizione in campo prende la forma di un 451 con Marconi unico terminale d’attacco, in quello che appare sempre più un concreto piano-B per il gioco dell’Ars et Labor. L’attaccante ex-atalantino è apparso piuttosto affamato di gol, tanto da imprecare abbastanza platealmente dopo un paio di occasioni sbagliate (ma si rifarà in seguito). Un segnale di carattere, Vecchi sembra apprezzare e grida: “Va bene, il movimento era quello giusto”. Spunti positivi anche da parte di Cosner e Beduschi, mentre Capecchi si gode una giornata da quasi spettatore. Dopo trenta minuti Brescia fischia la fine e i giocatori continuano il proprio lavoro in palestra. Lì vengono raggiunti dopo non molto dal resto della truppa guidata da Salvatori.
Il poco pubblico schierato sulla tribuna del campo-uno ha inevitabilmente trascorso la maggior parte del tempo tra commenti dell’incontro col Treviso e suggestioni di mercato. Sembra chiaro che nei prossimi dieci giorni il chiacchiericcio attorno alla possibile quarta punta sia destinato ad aumentare, rafforzato anche dalla scarsa incisività offensiva mostrata dalla Spal nelle prime apparizioni stagionali. Lo prova anche un simpatico episodio andato in scena oggi: dal cancello del centro d’addestramento è entrato nientemeno che Ruggero Rizzitelli, ex bomber di Roma, Torino e Bayern Monaco, facendo dire a qualcuno “Prendiamo lui in attacco”. Rizzi-gol, malgrado esibisca una discreta forma, è passato per un saluto al figlio Gianluca, che quest’anno gioca con la maglia biancazzurra della Berretti.