Dopo Verbania e la conseguente sconfitta contro Omegna, la Mobyt torna al PalaMIT2B per sfidare la Torrevento Basket Nord Barese. L’obiettivo per i biancazzurri è ovviamente la vittoria, per ricostruire il morale e mantenere il passo di Agrigento, già fuggita a +4 in classifica dopo la travolgente affermazione sul parquet della Liomatic Group Bari. Come di consueto abbiamo incontrato coach Adriano Furlani per capire come sta la squadra e quali potrebbero essere le chiavi di lettura della gara di domenica.
Coach, come ha visto la squadra in settimana? Come hanno reagito i ragazzi alla pesante sconfitta di Omegna?
“La reazione alla partita di Omegna la vedremo solo domenica. Ovviamente ci sentiamo e siamo tutti responsabili di una situazione che, in certi momenti della partita scorsa, ci ha ridicolizzati. Una squadra che aveva giocato dimostrando una grande leadership fino a quel momento, improvvisamente è sembrata una squadra raccogliticcia, senza alcuna idea. Troppo brutti per essere quelli veri: ma purtroppo è accaduto. Io spero che questa batosta non abbia messo dubbi nella testa dei ragazzi. Non si può buttare nella spazzatura un campionato perché perdi malamente a Omegna. Sappiamo che abbiamo commesso degli errori e che ci siamo disuniti in momenti critici della gara. Sta a noi fornire delle risposte adeguate a partire da domenica”.
La squadra ha reso al meglio quando ha giocato a mente sgombra. Questo la preoccupa in vista dei prossimi appuntamenti?
“La partita di domenica sarà carica di pressione, tutti si aspettano di vedere chi siamo veramente. Se abbiamo smaltito questa sbornia o se le ripercussioni si faranno sentire. Dal punto di vista nervoso sarà una partita molto delicata”.
Domenica speriamo di rivedere la Mobyt che ha scalato la classifica a suon di vittorie.
“Questa squadra ha mostrato due volti, quello feroce e aggressivo contro Matera e quello arrendevole contro Omegna. Ma ci sono anche delle spiegazioni tecniche sulle quali ragionare e trovare degli adeguamenti in attesa di trovare la compattezza e l’equilibrio nelle giocate che in certi momenti ci manca”.