LE PRODEZZE DEL GRANDE PIEROBON IN QUELLA SCIALBA DOMENICA DI UNA STAGIONE FALLIMENTARE

SPAL-BENEVENTO 0-0 (20 novembre 2004).
Personaggio: Andrea Pierobon

Veneto di Cittadella, iniziò con le giovanili fino a debuttare, diciottenne, in prima squadra, quando i granata militavano in Interregionale. Nel torneo successivo, pur godendo della fiducia dell’allenatore Paolo Bottacin, a causa della giovane età, giocò appena dieci gare e, nel campionato 1989-90, con il Cittadella promosso in C/2, risultò presente sette volte. Pierobon, però, rimase nell’Interregionale, ceduto a Castelfranco si fermò un triennio, risultando sempre all’altezza del compito, soprattutto nel terzo anno quando ebbe la grande soddisfazione di essere classificato tra i protagonisti della promozione dei rossostellati in C/2 e, per Andrea, fu una gran gioia fare un doppio salto di categoria, approdando in C/1 con la Massese. Coi bianconeri toscani non tutto andò come sperato, la concorrenza con Cristian Trombini e Roberto Cardinale non gli fu di grande aiuto, collezionò solo tredici gare e il biglietto di partenza per la serie B, andò in Puglia per indossare la maglia della Fidelis Andria. Con gli azzurri andriesi, pur avendo davanti un portiere di grande esperienza come Beniamino Abate, ex Udinese, Inter, Napoli, scese in campo undici volte.
A questo punto, il Direttore sportivo Renato Favero, unitamente all’allenatore del Treviso Giuseppe Pillon, avendo bisogno di un portiere affidabile, lo chiamarono a difesa della porta biancoceleste e Pierobon non deluse le aspettative, disputò un torneo alla grande che gli permise il ritorno nella cadetteria con il Venezia. Con i neroverdi lagunari si fermò una sola stagione perché, nell’estate del 1997, con la Spal insabbiata in C/2, fu voluto con forza sia da Giovanni De Biasi che dal Direttore sportivo Roberto Ranzani e fu una scelta, per tutti, fortunata, infatti, alla fine del campionato la Spal ritornò in C/1 e Pierobon fu sempre presente, non saltò neanche una gara non permettendo, così, al pur bravo Riccardo Cervellati di giocare nemmeno una partita. L’anno successivo stessa solfa, confermò la sua bravura e, nella stagione 1998-99 fu tra i fautori della conquista della Coppa Italia di serie C. A Ferrara si fermò per ben sette campionati, punto di riferimento per i vari allenatori che si susseguirono in quelli anni, da Mauro Melotti ad Alessandro Scanziani, da Valter De Vecchi a Massimiliano Allegri. Nel suo ultimo campionato ferrarese, quell’infausto 2004-05, contribuì validamente a far posizionare la Spal nelle posizioni alte della classifica, ma, purtroppo, la gloriosa Spal, per colpe societarie, chiuse battenti per dissesto finanziario, invalidando così gli sforzi di Pierobon in campo e dei tifosi sugli spalti. Anche quella domenica che abbiamo scelto come precedente con il Benevento il numero uno dei biancazzurri fu, come al solito, grande protagonista.

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