ANCH’IO VADO ALLA SPAL E NON DIMENTICO IL 2010

Come titolo comanda, almeno per me, la notizia è questa. Il fatto di essere andato, per la prima volta quest’anno, alla Spal. E pazienza se la partita si giocava a Ravenna e non al Paolo Mazza. Il resto sono pensieri in libertà, visto che della partita ho già scritto, e posizioni impopolari in direzione ostinata e contraria. Rispetto a quanto ho letto in giro, su giornali ma anche su facebook, continuo imperterrito e, anzi, orgoglioso a pensarla diversamente da molti. Come al solito nel mirino è finito il tecnico. E invece la penso all’opposto. Dicono e scrivono che a Ravenna abbia toppato i cambi. Ecco, se c’è un merito che vorrei dare a Notaristefano dopo, forse, il peggior secondo tempo stagionale, almeno tra quelli che ho potuto vedere anche se in dvd, il merito, scrivevo, è quello di aver dimostrato gigante umiltà, quello di aver capito che c’era da coprirsi altrimenti c’era soltanto da prenderle perché la squadra del bravo Leo Rossi correva che era un piacere per i propri tifosi.
Il per nulla sciagurato Egidio, invece, ha ammesso anche nel dopo partita le difficoltà dei suoi e ha badato al pareggio. Dicevano, in coro, a fine gara il Presidente Butelli, capitan Zamboni, Giorgio Zamuner, il Direttore Pozzi ma anche altri che quando non puoi o non riesci a vincere un punto va benissimo. Sottoscrivo e avverto il popolo spallino fin d’ora. Azzerate tutto, il girone di ritorno sarà un’altra cosa, bisognerà di nuovo dimostrare di essere all’altezza di un campionato di vertice, i valori cambieranno radicalmente e spesso il punticino servirà eccome. Chiusa la mia personale visione vorrei utilizzare questo spazio per fare gli auguri ai nostri lettori e, più in generale, a tutti i tifosi della Spal. Il 2010 sta finendo, un anno se ne va e con lui ci lasciano dodici mesi di grandi soddisfazioni. In campo perché si sono fatti tanti ma tanti punti tra lo scorso torneo e questo, e fuori dal campo perché la società oggi è forte, guarda avanti, non si risparmia e punta dichiaratamente alla promozione. La serie positiva tuttora più lunga del girone, il numero dei gol fatti e di quelli subiti, la posizione in classifica… tutte cose importanti e belle da vedere che, però, passano in secondo piano rispetto alle radici dell’Ars et labor in un momento terribile più di quanto si pensi, dica e legga riguardo al calcio italiano. Si vedrà presto che cosa succederà a molti club in fatto di penalizzazioni, si vedrà anche la prossima estate quando club oggi avversari dei biancazzurri si scioglieranno come qualunque attaccante di fronte a Zambo.
Noi spallini possiamo stare belli sereni e tranquilli e giocarci fino al termine questa stagione che rispetto all’obiettivo massimo dell’inizio – i playoff – ha già dato garanzie sufficienti come dimostrano gli otto punti (!) di vantaggio sulla sesta in classifica. Riguardo al futuro, ma non è una novità, credo che la Spal si giocherà fino al termine la possibilità di cambiare categoria con o senza – ancora meglio e anche su questo ho fiducia –   spareggi finali. Bisognerà soffrire, certo, mantenere equilibrio sia per chi gioca sia per chi tifa, e sostenere questo gruppo che tanto bene sta facendo. Sempre, soprattutto nei momenti difficile senza farsi colpire dal solito, tradizionale e ferraresissimo pessimismo.
Per quanto concerne il mercato noi de LoSpallino.com ne scriveremo nei prossimi giorni e comunque sarà l’argomento principale fino all’ultimo giorno di gennaio ma, parere personale, aldilà delle dichiarazioni di rito penso che la Spal qualcosa farà (giustamente!) anche in entrata oltre a tre, quattro cessioni o prestiti praticamente annunciati. Per adesso, però, godiamoci queste feste. Noi tifosi per ripassare la classifica e le tante belle partite di quest’anno, i giocatori per staccare, ricaricarsi e ritornare a correre fin dalla prossima partita, la società per continuare il proprio, positivo lavoro anche alla voce rafforzamento.
Ripeto, è stato un 2010 fantastico. E chi non si ricorda dove eravamo di questi tempi un anno fa, quali voci dei soliti noti giravano attorno al club di Butelli e potrei andare avanti a lungo con l’elenco della realtà e delle cazzate facendovi venire un fegato più grosso di quello che vi vedrete apparire davanti allo specchio dopo l’ultimo cenone del 31 dicembre, chi non si ricorda, scrivevo, è meglio che diventi del Portogruaro.
Uno spallino a Roma, ora a Ferrara, va in vacanza ma il nostro sito no e, anzi, nei prossimi giorni “pomperà” notizie e pareri neanche fosse il pippero. Di nuovo mille auguri a tutti i biancazzurri dell’universo mondo. Anzi, millenovecentosette! Forza Spal.

 

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