La nuova stagione calcistica è alle porte e la preparazione della Spal procede a ritmi serrati per recuperare l’inevitabile ritardo sulle avversarie. Tra mercato, riassetto societario e lavoro sul campo, mister Sassarini descrive le sue impressioni su questo momento e sul campionato che sta per iniziare.
Mister Sassarini come procede la preparazione in vista di domenica?
“Va tutto bene, c’è qualche intoppo fisico che pregiudica il lavoro di un paio di elementi ma è tutto normale in un gruppo di venti e passa giocatori. Anche oggi comunque ci siamo svegliati presto per allenarci. Dobbiamo recuperare”.
Anche oggi? A Ferragosto?
“Soprattutto a Ferragosto. Questa è una Spal umile, il lavoro da fare è tanto, poco invece è il tempo da perdere”.
Quali sono le sue impressioni sin qui?
“Positive, vedo la squadra crescere. Stanno tutti bene tranne Mazzuoli e Marcolini. Il primo ha uno stiramento e la situazione mi preoccupa un po’, perché il ragazzo rischia di stare fermo per qualche tempo. Il secondo invece probabilmente ha una flebite al polpaccio, ma aspettiamo i risultati dell’ecografia che farà domani per saperne di più. Escludo possano recuperare per domenica”.
Insomma nessun problema.
“No. Di nessun tipo. Forse l’unico problema è che i ragazzi vanno troppo forte. Stanno tutti veramente lavorando a mille e bisogna un po’ contenerli, perché a questo punto c’è ancora il rischio di farsi male se si spinge troppo. Ma comunque tutto lo staff sta lavorando al meglio e la situazione è sotto controllo. Il lavoro peggiore purtroppo tocca al preparatore atletico che deve recuperare un sacco di tempo, sono giorni che non dorme (ride)”.
Come si trova con il resto dello staff?
“Molto bene. E’ tutta gente che si impegna e lavora tantissimo. E’ questo l’atteggiamento che mi piace, ma lo pretendo anche, sia chiaro, perché comunque qui nessuno è già “arrivato”. Dobbiamo ancora diventare tutti “qualcuno”, dobbiamo dare tutto è l’unico modo per ottenere risultati positivi”.
La situazione societaria, si sa, è tutt’altro che stabile, anzi, diciamo così, in divenire e con poche certezze, soprattutto economiche. Come vivete questo momento?
“Non ci interessa. Tutti noi viviamo questi giorni come chiusi in un involucro che ci isola da tutto il resto del mondo. Dobbiamo prepararci e abbiamo poco tempo, quindi pensiamo solo a questo. Al nostro obbiettivo. E tutti siamo d’accordo in questo. Nessuno pone problemi relativi alla società. Io ho espressamente voluto elementi che ragionassero così per non avere distrazioni o rallentamenti di alcun genere rispetto al nostro unico scopo, che è quello di arrivare ai nastri di partenza del campionato nella miglior condizione possibile. Io stesso mi considero un dipendente che ha come unico dovere quello di mettere insieme questa squadra. Il resto, al momento, non mi interessa. Tutte le cose che succedono io le vengo a sapere quando me le raccontano, non perché non sappia vederle da me, ma perché stiamo cercando il massimo isolamento da queste faccende. Altrimenti non potremmo fare bene il nostro lavoro. Ci serve la massima concentrazione e per averla occorre serenità: l’unità di intenti in questo momento accomuna tutti e ci rende le cose più facili”.
C’è già qualche idea per affrontare la partita di Coppa Italia di domenica?
“Non ancora, vedrò domani in base ai tesseramenti”.
Al momento nessun giocatore è ancora tesserato quindi.
“Domani si fa tutto. Tesseriamo venti giocatori. Domani nasce la Real S.P.A.L.”.
E’ contento di questa rosa?
“Direi di sì. Manca ancora qualcosa, sicuramente. Ma la precisione su cosa, ce la può dare solo il campo. Per quello che si può vedere adesso, direi che l’ossatura della squadra c’è già”.
Però qualche rinforzo è già arrivato. Capecchi, ad esempio.
“Sì. Capecchi è arrivato e domani arriverà anche Gallo. Saranno loro i nostri portieri”.
E quell’ala destra da “salto di qualità” che tanto va inseguendo?
“E’ Paris. Lui è un’ala e una punta esterna con le caratteristiche offensive giuste. Sa accentrarsi e andare al tiro. Salta l’uomo. Ha il profilo che cercavo. Il sette sarà lui.”.
E Meloni può essere una possibilità da considerare per l’attacco?
“Io Meloni non l’ho ancora visto. La possibilità di averlo in squadra direi che è ancora un punto interrogativo”.
Domenica la prima partita “seria”. La Coppa Italia può diventare un obbiettivo per questa squadra?
“Noi non la snobbiamo di certo. La S.P.A.L. scende sempre in campo per vincere. Però bisogna ammettere che al momento è più di un’occasione per provare la squadra. Quindi, almeno per adesso, è forse più un momento di preparazione che un obbiettivo importante. Ovviamente non mancherà l’impegno e cercheremo di replicare le cose buone che abbiamo fatto vedere domenica scorsa”.
Domenica Alessandro Marongiu, uno dei giocatori al centro dei suoi progetti, salterà la gara per squalifica.
“E’ un grosso peccato. Avrei davvero voluto vederlo ancora, e nell’amichevole della settimana scorsa aveva fatto bene. Quindi mi dispiace molto. Però è così, deve scontare il turno e non ci si può far niente. Sarà un momento per vedere all’opera gli altri”.
Come arriverete all’inizio del campionato il due settembre?
“Non al cento per cento purtroppo. E’ inevitabile. La preparazione è iniziata tardi. Di solito una squadra arriva al top dopo due o tre gare ufficiali. A noi, forse, servirà qualcosa di più. Saremo comunque pronti per la prima. Saremo in grado di sostenere la partita. Ma in questa prima fase dovremo stare più lì con la testa e gestire meglio ogni situazione per compensare un deficit evidente dal punto di vista atletico”.
Ha già in mente come giocherà quest’anno?
“L’unica cosa sicura è la difesa a quattro. Per il resto vedremo. Potrebbe essere 433, 4312, oppure 424. Non saprei. Dipenderà dalle caratteristiche del’avversario”.
Che avversari incontrerà la Spal in campionato?
“Incontrerà degli avversari da non sottovalutare. Da quello che ho potuto vedere un po’ in giro la prima tra tutte la Pistoiese. Io la conosco bene e quest’anno è una squadra fatta per vincere. C’è la volontà di salire, perché ci hanno già provato l’anno scorso ad andare tra i professionisti senza successo, hanno speso molti soldi. Hanno l’obbligo di vincere. Sarà probabilmente questa l’avversaria più ostica. Anche la Lucchese è una squadra con voglia di emergere, stanno puntando molto sui giovani proprio come il Castenaso, che è una squadra giovane ma molto ben organizzata. Non trascurerei nemmeno la Fortis Juventus che è una bella realtà, con elementi d’esperienza che hanno giocato in classi superiori, in Prima e Seconda divisione. Idem per il Mezzolara, uno giocatore su tutti: Bazzani. Ma sono tutte belle e difficili le squadre di questo girone. Le uniche che mi mancano ancora un po’ da studiare sono Riccione e Piacenza, ma ripeto: è un girone in cui nessuna delle squadre è assolutamente da sottovalutare”.