Che Pasquale Schiattarella fosse stato preso per aumentare l’imprevedibilità del centrocampo l’avevamo capito, ma non avevamo idea che anche in sala stampa il nuovo centrocampista fosse in grado di sfoderare colpi d’alta scuola. Invece se ne è avuta prova con la sua prima intervista ufficiale da giocatore spallino, realizzata dall’ufficio stampa della SPAL. Pronti, via e subito un botta e risposta memorabile: “Benvenuto a Ferrara, benvenuto alla SPAL” – “Benvenuti a tutti voi“.
Ok. Benvenuti dove di preciso?
Una persona superficiale collocherebbe questo genere di risposta tra le tante che i calciatori forniscono ai cronisti un po’ sovrappensiero, senza considerare il reale significato delle parole appena pronunciate. Ma sarebbe un’analisi banale e anche un po’ irrispettosa.
No, la sicurezza con cui Schiattarella sceglie la sua risposta è rivelatrice di un messaggio preciso, quasi Zlatanesco: “Benvenuti a tutti voi, in serie B, dove io sono (quasi) sempre stato e voi tornate dai tempi in cui avevo cinque anni”. Come ama fare il suo illustre collega, Schiattarella finisce col ribaltare la prospettiva: non siamo noi a doverlo far sentire a casa, ma sarà lui che farà sentire a casa i tifosi portando quello che serve per fare bene in serie B. D’altra parte vanta 250 presenze nell’arco di otto stagioni. E’ quasi come se dicesse: “Tranquilli, ora sono qui, vi prenderò per mano e vi farò capire cosa significa stare in questa categoria”. Dinamismo, fantasia, risposte spiazzanti: sì, Schiattarella ci piace già. E non vediamo l’ora di assistere ad altre prodezze.