Nei giorni scorsi abbiamo dato la lieta notizia dell’approdo a Cagliari, in serie A, dell’ex esterno sinistro della Spal 1907 Vlado Smit. Ma, ci siamo subito chiesti, il trasferimento del trentaduenne serbo che fine avrebbe? In fondo, con tutto il rispetto, il giocatore, manca dal massimo campionato nazionale da diversi anni e sembra strano che Massimo Cellino abbia puntato, come rinforzo per la fascia mancina degli isolani, proprio un calciatore svincolato che, tra l’altro, non gioca una partita ufficiale da oltre un anno.
Ebbene, a questo punto siamo venuti a conoscenza di una specifica normativa che dice, in sostanza, che una società italiana di calcio, qualora tesseri un calciatore extracomunitario svincolato da una precedente società dello stesso paese, se cede questo giocatore nella stessa sessione di calciomercato all’estero, avrebbe il diritto a un posto in più tra i calciatori extracomunitari di cui altrimenti non avrebbe potuto godere. In soldoni Smit al Cagliari ha tutta l’aria di una operazione che nulla ha a che fare con il valore reale del giocatore.
In questo momento, lo sappiamo, Smit a Cagliari non si sta allenando e sappiamo inoltre essere grande amico del portiere in seconda Avramov. Inoltre, il Cagliari si sa, sta cercando con insistenza di tesserare Matias Cabrera, centrocampista uruguagio. Ma non è finita qui, perché il taccuino dei rossoblù, saltasse l’arrivo del ventiseienne è pieno di nomi e di alternative tutte comunque rigorosamente extracomunitarie. Lo stesso Smit, infine, ci risulta essere pronto al rientro in patria, probabilmente per essere dirottato in una serie minore in Slovenia.
Insomma, il trasferimento al Cagliari di Smit è davvero un’operazione “tecnica” oppure è solo e semplicemente una delle tante “magie” che offre il calciomercato nostrano? Lo scopriremo presto. Comunque vada, in bocca al lupo Vlado. Per tutto.