Palla al DS Caputo: Entreremo nelle scuole per promuovere il calcio a 5 tra i giovani

L’ingranaggio Kaos continua a lavorare senza sosta alcuna, e domenica si metterà in moto per raggiungere Pescara al meglio della forma. Primo impegno in campionato per la squadra di Leopoldo Capurso, che nel week end scenderà in Abruzzo per togliersi il dente della prima trasferta tosta. Ce ne saranno altre otto, sia chiaro, ma quella contro i delfini si preannuncia essere una delle partite più impegnative, se non altro perchè la società adriatica ha messo a disposizione di Mario Patriarca un roster di tutto rispetto, forse il più ambizioso dell’intera Serie A.

“Ma ci siamo anche noi”, ha detto Alessandro Caputo, Direttore Sportivo del Kaos Futsal. Impossibile non parlare subito di mercato in vista dell’esordio, giusto per sapere se la squadra, dopo la buona stagione scorsa, è riuscita a migliorare la propria rosa e quindi a rivedere anche le proprie ambizioni: “Sicuramente sono arrivati giocatori importanti che lo stesso mister ha voluto fortemente a lavorare con sè. Siamo convinti che Coco, Pedotti e Pereira ci faranno fare grandi progressi in avanti, quindi non possiamo che ritenerci soddisfatto dell’operato”.

Invece Pescara che squadra è?
“Ottima, decisamente. Una delle squadre migliori. Ha preso campioni come Foglia, che avrà anche la sua età ma rimane un grandissimo calciatore. Andare là a giocare sarà difficile e ci aspettiamo una partita dura. Con questo non voglio dire che partiamo con un basso profilo, anzi. Il nostro obiettivo è fare risultato e giocare a viso aperto, l’importante è essere concentrati e consapevoli di quello che dobbiamo fare sul campo”.

Sperando di avere anche la fortuna dalla propria parte?
“Nel calcio a 5 la buona sorte è una componente trascurabile. Certo, la traversa all’ultimo secondo rientra nella cerchia degli episodi che uno vorrebbe sempre evitare, ma sono i dettagli tattici e tecnici, alla lunga, a fare la differenza. Chi lavora bene, raccoglie i risultati, e di solito se una squadra è più forte lo si vede anche da queste cose. Nel futsal può essere decisiva una rimessa laterale fatta bene, e in questi casi non si può parlare di fortuna ma di concentrazione, se a regnare in campo è l’equilibrio”.

Quindi ogni settimana il Kaos dovrà sudare sette camicie in allenamento e in partita.
“Esatto. E’ il campionato più difficile ed equilibrato della storia del calcio a 5 italiano. Le squadre sono passate ad essere da quattordici a dieci, e di conseguenza molti giocatori hanno dovuto trovare sistemazione nelle restanti, andando a comporre rose di assoluto livello. Non ci saranno partite facili, neanche sulla carta, e noi ci siamo preparati per puntare in alto”.

La vittoria della Spercoppa Under 21 è un ottimo punto di partenza. Quant’è importante per il Kaos primeggiare a livello giovanile?
“Da tanti anni questa società investe molto sul settore giovanile. I successi ottenuti in questi anni rappresentano, in blocco, il risultato del lavoro svolto in passato, frutto di sacrificio economico, fisico e mentale di tante persone che credono incondizionatamente in un progetto. Alzare una coppa vuol dire finalizzare un percorso”.

Che proseguirà al PalaMIT2B. Finalmente dovremmo esserci.
“Non vediamo l’ora di giocare al Palasport di Ferrara. Abbiamo fatto enormi sacrifici ed investimenti per ottenere quella che secondo noi è la cornice che una Serie A di calcio a 5 merita. Siamo pronti per il grande salto, ma lasciamo il PalaBoschetto con un certo rammarico, perchè nell’impianto di via De Marchi abbiamo raggiunto importanti traguardi, ci ha dato molto. Poi per le partite in casa era una specie di bolgia, con le tribune a due passi dal campo. Ma adesso, al PalaMIT2B, avremo la possibilità di disputare i play off a Ferrara, cosa non di poco conto”.

Più di 3000 i posti da riempire. Sarà difficile conquistare l’esigente pubblico ferrarese?
“Noi siamo pronti ad accogliere tutti e stiamo preparando iniziative per pubblicizzare gli eventi all’interno del settore scolastico. E’ importante promuovere il calcio a 5 tra gli studenti. Ai tifosi che verranno a sostenerci sentiamo di poter garantire spettacolo, poi i risultati faranno il resto. Sarà un inserimento graduale all’interno della realtà ferrarese e i grandi numeri potranno arrivare nel corso di qualche anno, ma l’obiettivo è di portare Ferrara ad un livello successivo: il futsal visto non solo come divertimento tra amici ma come disciplina da insegnare ai bambini”.

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