E PalaMIT2B sia. Finalmente! Dirigenza quasi al gran completo per il primo allenamento del Kaos all’interno del principale impianto sportivo indoor della città. Il patron Calzolari è in grande spolvero, quasi come se volesse gustarsi in prima persona il parquet che sabato i ragazzi di Capurso dovranno onorare contro la Luparense. C’è il DG Caputo che monta le porte, cimentandosi anche in qualche tiro a canestro, rigorosamente con la palla da calcio a 5. Baroni guarda soddisfatto dalla tribuna il procedere dei lavori. E poi Lugas dà il suo solito importantissimo aiuto, Giovanardi procede con la sua immancabile fisioterapia e Manfredini segue con occhio vigile i giocatori alle prese con i pesi. Si rivede persino Scandolara, sulla via del recupero dopo il doloroso guaio alla schiena che lo ha tenuto fuori fino a questo momento. Insomma, ora che le porte del PalaMIT2B si sono finalmente spalancate anche per il Kaos, è difficile contenere l’entusiasmo dilagante.
E per il patron Calzolari è già questo un passo verso il successo: “Ci stiamo dirigendo verso un esame importantissimo per la nostra società. Speriamo ci sia parecchio pubblico, l’occasione è importante. Giocheremo contro la Luparense, squadra vicecampione d’Italia in carica e fresca vincitrice della Supercoppa Italiana. Insomma, un grandissimo appuntamento per bagnare l’esordio al PalaMIT2B. Qual è la nostra speranza? Di veder arrivare il maggior numero di persone, la curiosità nei nostri confronti, dopo il buon avvio di stagione a Pescara, non può che essere aumentata e crediamo che lo spettacolo meriti interesse”.
Il calcio a 5 visto come tecnica pura. Anche i palati più fini potranno ritenersi soddisfatti al fischio finale?
“Spero di sì. Scenderanno in campo giocatori di primissima qualità, da una parte e dall’altra. Noi offriamo questa possibilità a chi deciderà di venirci a trovare, e magari anche a sostenere. Il massimo sarebbe coinvolgere quanta più gente possibile, e per questo motivo stiamo pensando offerte speciali per ragazzi e famiglie. Lavoreremo attraverso iniziative nelle scuole per coinvolgere gli studenti. Insomma, ci stiamo muovendo con passione perchè riteniamo che la Serie A sia estremamente spettacolare. Le emozioni non mancano mai. Il tutto con estrema dignità”.
Emozioni, diceva. A Pescara il Kaos ne ha vissute tante, riuscendo a strappare un pareggio meritato.
“Sì, il debutto è stato positivo, ma che fatica. Sapevamo che la trasferta sarebbe stata difficilissima contro quella che ritengo essere una delle squadre maggiormente accreditate alla vittoria finale. Credo, però, che il pareggio sia il risultato più giusto, noi abbiamo disputato un ottimo primo tempo. Nella ripresa abbiamo sofferto, ma è normale quando ti trovi di fronte giocatori come Nicolodi, Giasson, Morgado e Foglia, per fare solo alcuni nomi. La squadra si è dimostrata matura e sta crescendo in noi la consapevolezza di potersela giocare veramente contro chiunque. Vogliamo vestire i panni dell’outsider”.
Cosa, invece, non le è piaciuto?
“Dobbiamo migliorare nella gestione dei palloni importanti. Ad esempio, il primo gol del Pescara è arrivato in seguito ad una palla persa da Kakà a centrocampo. Ma sono cose che possono succedere, soprattutto ad inizio stagione; l’importante è ritrovare subito la concentrazione, e lui, che ritengo essere il nostro fiore all’occhiello, è subito riuscito a rientrare in partita segnando il gol del sorpasso. Da Kakà mi aspetto sempre il massimo. Bene Laion e Jeffe, e se il migliore in campo è il portiere vuol dire che la partita è stata veramente dura”. Proprio così, ma quante emozioni fino al 40′.