LE PAGELLE. SPAL-CARPI

CAPECCHI 6.5 – Paratissima alla fine del secondo tempo supplementare su Poli, inutile per come poi è finita la partita ma comunque attraversa un ottimo momento di forma. Ai rigori nulla può sulle tre conclusioni.

BORTEL 6 – Possibile titolare della fascia destra domenica prossima a Sorrento come anticipato da Notaristefano negli spogliatoi dopo la partita: gara tutto sommato tranquilla, si fa vedere anche in attacco con un bel cross.

(MAESTRI 6.5) – Impatto positivissimo sulla partita per il diciassettenne scuola Spal, all’esordio con i “grandi”. Si piazza in mezzo al campo e si trova di fronte un Guinouzi che vanta tre anni in più di esperienza, ma non sfigura affatto, anzi. Buona personalità, imposta il gioco e pesca Cosner con un passaggio filtrante da applausi non sfruttato dal veneto.

ZAMBONI 6.5 – Per giocatori come lui non esistono gare amichevoli e ben presto se ne accorge anche il povero Paganelli (zero palle toccate, zero). Resta in campo un’ora, gioca con la solita, grande autorità e guida una difesa sperimentale da grande capitano.

VECCHI 6 – Luci e ombre, a diciannove anni non gli si può chiedere francamente di più. Gioca bene d’anticipo di testa, ma spesso è vittima di amnesie allucinanti come quando, a metà tempo, regala palla al vertice dell’area piccola a Nicolini, cercando la cosa più difficile anche quando, Notaristefano docet, la palla va cacciata in tribuna, senza paura.

(ZAMUNER 6.5) – Partita positivissima del giovane biancazzurro. Entra in campo e, un po’ a sorpresa il mister lo piazza sulla sinistra a fare il terzino e si arrangia discretamente. Durante i supplementari torna nella sua posizione ancestrale e di testa non ne sbaglia una.

G. ROSSI 6 – Ordinato, preciso, pulito, svolge il suo compito alla meglio che può, sia da terzino sinistro che da centrale, dove Notaristefano lo sposta per tutto il secondo tempo.

COSNER 6 – Piace nel primo tempo, venticinque minuti di corsa, scatti e dribbling (che non sempre gli riescono, ma ha coraggio e ci prova sempre). Nella ripresa ci mette quindici minuti a tornare in partita, lo fa con due ottimi assist che prima Marongiu e poi Meloni non sfruttano a dovere. Mezzo punto in meno per l’occasione confezionatagli sul piatto d’argento da Maestri, in quella posizione si tira e basta senza se e senza ma, invece lui, oltremodo altruista, cerca un passaggio in più che vanifica il tutto.

MIGLIORINI 6 – Gioca a testa alta per tutta la partita (giocherà anche a Sorrento), ci prova spesso dalla distanza o su punizione, mancando la mira, ma dimostra di essere in forma. E’ l’unico che prova ad accendere la luce anche se lo fa ad intermittenza, preferendo sempre le corsie laterali agli assist per Marongiu, troppo spesso ignorato.

PALLARA 6 – Personalità e mica poca. Che giochi centrale di centrocampo o addirittura centrale di difesa non sfigura affatto. Il suo è un calcio pulito, molto intelligente e soprattutto con grande tranquillità si gioca la sua carta da titolare, sicuramente apprezzata.

CORSI 5 – Non ci siamo. Tante palle giocate, tanti crossi ad altezza bacino, tante palle perse. Spesso al passaggio elementare preferisce lanciarsi in battaglie solitarie contro la difesa ospite e il finale è quello scritto in partenza che giochi sinistra o, dopo l’entrata di Laurenti, a destra: la palla finisce costantemente agli altri.

(LAURENTI 5.5)Ha tanta voglia di fare bene e si vede, ci prova a mettere in difficoltà la retroguardia ospite con la sua velocità ma finisce spesso per fare confusione.

MARONGIU 5.5 – Parte bene, l’occasione migliore capita sui suoi piedi poi, dopo il primo tempo sparisce inspiegabilmente dal campo, condizionato forse da un piccolo infortunio alla mano occorsogli nel primo tempo. La ripresa lo vede costantemente ora troppo lontano da Meloni, ora troppo da Migliorini e il risultato non cambia neanche quando Notaristefano lo mette trequartista a sinistra in una sorta di 4231 finale. Il rigore lo batte bene, ma la forza non è quella giusta e alla fine esalta oltremodo la prodezza di Mandrelli.

MELONI 5Non un tiro in porta in tutto l’arco dell’incontro, ad esclusione di una rovesciata nel primo tempo. Costantemente ignorato dai compagni (e questa non è una colpa), quando entra in possesso del pallone sbaglia anche le cose più elementari come gli appoggi sembrando molto spesso avulso dal contesto e dal gioco della squadra. Si gioca malissimo un’occasione d’oro concessagli dall’allenatore e anche il rigore lo batte ai due all’ora, solo per fortuna finisce sul palo. Da recuperare.

NOTARISTEFANO 6 – Voleva sperimentare soluzioni diverse in vista del campionato (Bortel o Cosner terzino destro), voleva vedere Pallara (prima come centrale di centrocampo e poi come centrale di difesa), dare opportunità a qualcuno di esordire in prima squadra (Vecchi, Maestri e Zamuner), e concedere a chi gioca meno la possibilità di mettersi in mostra (Corsi, Marongiu e Meloni). Preoccupa solo il fatto che in fase offensiva si fa una fatica incredibile a concretizzare. Ma mancava l’attacco titolare.

CARPI
Mandrelli 6.5; Poli 6.5, Dascoli 7, Marietti 6.5, Bigoni 6; Guilouzi 7, Perini 6.5, Di Martino 5.5 (Pasciuti 6); Nicolini 5, De Souza 5.5 (Sogus n.g.); Paganelli 5 (Giglio 6). All. Sottili 6.5

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