BORTEL, ALTRO CHE PANCHINARO…

Ha saputo attendere il suo momento, si è sempre allenato con scrupolo, partendo alla domenica dalla panchina. Poi a Sorrento è arrivato il suo turno: schierato dal primo minuto come laterale difensivo, che come ha sempre precisato Bortel non è il suo ruolo, ma nel quale si adatta diligentemente fornendo un rendimento positivo. La successiva squalifica di Battaglia gli ha garantito la conferma domenica scorsa contro il Gubbio, consentendogli anche di ritornare al centro della difesa, e la prestazione del giovane slovacco è stata all’altezza delle attese.

Milan, quando si dice pazientare e farsi trovare pronto quando viene il proprio turno…
“E’ quello che bisogna fare, avere pazienza e allenarsi sempre al meglio ed essere di aiuto ai compagni anche  da fuori”.

E hai potuto sprigionare tutta la voglia di essere protagonista…
“Quest’anno gioco meno, di conseguenza quando scendo in campo devo farlo sempre al meglio”.

Coinvolto nella disattenzione della seconda rete al passivo, nonostante una prestazione positiva a Sorrento, praticamente perfetto domenica scorsa contro il Gubbio…
“In Campania penso di aver fatto abbastanza bene considerando anche il palo colpito di testa a pochi minuti dal termine, dove solo la sfortuna mi ha negato la soddisfazione della prima rete. Contro il Gubbio al centro non ho avuto problemi, e sono contento che la mia prestazione abbia raccolto consensi”.

 

E per domenica prossima ti sei guadagnato la riconferma, anche se la squalifica di Ghetti ti costringerà nuovamente al dirottamento sulla fascia destra…
“Non è un problema, le esigenze tattiche hanno sempre la priorità. Gioco dove decide l’allenatore, l’importante è dare il mio contributo”.

A proposito di allenatore: Notaristefano ti ha elogiato pubblicamente…
“Sì. Il mister sa che io mi sento difensore centrale ma che all’occorrenza svolgo qualsiasi altra mansione. Mi ha parlato spiegandomi che da me sulla fascia non pretende spinta, progressioni e cross dal fondo, ma che difenda come so fare, come è successo a Sorrento nella frazione di gara dispututata da terzino destro”.

Quanto sono stati importanti i tre punti conquistati domenica scorsa?
“Determinanti. La vittoria contro il Gubbio è stata l’affermazione più importante in assoluto fino ad ora, anche se non  abbiamo disputato una prestazione da ricordare”.

Soprattutto nel primo tempo, dove eravate spesso in difficoltà…
“All’inizio avevamo troppa paura di sbagliare, probabilmente le due sconfitte precedenti avevano minato le nostre sicurezze, abbiamo inconsciamente perso fiducia, per questo la conquista dei tre punti riveste un’importanza fondamentale, la qualità del gioco arriverà più avanti, ora pensiamo a fare punti”.

Finalmente Ravaglia ha finito la partita imbattuto: altro fattore importante…
“Durante tutta la settimana che ha preceduto la partita contro gli umbri abbiamo calcato molto su questo aspetto, rivedendo i gol subiti nelle ultime uscite. Il merito di aver mantenuto la rete inviolata non deve però essere attribuito solo al reparto difensivo ma allargato a tutti perché  la fase difensiva coinvolge tutti i reparti, e quando viene svolta al meglio si vede”.

Sei al secondo anno a Ferrara, puoi quindi fare paragoni. Rispetto alla scorsa stagione quali differenze riscontri tra la precedente Spal e quella attuale?
“Quest’anno c’è più qualità. Esiste anche maggior concorrenza, tra i giocatori, siamo un gruppo forte, e per giocare bisogna dimostrare di esserne all’altezza, la concorrenza fa bene. Anche in allenamento devi sempre esprimerti al massimo delle potenzialità per dimostrare all’allenatore di meritare il posto alla domenica”.

E poi…
“E poi abbiamo più consapevolezza nei nostri mezzi, sappiamo di essere una formazione di valore, dipende  da noi, ma quest’anno si può fare qualcosa di importante”.

Quindi è necessario proseguire sulla strada tracciata domenica scorsa già dal prossimo impegno in Alto Adige…
“Dobbiamo confermare i progressi, i tre punti conquistati ci hanno restituito serenità”.

E magari conseguire il risultato con una tua rete! Sui corner ti spingi sempre nell’area avversaria, a Sorrento solo la sfortuna dopo il palo interno ha voluto che il tuo colpo di testa non terminasse in rete…
“Già, sarebbe stata una soddisfazione immensa. Con la fortuna sono sicuramente in credito: anche l’anno scorso contro il Rimini non fu concessa una mia rete nonostante il pallone avesse abbondantemente varcato la linea di porta. Ma parlando da difensore, il gol è sempre meglio non prenderlo perché poi, davanti, qualcosa può sempre succedere…”.

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