ESCLUSIVA LO SPALLINO.COM. ASPETTANDO BELLERI… IL GRANDE SOGNO DELLA SPAL E’ DIANA!

Storia e genesi di una trattativa incredibile ma possibile. Tutti gli indizi – dal ruolo al procuratore Tinti – portano all’ex esterno della Nazionale, del Torino, della Samp e di tanti altri grossi club. Il problema è trovare un accordo con Cairo che dovrebbe sobbarcarsi la maggior parte dell milionario ingaggio. Il giocatore ha trentadue anni, si è già detto disponibile a venire a Ferrara e l’anno scorso si è diviso, sempre da titolare, tra la serie A Svizzera e il Toro. E’ lui il sogno impossibile di Pozzi che comunque aspetterà fino a domani la risposta del pupillo Belleri. Un’altra strada alternativa porta a Cristiano Zenoni.

Incredibile ma vero. E soprattutto possibile anche se si tratta di un sogno o quasi viste le cifre che ballano. Ecco la storia e la genesi di una notizia che rischia di diventare il colpo spallino dell’anno. Tutto comincia a muoversi lunedì sera. Il nostro inviato all’allenamento, il bravissimo Stefano Calasso, racconta nel suo articolo la trattativa per Belleri. Scrive che, in pratica, il Direttore Pozzi gli ha fatto un’offerta e il ragazzo darà una risposta a breve. Lì nasce il dubbio. Siccome c’è chi dice no, tanto per citare Vasco, e il laterale destro sarebbe più propenso ad accettare una serie B che sembra avere in mano, viene da chiedersi che cosa farà la Spal se il pupillo del Comandante dovesse rifiutare o non dare risposte entro domani, giovedì, termine ultimo di Pozzi. Provo a sondare il terreno in casa dell’Ars et Labor ma tutti giurano con convinzione che per ora non esiste un’alternativa. Il problema è che la convinzione della dirigenza spallina è così assoluta che un po’, come si dice, la cosa puzza. E allora ecco che scatta la caccia al prossimo jolly – un giocatore capace di fare l’esterno basso ma anche alto cioè – che sostituirà lo sfortunatissimo Cosner. Qualche telefonata e il primo indizio arriva da un collega genovese che già in passato ci aveva dato ottime dritte (vedi Volpi poi sfumato ma comunque trattato). “Guarda tra i giocatori vicini a Tinti – dice – perché un procuratore mi racconta che c’è un numero due importante che la Spal ha provato a contattare lunedì scorso. Ho cercato anch’io ma non mi viene in mente niente”. Si parte da qui, allora, e per farla breve, a prescindere dall’attendibilissima pista Tinti (amico di tutta la dirigenza spallina e procuratore, tra gli altri di Zamboni), la ricerca contiene un parametro obbligatorio. Deve essere un calciatore libero. Così, praticamente a caso, ricordando che si era già allenato una anno fa in via Copparo, il primo nome che viene in mente è quello di Daino. Come ruolo ci siamo. Proviamo con un sms a un procuratore amico che risponde secco: “Fuochino. Questione di lettere”.
Mumble mumble. Siccome odio gli indovinelli, non sono mai riuscito a risolvere un rebus in vita mia e nemmeno a completare un quadrato della settimana enigmistica, senza contare che le cellule grigie del sottoscritto vanno alla velocità di… Chadi, ci metto quasi una giornata a capire il messaggio e a unire gli indizi. Non pare vero perché si tratterebbe di un colpo sulla carta persino superiore a quello che Pozzi fece portando a Ferrara Zamboni ma tutte le strade portano ad Aimo Diana. Ecco spiegato l’sms del procuratore, ecco spiegata la vicinanza a Tinti (l’ex Nazionale) fa parte di quella scuderia, ecco spiegata la polivalenza (esterno destro basso o alto), ecco spiegato perché la voce arriva dallo stesso collega che ci disse di Volpi, ex sampdoriano proprio come Diana, ecco spiegata la conoscenza di Pozzi visto che il ragazzo è nato calcisticamente nel Brescia. Tutto il resto è la ricerca di una conferma. Che, lo scrivo subito, non arriva direttamente. La cosa strana è che in casa Spal nessuno risponde alla mia domanda via sms (nemmeno una negazione!). Pozzi glissa e si limita a un “aspettiamo la risposta di Belleri e basta”. Per la cronaca, negò anche con Volpi. “Non mi risulta”, disse sapendo di mentire come è giusto che sia.

E allora ecco perché spariamo il singolare nome di Aimo e il prestigioso cognome di Diana raccontando tutta questa serie di passaggi, anche divertenti, che spiegano come possono nascere le voci di mercato. Quello che resta da definire è la questione Belleri, autentico pallino di Pozzi, e poi, eventualmente, l’ingaggio di un altro esterno. Magari l’ex laterale della Nazionale, del Torino, della Sampdoria e di altre tante altre grosse squadre. Il vero problema, facile a dirsi, è l’ingaggio di Diana. Questo è il vero ostacolo. Se il Torino decidesse di venire molto incontro alla Spal il sogno impossibile potrebbe invece diventare possibile. Tra la dirigenza ferrarese e quella piemontese i rapporti sono buoni perché i soldi in ballo, è giusto scriverlo, sono davvero tanti. All’incirca sul mezzo milione di euro e pure qualcosa di più. Il Toro, quindi, dovrebbe liberarsi del giocatore che ha ancora sotto contratto pagandogli una fetta importante di ingaggio. Diana, particolare importante, avrebbe  fatto sapere al suo procuratore Tinti di essere dispostissimo a scendere di categoria per una società come quella spallina.
A questo proposito vale la pena entrare nella carriera del giocatore. Che ha trentadue anni, è appunto un jolly capace di fare l’esterno basso ma anche l’ala, e nell’ultima stagione, tutta giocata da titolare, si è diviso tra il Bellinzona (serie A svizzera) e, nel girone di andata, ha giocato in B nel Torino dove ha militato anche nelle due stagioni precedenti nella massima serie. Prima ancora due tornei, sempre da titolare, a Palermo, altrettanti stagioni da protagonista assoluto con la Sampdoria (nel curriculum anche undici reti!), e via via Reggina, Parma, Brescia e Verona. Totale: quindici stagioni in A e tre in B. Segni particolari: classe pura. Aspetti da valutare, dicevamo: la voglia di scendere in Lega Pro (c’è!), l’ingaggio (dipende dal Toro) e stato fisico (nell’ultima stagione ha giocato sempre e ai massimi livelli). Il livello di preparazione, invece, è un punto interrogativo ma non sarebbe un gran problema se potesse giocare tra un mese, ipotesi peraltro pessimista. Per quanto riguarda la voglia di Diana ci fidiamo ciecamente del Comandante (vedi Capecchi, Smit, Cipriani, Zamboni…). Per l’ingaggio ci… affidiamo completamente a Cairo e allo stesso Diana. Che sulla carta, ricordiamo anche le diverse presenze con la maglia azzurra, ha un curriculum persino superiore a quello dell’ottimo Belleri (otto tornei in A, quattro in B e tanti in C proprio con il suo scopritore Pozzi a Lumezzane). Resta soltanto da capire che cosa deciderà l’ex calciatore della Lazio che per conoscenza diretta e cifre resta il favorito a indossare la maglia biancazzurra.  Livello di altre possibili alternative potrebbe esserci Cristiano Zenoni. Punti a favore: ancora Tinti come procuratore, capacità di giocare esterno destro basso o alto, una signora carriera alle spalle, trentatrè anni, cartellino dell’Albinoleffe, altra società amica di Pozzi. C’è un però. Le condizioni fisiche del giocatore che l’anno scorso ha disputato pochissime gare in B. Se arrivassero le garanzie del caso, invece, per caratteristiche, professioonalità e fattibilità dell’affare ci csaremmo da tutti i punti di vista.
Certo, dovesse arrivare uno tra lo stesso Diana, Belleri e un Cristiano Zenoni integro – da tifosi ci si potrebbe accontentare di un… sorteggio (!) – di sicuro Notaristefano avrebbe un’altra freccia al suo arco che deve obbligatoriamente centrare i playoff e, con altrettanta sicurezza, si tratterebbe dell’ennesimo sacrificio alla faccia della tanto (e sempre!) ventilata dismissione del Presidente Butelli. La parola, ora, spetta alla dirigenza spallina e ai diretti interessati, cioè i giocatori. Anche noi de Lo Spallino.com, proprio come ogni malato di Spal a spasso per il pianeta calcio, aspettiamo e soprattutto speriamo…

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