La danza dei nomi è cominciata. Si legge ovunque di chi potrebbe arrivare o partire, dai giocatori all’allenatore. Ma la Spal è impegnata su un altro fronte. Quello societario ormai noto. Il futuro dell’Ars et Labor passa per forza di qui. Impossibile affrontare il discorso calciomercato compiutamente con la dirigenza biancazzurra proprio perché il progetto (triennale?) di domani necessita di risposte immediate. Budget, costi, fotovoltaico, questione Turra. Soltanto quando tutto sarà chiarito e sistemato il Direttore Generale, Pozzi, si concentrerà realmente sul mercato. Qualcosa, però, si muove. E va in direzione ostinata e contraria a quanto si legge a spasso per il web e sui giornali. Nonostante le smentite, infatti, il potenziamento della società pare auspicabile anche se poco probabile. Di qui la possibilità, anche se per nulla certa, di incrementare il parco dei dirigenti con la figura di un Direttore Sportivo. Un solo candidato perché nessuno del club biancazzurro ha contattato i vari nomi usciti in questi giorni. Il candidato in questione è un nome che a Ferrara ha bisogno di poche presentazioni. Si tratta di Giorgio Zamuner, oggi procuratore, amico dello stesso Pozzi e gradito, a quanto pare, a tutta la proprietà spallina. Se diesse deve essere, insomma, sarà Zamuner. Alternative, almeno oggi, nessuna.