BUFERA SCOMMESSE. ATTENZIONATA UNA PARTITA DELLA SPAL. NESSUN INDAGATO. LA SOCIETA’: SIAMO TRANQUILLI. UNO STRALCIO DELL’INCHIESTA. IL PARERE DI GRASSANI. IL TESTO DELLA TELEFONATA DELLA MANCATA COMBINE DI SPAL-CREMONESE. L’INDAGATO A FERRARA E’ L. ROSSI

I primi lanci di agenzia, le prime notizie, una valanga che con il passare delle ore sta assumendo proporzioni giganti e travolge personaggi eccellenti. Arresti, perquisizioni, sospetti e nomi grossi finiti dentro l’inchiesta come i vari Signori, Doni, Bettarini fino a calciatori o ex meno famosi vedi Bressan, Bellavista, Paoloni. E tutti, ma proprio tutti, a sobbalzare e a immaginare un coinvolgimento più o meno diretto della Spal. Messaggi, mail, telefonate condite anche, tanto per cambiare, da ironia varia e di cattivo gusto basata esclusivamente sul fatto che nei primi lanci di agenzia risultasse la parola “Ferrara” tra le varie procure interessate e poi vedremo perché. Tutto mentre in Italia andava in scena un’operazione assolutamente auspicabile e necessaria visto che, anche in tempi recenti, proprio sul nostro sito avevamo ripreso notizie su ipotesi di calcio scommesse a spasso per la Lega Pro e dintorni. Impossibile, ora, scrivere notizie certe ed escluderne altre. Di sicuro, fino a questo momento, non risulta alcun tipo di implicazione del club ferrarese e nemmeno dei suoi tesserati. Tra le varie partite in esame, questo si sa, c’è Spal-Cremonese del 16 gennaio 2011 (finì 1 a 1) ma non si sa a quale titolo anche se, secondo fonti investigative, le società sarebbero totalmente estranee all’eventuale giro di scommesse su questa come su altre partite. Sulla partita in questione va ricordato che vennero segnalate puntate sulla sconfitta dei grigiorossi. Sconfitta scongiurata dal campo ed è anche bene ricordare che Paoloni, ex portiere dei lombardi e ora uno dei principali protagonisti di questo nuovo calcio scommesse, all’epoca non giocò in quanto già fuori rosa probabilmente proprio per i sospetti del suo stesso club che ha denunciato questo nuovo scandalo.

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