IL PRIMO GIORNO DI VECCHI: TORNARE QUI E’ UN SOGNO. PUNTEREMO SUL GIOCO E SUGLI UOMINI

Se non è un ricongiungimento familiare poco ci manca. Stefano Vecchi torna alla Spal in veste di allenatore dopo aver vestito la maglia biancazzurra da giocatore nell’ultima parte degli anni Novanta. Di familiare c’è di sicuro il volto giovanile del nuovo tecnico, che si presenta nella sala stampa del centro di via Copparo con una polo blu e una bella sciarpa biancazzurra attorno al collo, donatagli da uno dei tifosi accorsi per assistere all’insediamento del nuovo mister. Per lui un contratto della durata di dodici mesi. “Arrivare alla Spal – ha esordito – era uno degli obiettivi di quando ho iniziato la mia carriera di allenatore. Il sogno era quello di allenarla in serie A, perché dove vorrebbero arrivare tutti ma non importa: qui c’è un progetto nuovo per ripartire dopo gli ultimi tre anni, con i piedi ben piantati per terra e senza grilli per la testa”.
Sorridente e deciso, il tecnico bergamasco arriva a Ferrara con la fama del vincente dopo un doppio salto dalla serie D alla Prima Divisione alla guida della Tritium, società biancazzurra di Trezzo D’Adda, provincia di Milano. A sottolineare l’importanza del percorso professionale di Vecchi è lo stesso presidente spallino, Cesare Butelli: “Mentirei se dicessi che avevamo scelto Vecchi da mesi e mesi. C’è stato invece un colpo di fulmine, seguito dal più tradizionale dei corteggiamenti. Abbiamo capito che si trattava dell’allenatore giusto per noi, un vincente abituato ai buoni risultati nonostante la giovane età”.

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