TRE GIORNI ALLA FINE DEL MERCATO. MELONI E BELLERI DA PIAZZARE, CASTIGLIA DA ACQUISTARE. MASSONI IL COLPO DIFFICILE. I NOMI E I RETROSCENA DELLE TRATTATIVE SPALLINE

Tre giorni e nemmeno pieni. Tanto, anzi poco, manca alla fine del calciomercato. La situazione in casa Spal è nota e poco fluida. Le voci si rincorrono, i siti e i giornali scrivono, i procuratori spingono ma è la solita storia. Il club di Butelli le sue scelte le ha fatte a monte. Squadra rivoluzionata e un bel po’ di quella che si spera diventi la meglio gioventù in organico e non ai margini. Qualcosa, però, si potrà ancora fare nelle prossime ore.
Prima di tutto devono trovare squadra Meloni e Belleri dopo l’avvenuta rescissione di contratto con Bortel. L’attaccante dovrebbe accasarsi in Seconda Divisione dove un paio di club hanno sondato il terreno. Il terzino, invece, potrebbe finire in Svizzera o alla Feralpi Salò perché l’interesse di Cremonese e Spezia pare scemato. Per quanto riguarda Smit, tuttora in organico, c’è un accordo con il giocatore che se non troverà squadra risolverà la sua situazione contrattuale. In mezzo al mercato in entrata e in uscita ci sono due questioni. La prima riguarda Madeira, centrocampista brasiliano del ’92 che un amico di Gianni De Biasi ha consigliato al tecnico che a sua volta l’ha fatto visionare alla Spal. La prima impressione non è stata positiva, però, almeno a livello di prima squadra. La seconda questione coinvolge un altro brasiliano, il talentino Geovani, sparito e attirato dalle sirene del suo paese dopo aver firmato un contratto con l’Ars et Labor. Facile prevedere che il ragazzo capisca la situazione e diventi, di fatto, la quarta punta di questa stagione.
Le questioni vere e decisive, però, sono altre. Il Direttore Generale, Pozzi, farà qualcosa in entrata soltanto se prima alleggerirà la rosa già completa, almeno numericamente. Primo candidato a partire, ovviamente in prestito, è Giacomo Pallara. Il centrocampista è chiuso, oggi è il quarto del reparto, è la società biancazzurra vorrebbe evitare di ripetere gli errori precedenti fatti con Laurenti e Marongiu tenuti inutilmente a Ferrara prima di un sacrosanto prestito altrove. Operazione che con l’esterno ha portato ottimi frutti e con il fantasista no, ragion per cui il talentuoso Marongiu quest’anno è stato mandato ancora altrove, a Prato, nella speranza di un’affermazione definitiva.
Se Pallara partirà, cosa probabile – per metterla in percentuale si potrebbe dare al settanta percento – come abbiamo già scritto arriverà a Ferrara Luca Castiglia (nella foto a destra), scuola Juventus, classe ’89, l’anno scorso protagonista di un’ottima stagione a Viareggio. Si tratta di un elemento di prospettiva che però ha già fatto l’esperienza necessaria. Unico dubbio: le caratteristiche. Non è, infatti, quel recuperatore di palloni tosto fisicamente del quale il tecnico Vecchi necessita. Alternative zero. Dopo aver sondato attentamente il mercato i dirigenti biancazzurri si sono convinti che non ci sono giocatori che rispondono al profilo richiesto sotto tutti i punti di vista: età, ingaggio, caratteristiche tecnico-tattiche. Profilo che avrebbe avuto Daniele Carcuro, classe ’87, ex Salernitana, che purtroppo si è accasato pochi giorni fa alla Ternana. A dire la verità un giocatore adatto alla Spal offerto negli ultimi giorni c’era. Sekou Baradji (nella foto sotto a sinistra) il suo nome, francese, nato nell’84, un mediano fortissimo fisicamente (centottantasette centimetri di altezza) di proprietà del Dijon, serie A francese, protagonista due stagioni fa in Portogallo. L’anno scorso ha giocato poco o nulla e la Spal non se l’è sentita di rischiare.
L’altro capitolo in entrata riguarda il difensore. Qui il discorso è più complicato. Da una parte un altro centrale di esperienza di fianco a Zamboni garantirebbe meno rischi ed errori però chiuderebbe le porte a Pambianchi e Vecchi che oltretutto, per questioni di contratto, non possono essere girati altrove. Considerando che i due centrali di cui sopra sono mancini e l’omonimo dell’allenatore nasce come terzino sinistro l’unica possibilità sarebbe quella di prestare Giovannino Rossi. Un’ipotesi e forse qualcosa di più – anche se in casa Spal al terzino credono eccome – ma di difficile realizzazione.
Ecco perché, per continuare a dare le quote, l’arrivo di Leonardo Massoni (sabato non era in panchina con il Sassuolo e a prescindere dalla Spal verrà comunque ceduto) di cui tanto abbiamo scritto all’inizio del calciomercato estivo, non può essere dato a più del venti-venticinque percento. Certo, l’esperienza nonostante la ancora giovane età (è un ’87) del lungo centrale del Sassuolo garantirebbe qualche certezza in più nella retroguardia biancazzurra.
Ancora tre giorni e sapremo tutto. Una cosa è sicura. La nuova Spal cambierà davvero di poco.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0