UNA LETTERA DI CRITICHE ALLA RUBRICA UNO SPALLINO A ROMA E LA RISPOSTA DELL’AUTORE

Ciao Enrico, l’ultima volta che avemmo occasione di sentirci mi dissi di scriverti anche se avessi avuto critiche pesanti da muoverti perchè le avresti pubblicate. E allora eccomi: hai seccato la pianta! Anzi l’hai già seccata da tempo e ora ne stai sbriciolando le foglie liberandone le polveri in un’aria che sa sempre più di merda. Mi perdonerai il linguaggio ma ho avuto occasione di vedere che anche tu fai largo uso di termini coloriti. L’ultima volta ti dissi che proprio non capivo dove volessi andare a parare con questo continuo e dannoso (per tutti) gioco dei buoni contro i cattivi, dei bravi ragazzi volenterosi contro i ferraresi di merda, degli Ave e dei Comandanti contro i tafazzi. Mi risposi che ci avresti pensato. Quindi cosa ne hai dedotto? Cosa hai pensato, visto che continui imperterrito con questo giochino condendolo, per altro, con puttanate colossali (tipo quella del razzismo ma dopo ci arrivo…)?
Evidentemente hai pensato forse che era una crociata culturale sacrosanta, seduto su una sedia a 400 Km di distanza, continuare a impartire saccenti lezioni frontali, a noi ferraresi di merda, sul come si ama la Spal. Te lo dico Enrico, visto che umanamente ancora ti stimo, mi auguro che tutta questa merda che hai da sbadilare addosso agli utlimi superstiti del Mazza (io francamente comincio ad amarle tutte, queste mille anime che continuanano ad andare alla spal nonostante 30 e rotti anni di insuccessi) sia figlia di interessi di marketing della tua testata. Comunque, anche se così fosse, il nesso logico – difendere l’operato della società = sparare merda contro chi crtica – è di stampo antichissimo, dannoso per tutti (società, tifosi, ambiente, città) e personalmente mi fa venire il vomito. Dove cazzo sta scritto che non posso lamentrami, fischiare, fare Buh, se la squadra fa schifo? Dove cazzo sta scritto? Che cazzo me ne frega degli obbiettivi, dei giovani dei crediti della lega? Che cazzo me ne frega? Allo stadio si fa il tifo, allo stadio, mica seduti su una sedia a 400 Km da Ferrara. Ti ricordo che nell’anno di Nostro Signore GB Fabbri 1992, con una Spal arrebbante e in piena corsa per la serie B, la curva, quella SIGNORA CURVA, nelle poche sconfitte casalinghe della stagione, a gran voce (dei boati, non i rutti che purtroppo sentiamo ora) e con gesti molto significativi, cantava “Tutta la Spal sotto la doccia” e “A lavorare, andate a lavorare”. Cazzo è, sei diventato anche tu schiavo di questa società che ci vuole asettici, sterili e aridi nei sentimenti? Dove cazzo sta scritto che devo tener conto delle tempistiche per mandare a cagare un DS/DG/Fagtutmì che per 3 anni ha cannato squadra e che me ne presenta una quarta che, come da promesse precampionato, SEMPRE, fino al 95mo, avrebbe dovuto tirare fuori i coglioni e lottare su ogni pallone? Come cazzo ti permetti, seduto su una sedia a 400 Km da Ferrara, di dire che bisognerebbe discernere, valutare, soppesare… siamo al Mazza, con il cuore in gola, lo stomaco chiuso, le vene del collo gonfie. Ognuno tifa per come può, in base alla sua età e a come ha vissuto la Spal nella vita, ma c’è, è li e tifa, è lì in una calda domenica di Ottobre per Spal-Lumezzane in serie C. Non è rimasto a casa seduto su una sedia. Dove mi mette Signora Maestra? coi bimbi bravi o con quelli cattivi? Ho incitato la squadra tutta la partita, partecipato a gran voce a tutti i cori, ho scancarato ai gol mancati di Arma, ho preso per il culo lo steward costretto sotto il sole a guardarmi per 90′, ho mandato serenamente a fare in culo Pozzi. Con chi mi metti? Infine, come cazzo ti salta in mente alla luce magari di una telefonata, di due messaggini, di due cazzo di commenti feisbucchini del dare dei razzisti ai tifosi Ferraresi?! Davvero, come cazzo ti salta in mente? Ferraresi che per quanto merdosi, nelle loro corde storiche, politiche, sociali, culturali il razzismo non ce l’hanno nemmeno nei peli del culo. Faresti meglio a chiedere scusa nel prossimo pezzo, ma davvero, perchè è da cerebrolesi e anche da incompetenti a livello sportivo confondere dei “buuuh” prolungati di disapprovazione con dei disgustosi “uh uh” ritmati ad emulare il verso delle scimmie. Ed è soprattutto sconcertante che tu ti sia permesso di dire una cosa del genere e di trarre delle conclusioni così gravi da seduto su una sedia a 400 Km da Ferrara. Chiudo ripetendo che questo gioco al massacro tra buoni e cattivi non ha proprio un cazzo di senso, lo dico a te che puoi trovare altri milioni di modi per leccare il culo alla società di turno e lo dico anche agli ammirevoli ragazzi della Curva. Siam rimasti pochi, pochissimi, innamorati. Chi è lì, sui gradoni della Ovest OGGI, è innamorato, non ha nulla di ‘occasionale’. Chi ama da seduto su una sedia a 400 Km dalla fidanzata… beh probabilmente, mentre lui insegna come amarla, gli altri se la trombano. Ho il sospetto che la Spal sia per te la vecchia moglie che porta a casa qualche soldino per arrivare bene a fine mese e la tua vera fiamma, quella che ti fa godere ma non ti da il becco di un quattrino, si chiami Roma… quella attualmente se la trombano tutti, da seduti su una sedia e a qualunque distanza si trovino, come tutte le grosse squadre: Le bambole gonfiabili della serie A. Credo e spero che pubblicherai questa mia visto che ti considero umanamente un uomo di valore e visto che il mio tono ti renderà facile una replica coi controcazzi.
At salut, Marcello Micai.

Caro Marcello, prima di tutto ci hai dato un’idea. Quella di aprire uno spazio che si chiamerà “Diritto di replica”. Lo faremo perché questo botta e risposta tra me e te credo non interessi a nessuno. Rispondo per educazione e per “gentile” richiesta. Come vedi pubblichiamo (interamente e senza nemmeno le dovute correzioni) anche le “critiche” (metto le virgolette perché più che una critica la tua è un’invettiva) e la mia risposta ti deluderà perché sarà invece abbastanza breve. A parte le offese e i toni ma ognuno è responsabile delle sue azioni, mi soffermo su poche cose che potrai verificare personalmente se vere o meno. La prima. LoSpallino.com non ha mai preso un euro che sia uno dalla società Spal 1907. La tua illazione è grave anche perché non supportata da nulla e il fatto di averla messa per iscritto la rende ancora più grave. La seconda. Mai detto o scritto e nemmeno pensato che Ferrara che, sempre che tu me lo permetta è anche la mia città, sia razzista. Ho scritto, invece, e lo confermo ora, che i “buh” indirizzati ad Arma mi ricordano cori di stampo razzista tristemente noti nel mondo del calcio a tutti i livelli. Che li abbiano fatti in due, tre o dieci non cambia. Per me, leggi bene: per me (!), quel tipo di contestazione, soprattutto se rivolta a un giocatore di colore, è sempre razzista. La terza: ho contestato questo nel mio articolo aggiungendo che, sempre secondo me perché la firma è la mia e non posso rappresentare altro che le mie idee, i fischi e le contestazioni alla quinta giornata sono prematuri. Posso pensarlo e quindi scriverlo o devo chiedere il permesso a te o a qualcun altro? E lecito pensare che sia giusto fischiare quando manca il mordente, la grinta, le palle o devo pensarla come te anche su questo tema? L’ultima cosa è una risposta alla tua sciocca pseudo allusione. La mia fiamma è la Roma, scrivi a mo’di accusa come se fosse chissà quale grave reato. Beh? Dov’è il problema. Sono sempre stato romanista e lo sono tuttora. Dopo la Spal, ovviamente, ma chissenefrega? A qualcuno interessa? Non credo. Non mi permetto di dare lezioni a nessuno in fatto di spallinità e nemmeno a te, ovviamente. Allo stesso modo, però, non ne accetto da alcuno e non certo perché ho due tatuaggi spallini addosso o perché, chiedi ai tuoi amici di curva degli anni che citi, prima di fare questo mestiere la domenica la passavo sugli stessi gradoni che calchi tu. Informati, chiedi a quelli che mi conoscono e che frequenti e magari crollerà in modo inesorabile anche questa tua certezza. Ma anche qui, qual è il problema? Non capisco questi toni e queste rivendicazioni autoritarie. Ma se uno non è d’accordo con te o con chiunque altro non deve esprimere il proprio parere? Che brutto e triste pensarla così. Io dirigo questo sito e oltre che un diritto credo sia un dovere esprimere opinioni. Dopodiché rispetto quelle diverse dalle mie – presenti anche su questo sito – e pure la tua che ovviamente non condivido, ripeto, nei toni e nei modi e, ancora di più, nella tua magari involontaria certezza di rappresentare il “verbo” spallino. Ti confesso, ma credo che tu lo sappia da solo perché sei un ragazzo intelligente, che questa tua lettera non ti fa onore, sempre secondo me ovviamente. E ti saluto anch’io anche se temo di doverti chiedere il permesso prima di usare il tuo, che sarebbe poi anche il mio, dialetto. Scelgo la strada della prudenza, allora, sperando di buttarla in… caciara. Se beccamo, stamme bene e scrivece quanno te pare che aldilà de tutto me piacciono gli spazi dove ce sta la dialettica. E ti abbraccio nonnostante tutto. et

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