QUELLI CHE LO STAFF: QUATTRO CHIACCHIERE CON FRANCESCO CAPISANI, PREPARATORE DI JUNIORES E ALLIEVI

Ritornano le interviste allo staff della Spal. Uno spazio per conoscere meglio chi lavora dietro le quinte del mondo spallino. Il primo della stagione 2012-13 è Francesco Capisani, preparatore atletico della Juniores di mister Albiero, trentunenne di Voghiera a due esami dalla laurea in Scienze Motorie.

Francesco, qual è il tuo ruolo nel settore giovanile spallino?
Sono un istruttore sportivo. Curo la preparazione atletica della Juniores di mister Albiero e mi occupo anche degli allievi provinciali di Dino Del Mastio”.

Precedenti esperienze nel mondo del calcio?
Ho praticato calcio dilettantistico, ma è stata una breve esperienza. Poi ho provato a fare di una passione la mia professione. Quindi ho iniziato giovanissimo a 21-22 anni con il ruolo di istruttore sportivo e responsabile del settore giovanile con diverse società dilettantistiche della zona, prima di fare il preparatore atletico con Argentana, Unione Calcio e Etrusca dove ho curato anche l’attività di base. Sono a due esami dalla laurea in scienze motorie. Ma ho iniziato a collaborare e a farmi conoscere nell’ambiente calcistico nel corso degli studi”.

Com sei arrivato alla Spal?
Sono al mio quarto anno qui a Ferrara. Il primo nei dilettanti dopo tre anni tra i professionisti. Sono entrato a far parte dello staff di mister Albiero, con un dirigente che ha apprezzato il mio lavoro precedente. Ho iniziato con gli allievi regionali, poi allievi nazionali, nuovamente i regionali prima della Juniores nazionale di quest’anno”.

Che rapporto c’è con mister Albiero?
Con il mister c’è un rapporto professionale di stima reciproca. C’è un bel rapporto umano. C’è feeling nel vedere allo stesso modo il calcio e dunque c’è intesa sul campo. Mi concede autonomia nel curare il mio spazio e poi è molto importante seguirlo negli allenamenti per carpire dalla sua esperienza la gestione della squadra”.

Un settore giovanile approntato in poco tempo. A che punto siamo? Cosa pensi del lavoro svolto di Laurino responsabile del settore giovanile?
C’è da dire che qui il 20 agosto non c’era nulla. Dopo un mese siamo al via con la juniores nazionale e anche le altre squadre delle categorie allievi, giovanissimi, esordienti e pulcini. Non c’è ancora il valore degli anni precedenti, ma dopo il fuggi fuggi generale già presentarsi con queste formazioni è un buon segnale. Credo che Laurino abbia le competenze per svolgere questo ruolo. E’ inserito e gode di considerazione a livello nazionale in questo ambiente. Ciò è molto utile”.

E cosa puoi dirci della dirigenza della società e del rapporto con il settore giovanile?
“Posso dire che sono molto presenti. Sia Ranzani sia Benasciutti ci sono stati vicini dalla prima riunione. Seguono i giovani con molto interesse. Seguono gli allenamenti e anche alla prima di campionato della juniores erano al Centro di via Copparo ad osservare la squadra. Questo è molto importante. Poi credo che tengano in maniera concreta al vivaio. Con tutte le difficoltà dell’inizio potevano cavarsela facendo prima squadra e juniores come da obblighi federali, invece hanno dimostrato di tenere in alta considerazione le giovani leve ricreando il tessuto delle squadre giovanili”.

Ritorniamo alla Juniores e al ruolo di preparatore atletico. Squadra attrezzata in ritardo e che paga rispetto alle altre del girone un gap anagrafico, fisico e anche atletico per l’avvio in ritardo. Come hai impostato il lavoro dei ragazzi di Albiero?
“Siamo partiti con tre settimane di ritardo sulla tabella di marcia. Ho dovuto un po’ rivedere le solite cose e diversificarle. Abbiamo lavorato su distanze più brevi per esser pronti da subito. Nel corso dell’anno perfezioneremo la preparazione fisica che per ovvi motivi adesso è carente”.

Come si lavora con i ragazzi della juniores, a metà strada tra il calcio dei giovani e degli adulti?
“L’obiettivo è quello di alzare i ritmi e portare i ragazzi ad essere pronti per sostenere allenamenti e gare con il passo della prima squadra. Questa settimana Orlando e Zanellato, così come Nako che è tutti agli effetti un giocatore della prima squadra, si sono allenati con il gruppo di mister Sassarini. Occorre calibrare bene gli sforzi per evitare danni ai ragazzi. Qui vengono trattati da adulti anche se non lo sono ancora. Si lavora come con i professionisti, lo facevamo anche con gli allievi dello scorso anno anche se giocavamo tra i regionali. Questo è stato importante, perché il gruppo che c’era l’anno scorso che paga, in buona parte, due anni di differenza con gli attuali avversari è già pronto per sostenere delle esercitazioni più avanzate. Ciò non toglie che occorre tener presente che ci sono dei parametri diversi per un ’94 e un ’96. Ci si allena quattro volte a settimana. Pian piano porteremo anche altri elementi ad esser pronti per la prima squadra. E’ questo il nostro obiettivo.

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