Massimo Gadda si (ri)presenta: E’ come tornare a casa. Il modulo? Prima bisogna ritrovare la fiducia

Al termine della conferenza stampa di presentazione tenuta al Centro di via Copparo abbiamo rivolto alcune domande al nuovo tecnico della SPAL, per conoscere i presupposti di questa sua nuova avventura in biancazzurro.

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Parcheggio completo e decine di biciclette appoggiate al cancello d’ingresso: è stato questo lo scenario che balzava agli occhi oggi pomeriggio entrando al Centro Sportivo di via Copparo. Tantissima la curiosità, dunque, per vedere all’opera la nuova Spal di Massimo Gadda.

Alle 15.20 il gruppo è entrato in campo ‘scortato’ dal Presidente Mattioli che ha radunato i giocatori in mezzo all’area di rigore insieme a mister Gadda e ad alcuni membri dello staff, tra cui il nuovo preparatore atletico Massimo Sangiorgi che si va ad affiancare a Damiano Duina. Discorso di circa dieci minuti quello del Presidente dei biancazzurri per dare il via al nuovo capitolo sportivo targato Massimo Gadda.

Il gruppo, dopo una necessaria prima fase di riscaldamento (altissimo il tasso di umidità), ha iniziato a lavorare utilizzando il pallone. Nell’aria, i tanti tifosi e curiosi presenti sulla tribunetta, hanno potuto cogliere una concentrazione altissima, che ha portato i giovani calciatori spallini a svolgere gli esercizi con un’intensità vista poche volte in stagione. Impegno, voglia di mettersi in mostra, ma anche consapevolezza di rimettersi in carreggiata per risalire al più presto la classifica.
Confortanti notizie arrivano dal fronte infortunati: Di Quinzio e Silvestri hanno svolto l’intera ora e mezza di seduta con il resto dei compagni; per Paro solo lavoro personalizzato, ma il suo rientro il gruppo è già previsto per la giornata di domani. E’ parso davvero concentrato anche il diggì Davide Vagnati che ha seguito attentamente l’allenamento dalla panchina, mentre la Famiglia Colombarini, oggi presente al Centro Sportivo, ha preferito rimanere chiusa negli uffici.
Curiosità di giornata la presenza sulla tribunetta in legno di Gianluca Atzori, allenatore esonerato proprio ieri dalla Reggina che ha nel suo curriculum due panchine di Serie A come Catania e Sampdoria: “Sono qui a fare il tassista di mio figlio (il ragazzo milita nella Berretti della Spal ndr) – dice ridendo – visto che da ieri sono disoccupato”. Poi il commento sulla situazione in casa Spal: “Onestamente non ho seguito molto questo inizio di campionato. Posso solamente dire che mi dispiace per Leonardo Rossi, ma allo stesso tempo sono felice per Massimo visto che siamo amici da circa quindici anni. Cosa può dare Gadda alla Spal? E’ un allenatore molto preparato, la forza che ha è dettata dalle grandi idee che aveva da giocatore. Sicuramente – conclude Atzori – avrà bisogno di tempo per conoscere la squadra, ma sono sicuro che già da oggi il gruppo potrà giovare della sua energia positiva”.

servizio a cura di Andrea Magri e Alessio Duatti

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