Volti distesi e tanta consapevolezza in più dopo Rieti, ma il difficile viene ora

Chi l’ha deciso che il numero perfetto è il 3? A noi piace di più il 7. 7 come i colori dell’arcobaleno dopo un temporale e le antiche meraviglie del mondo, 7 come i peccati capitali e i nani di Biancaneve. E da ieri, 7 anche come i gol che il Kaos Futsal ha rifilato al Real Rieti senza fare troppi complimenti. Una vittoria roboante, sfavillante, quella che la squadra di Capurso ha raccolto al PalaMalfatti, spazzando via, in un sol colpo, critiche e sfortuna e riportandosi in carreggiata verso la meta comune, adesso senza dubbio un po’ più vicina: la qualificazione alle Final Eight. Se il prezzo da pagare per esultare a pieni polmoni è soffrire, talvolta anche piangere, per 5 partite, allora forse il gioco non vale la candela, ma inutile nasconderlo: quella di ieri è stata la partita perfetta che tutti aspettavano e che puntualmente è arrivata nel momento più difficile. Una liberazione. Le grandi squadre fanno così. Incassano, deludono, soffrono e fanno soffrire, ma poi riemergono. Calma, ci vuole calma.

E sangue freddo. Testa bassa e lavorare. La società si è fatta sentire in queste 5 settimane, non ha risparmiato critiche, velate e dirette, che la squadra, intesa come staff e giocatori, ha recepito. L’unica soluzione per uscire dal tunnel era fare quadrato e sudare in allenamento. Tutti sapevano che i risultati sarebbero arrivati, bisognava solamente capire dove, e soprattutto quando. Bene, ora lo sappiamo. Il 9 novembre a Rieti, contro il Real, seconda forza del campionato fino a ieri e squadra rivelazione. Una delle realtà più interessanti, meritatamente ai vertici della classifica, zona nella quale meriterebbe di stare anche r01il Kaos. E la rimonta è iniziata. Una precisazione, però, va fatta. Non è che adesso sia tutto rose e fiori. Come spesso capita alle squadre in difficoltà, la vittoria può essere la molla decisiva per dare una svolta all’intera stagione, ma guai a pensare che adesso il peggio sia passato. In realtà deve ancora arrivare, e si chiama, continuità, nella fattispecie Acqua&Sapone. Domenica prossima, arriva a Ferrara (si gioca al PalaBoschetto) la squadra di Bellarte, amico di Capurso, ma che non vuole lasciare che le briciole al Kaos per continuare a sognare là davanti. Non c’è tempo per festeggiare, quindi, bisogna subito tornare in palestra e inzuppare le maglie di sudore per preparare al meglio la prossima partita. Certo, con tanta consapevolezza in più.

Non si era insinuata nelle teste dei giocatori l’idea che il gruppo fosse scarso, questo assolutamente no. Ma è innegabile che la mancanza di successi avesse minato quelle che erano le certezze di Andrè e compagni. Battere Rieti con questo punteggio ha ridato la giusta serenità all’ambiente, certo di aver lasciato ad altri l’ultimo posto, almeno per un po’. E, dato non certamente secondario, le firme di questo successo sono eccellenti. Splende la prestazione di Kakà, finalmente svegliatosi dal torpore autunnale con una tripletta di qualità. Che bello poter finalmente tessere le lodi del numero 16 del Kaos Futsal. Aspettavamo questo momento da 5 settimane. Evidentemente il PalaMalfatti gli porta bene, già nella stagione 2012/2013 ne aveva fatti 3 su questo campo. Al termine, il bomber di Serrana è stato sottoposto ai controlli antidoping di routine. Si sa che la prassi parla di estrazione casuale, ma ieri il pivot sembrava veramente il gemello buono di quello visto fino ad ora.

E Laion, il portiere goleador. Secondo sigillo per lui in campionato, ma ieri l’estremo difensore ha brillato soprattutto per la sua concretezza fra i pali. Tante le parate decisive, e quando i giocatori sanno di poter contare su un numero 1 (nel suo caso, 2) così è normale giocare con più tranquillità. Bene anche Coco, forse uno di quelli che più soffriva l’astinenza dai 3 punti. Per lui bicchiere Capursopienissimo, il consueto impegno al servizio della squadra e il gol che ha chiuso definitivamente i conti, quello dello 0-5, avanti così. Ma è delle reti di Vinicius e Pereira che crediamo sia giusto sottolineare l’importanza. Finora avevano deluso, chi per un motivo, chi per l’altro. Problemi di salute, infortuni, apparente apatia. Ma le loro esultanze per gli inutili sesto e settimo gol hanno confermato tutto il contrario. Si sono sbloccati, come Kakà e Coco, e la loro stagione inizia ora, sotto i migliori auspici. Come per il generale Capurso. Elmetto in testa, sorriso sempre presente, perchè il futsal è divertimento. Il Kaos è divertimento.

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