Tradizione, ambizione e un coach che Ferrara ricorda volentieri: occhi puntati su Roseto

Eccoci qua, siamo finalmente giunti alla chiusura del girone d’andata di questa stagione 2013/14. L’ultima fatica che dovrà affrontare la Mobyt è la partita di domenica in casa dei Roseto Sharks, squadra storica nel panorama cestistico italiano, ripescata durante l’estate dopo essere stata sconfitta nei playoff di DNB, per partecipare alla nuova Adecco Silver.

Per quanti riguarda il roster, quest’anno si è puntato a un giusto compromesso tra qualità tecnica ed esigenze di bilancio: si è partiti da alcune riconferme di giocatori che già nella passata stagione avevano dato tutto alla causa degli Sharks, come l’asse play-pivot Stanic-Leo, affiancandoli ad alcuni nuovi acquisti abbastanza importanti, uno su tutti il lungo Bisconti, giocatore di grande esperienza, maturata soprattutto tra DNA e vecchia B d’Eccellenza. I due “visti” a disposizione della squadra sono stati sfruttati ingaggiando due americani, principali fautori della maggior parte delle vittorie in questa stagione, con alle spalle esperienze in altre leghe: Sowell che l’anno scorso si è distinto in Venezuela per le sue ottime doti di realizzatore e Legion, proveniente dalla lega ungherese. Inoltre, a disposizione dello staff tecnico abruzzese, ci sono sei giovani di ottime speranze provenienti dal settore giovanile degli Sharks e che si stanno turnando, secondo il volere del coach, per andare a sedersi in panchina. I loro nomi sono: Faragalli Serroni (1995), De Dominicis (1995), Antonini (1997), Papa (1995), Gloria (1995) e Nolli (1995).

Staff tecnico sempre ottimo per la squadra rosetana, partita in questa nuova esperienza con un grande personaggio come Phil Melillo al comando della panchina. Dopo i primi due mesi abbastanza deludenti gli alti vertici societari hanno deciso di chiudere la parentesi Melillo e affidarsi ad una vecchia conoscenza del basket abruzzese (e anche ferrarese), Tony Trullo. Trullo ha iniziato la sua carriera da allenatore proprio a Roseto nel 1989 come vice di coach Valerio Bianchini, prima di trasferirsi a Roma per assumere l’incarico di assistente allenatore alla Virtus Roma. Chiusa, dopo quattro anni, la parentesi romana, coach Trullo comincia a girare per la penisola facendo esperienza su panchine importanti e ottenendo anche risultati più che soddisfacenti: tre campionati di DNA vinti (di cui uno con la Ferrara all’epoca marchiata “Sinteco”, nella stagione 2000/01), uno di DNB con Capo d’Orlando e un premio di allenatore dell’anno in DNA nella stagione 1997-1998 quando, alla guida di Roseto, ha conquistato sia la Coppa Italia di categoria, sia la promozione a fine stagione, quando ha sconfitto in finale, proprio la nostra Ferrara. In questa stagione è tornato a casa per questa nuova esperienza, in un campionato nuovo, ma con una squadra che conosce più che bene.

IL ROSTER

6.Kevin Sowell (USA, 1981, playmaker/guardia, 190 cm): nato in Ohio, è cresciuto cestisticamente al Temple College (Texas) dove ha giocato con i Leopards il campionato di NCAA. Gran giramondo, dopo la fine del college Kevin ha giocato in diversi campionati in giro per il globo, ma soprattutto in Sud America dove si è distinto per le sue grandi doti di realizzatore (secondo nella classifica cannonieri del campionato Brasiliano con 21 punti di media nella stagione 2011/12). L’ultima stagione si è diviso tra massima serie venezuelana e messicana, dove ha concluso il campionato con ottime cifre: 14,5 punti, 2,9 rimbalzi e 3,7 assist. E’ un atleta polivalente, veloce, dinamico, con spiccate doti offensive, abbinate ad una grande intelligenza tattica. Può ricoprire entrambi i ruoli di 1 e 2, grazie anche a ottime doti fisiche e atletiche di prim’ordine, bravissimo nell’uno contro uno e in grado poi di colpire da oltre l’arco dei tre punti. Cifre altissime anche in questo girone d’andata per Kevin: 17,4 punti (con un high di 29 nell’esordio stagionale contro Omegna), 4,1 rimbalzi e 4,4 assist di media a partita per la gioia dei tifosi abruzzesi.

8.Alex Charles Legion (USA, 1988, guardia/ala piccola, 196 cm): dopo aver trascorso gli anni del liceo alla Oak Hill Academy (la stessa di Carmelo Anthony e Rajon Rondo), ha frequentato due delle Università più importanti nel panorama cestistico dell’NCAA, ovvero Kentucky e Illinois, dove rimane fino al 2009, per poi trasferirsi in Florida completando il suo percorso nella famosa International University, venendo allenato anche da una leggenda vivente come Isiah Thomas. Nel 2012 firma il suo primo contratto da professionista fuori dagli States, nella massima serie ungherese dove si è distinto per le sue grandissime qualità di attaccante (19,5 punti e 5,7 rimbalzi di media), diventando uno dei migliori stranieri del campionato. Legion è un giocatore assai velenoso in fase offensiva, forte fisicamente, dinamico, con un eccellente tiro dalla lunga distanza, il tutto abbinato ad una grande intelligenza tattica, può ricoprire entrambi i ruoli di 2 e 3, grazie anche a ottime doti fisiche. Bravissimo nell’uno contro uno, insieme a Sowell è uno dei punti cardine dell’attacco rosetano (19 punti e 9,1 rimbalzi di media).

10.Nicolas Stanic (1984, guardia/ala piccola, 180 cm): prima riconferma nell’estate degli Sharks, il playmaker italo-argentino sta disputando la sua seconda stagione consecutiva a Roseto (12,9 punti, 4,2 rimbalzi e 4,5 assist di media l’anno scorso). Nato a Buenos Aires, ha cominciato a giocare a basket nel Deportivo San Andreas (ARG) prima di arrivare in Italia, nell’annata 2003/04, dove disputa il campionato di C2 con la Partenope Napoli. L’anno successivo approda a Fabriano, dove è parte integrante sia del roster di LegaDue, sia di quello della squadra satellite in C2 dove fa esperienze imprtanti. Nel 2005 passa a Firenze e, nel capoluogo toscano, assistono alla svolta della sua carriera: in tre campionati di DNA arriva a toccare una media di 12 punti e 2,3 assist a gara, cifre che gli valgono la chiamata di Montecatini, sempre in DNA, dove disputa un altro campionato di ottimo livello. Prima di arrivare a Roseto, torna a Fabriano in DNC dove diventa grande protagonista della scalata, in due anni, fino in DNA. Giocatore ordinato e dotato di buone letture offensive, è capace di far girare la squadra ed innescare alla perfezione i compagni, ma può anche colpire in prima persona grazie alla sua rapidità, che gli consente di essere un ottimo penetratore, e ad un preciso tiro dalla lunga distanza.

11.Arcangelo Leo (1981, centro, 203 cm): pivot di origini pugliesi, ha mosso i primi passi nel mondo della pallacanestro a Francavilla Fontana, sua città natale, con la quale ha debuttato in DNC nel 1996/97. La sua carriera continua poi tra varie città della Puglia (Ceglie Messapica, Taranto e Corato), prima del salto di qualità definitivo avvenuto a Molfetta in DNC, dove è approdato nel 2005/06 e dove è stato, durante le sue cinque stagioni di permanenza, uno dei principali fautori delle due promozioni consecutive della squadra. Nell’ultima stagione è stato protagonista a Roseto, con una campionato coronato con cifre da capogiro, 17,8 punti e 7,9 rimbalzi di media a partita. Pivot dotato di fisico e grande tecnica, ha ottimi movimenti spalle a canestro ma può colpire anche dalla media e lunga distanza, essendo in possesso di un buon tiro piazzato. Buon rimbalzista e stoppatore, anche quest’anno Leo è uno degli elementi più importanti per lo scacchiere tattico di coach Trullo, seppur con meno minutaggio dell’anno passato a causa dell’ingaggio dell’altro lungo Bisconti.

12.Salvatore Genovese (1987, ala piccola, 198 cm): nativo della provincia di Trapani, il suo esordio nel basket che conta risale alla stagione 2003/04, con la maglia della Pallacanestro Messina in Serie A, prima di passare, l’anno successivo, tra le fila della Pallacanestro Varese, sempre nella massima serie italiana. Dopo un anno in prestito al Basket Bosco (club varesino iscritto al campionato di C1), torna in biancorosso, dove però, causa playoff scudetto, non ha l’opportunità di calcare il parquet di Serie A. Si mette quindi in mostra nei campionati giovanili, vincendo per due anni consecutivi il titolo di miglior realizzatore nel Campionato Under 20 Open Lombardia. Nel 2007/08 viene girato, con doppio tesseramento alla Robur et Fides Varese (B2) dove ha l’opportunità di giocare con continuità, chiudendo la stagione al secondo posto nella classifica marcatori e al primo in quella dei playoff, guadagnandosi la convocazione in Nazionale Under 22. La stagione successiva fa il suo ritorno alla Pallacanestro Varese, ora in A2, dove, sotto la guida di coach Pillastrini, vince il campionato e torna in massima serie. Dopo due stagioni a Rieti, disputa l’annata 2012/13 a Scauri (DNB), conquistando la semifinale playoff persa contro il Basket Nord Barese, poi promossa in Silver (16,2 punti e 3,2 rimbalzi di media). Giocatore polivalente, che all’occorrenza può agire anche da ala grande, fa del tiro da fuori il suo asso nella manica (44% quest’anno), abbinando un’ottima difesa coi suoi 198 cm.

13.Pierpaolo Marini (1993, ala piccola, 192 cm): giovane talento locale, Pierpaolo ha esordito giovanissimo in C2 nel 2009/10 con la maglia della Virtus Roseto, per poi, l’anno seguente in prestito, ritagliarsi considerevoli spazi con la maglia degli Sharks in DNC. Due stagioni fa ha disputato l’Under 19 Nazionale con la maglia di Teramo, timbrando anche numerose presenze con la prima squadra in Serie A, prima di approdare, nel finale di stagione, a Lanciano (DNC) dove, in appena tre gare ufficiali, viaggiava già alla media di 13 punti e 6 rimbalzi a partita. Ritornato la passata stagione a Roseto, ha fatto vedere grandi cose, dimostrando di avere ancora un ampio margine di crescita (6 punti e 2,6 rimbalzi di media).

19.Antonello Ricci (1992, playmaker, 190 cm): rinforzo per gli esterni acquistato ad inizio dicembre, Antonello ha disputato quattro partite in maglia Roseto, facendo registrare 4,7 punti e 1,3 assist di media. Nativo di Vasto, con giovanili a Pesaro nel curriculum, tra le stagioni di serie A 2010/2011 e 2011/2012 (Teramo), Antonello Ricci ha collezionato la bellezza di 24 presenze, ad una media di quasi 2 punti in oltre 8 minuti di utilizzo. La scorsa stagione, dopo aver firmato per il Napoli Basketball (poi escluso dal campionato), è stato costretto a trovare un’altra squadra accasandosi a Reggio Calabria, in DNA. Per lui, ottima stagione, chiusa con 27 presenze, viaggiando a 4.3 punti, 1.6 rimbalzi e 0.6 assist a partita, in 15.7 minuti di utilizzo.

20.Luca Bisconti (1982, centro, 206 cm): giocatore di grande esperienza, fa dell’atletismo la sua arma principale: ottimo difensore, giocatore efficace in post-basso e eccellente per quanto riguarda la cattura di rimbalzi, sia offensivi che difensivi, ma tenace anche tecnicamente. Negli ultimi anni è diventato uno dei migliori lunghi di tutta la DNA, senza dimenticare il ricco palmares di cui dispone. “Bisco” muove i primi passi nella sua città natale, Monteroni ( in provincia di Lecce ), facendo gavetta tra i campionati di C1 e C2, cominciando a farsi notare già per le sue enormi doti tecniche, tanto che nella stagione 1999/2000 approda in Seria A con la maglia della Viola Reggio Calabria. Successivamente si trasferisce a Messina, Patti e Cento, sempre nella terza Lega nazionale. Nell’estate 2005, il centro pugliese firma per Latina (vi rimarrà per quattro stagioni consecutive), dove richiama sempre più interesse da parte degli addetti ai lavori, fino ad arrivare all’anno della svolta. Nel 2008/09 la squadra pontina, trascinata da Bisconti, vince il campionato e ottiene la promozione in LegaDue. Nonostante la promozione ottenuta, non rimane a Latina e firma in men che non si dica con un’altra squadra ambiziosa, Barcellona Pozzo di Gotto: l’apporto è sempre lo stesso, il risultato analogo, ossia vittoria del campionato e seconda promozione in Legadue consecutiva. Stagione 2010/11: Bisconti resta in Sicilia ma cambia sponda, muovendo a Trapani; ormai veterano delle vittorie play off, spinge i suoi compagni a dominare gli stessi, salendo ancora in Legadue: terza promozione consecutiva che gli vale l’appellativo di “Mister promozione”. Nell’agosto 2012, dopo un’esperienza a metà tra Perugia e Capo d’Orlando, è cercato fortemente da coach Putignano a Bari, dove si conferma leader indiscusso (13 punti e 7 rimbalzi di media). Quest’anno (13,2 punti e 6 rimbalzi a partita), con la sua esperienza e le sue grandi doti, è un arma molto importante nell’arsenale di coach Trullo che può vantare una coppia di lunghi davvero invidiabile.

21.Nik’a Met’reveli (GE, 1991, centro, 212 cm): grandissimo colpo per gli Sharks, l’acquisto, neanche un mese fa, di un giocatore del calibro di Met’reveli. Nato in Georgia, il team abruzzese l’ha però tesserato come italiano, in quanto ha trascorso tutta la trafila delle giovanili in Italia, in casa Crabs Rimini. Nel 2007 viene acquistato dalla Montepaschi Siena (giocando qualche minuto addirittura in Eurolega) con la quale firma un contratto per otto stagioni e, nell’estate dello stesso anno partecipa al Basketball Without Borders (torneo organizzato dalla NBA per i migliori talenti europei), vincendo il premio di MVP. Nel 2009 debutta in Serie A, prima di essere mandato, a dicembre dello stesso anno, nel Basket Ferentino (DNA) a farsi le ossa. Nell’estate 2011, dopo aver trascorso un’altra stagione a Rimini in LegaDue, viene ceduto alla Dinamo Sassari, con la quale riesce ad accumulare presenze e minuti importanti nella massima serie italiana. Ad inizio stagione 2013/14, Nik’a si trova a giocare nella sua patria, con la maglia del Sukhumi, prima di ritornare in Italia, il 3 dicembre, dopo la chiamata di Roseto. Come se non bastasse, il talento georgiano ha fatto parte di tutte le rappresentative giovanili della Nazionale georgiana, arrivando a giocare, la scorsa estate, gli ultimi Europei di Basket in Slovenia, nelle fila della nazionale maggiore.  E’ un atleta capace di segnare grazie ad un buon tiro frontale anche da tre punti, ma è in grado anche di catturare rimbalzi, insomma può giocare sia sotto canestro con Bisconti, ma anche al suo posto. Purtroppo la fortuna non è dalla parte del colosso georgiano, infatti, appena arrivato in Abruzzo, ha fatto in tempo a giocare i primi tre minuti della sua partita d’esordio con Matera, prima di dover abbandonare il campo per un problema al piede che lo sta affliggendo tuttora. Non sarà presente nemmeno nella partita contro Ferrara.

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