Coppa Italia, l’Under 21 vola in finale. Battuta la Lazio, ora c’è la Luparense

Kaos Futsal – Lazio 6 a 4

KAOS FUTSAL: GuennounnaFailla, Kapa,  F. Petriglieri, Tuli, C. Petriglieri, Fadiga, Lucchese, Zannoni, Brugin, Santini, Signorini. All. Andrejic

LAZIO: Basile, Di Eugenio, Egidi, Mentasti, Schininà
, Atzori, Serranti, Cutrupi, Miranda, Ruggeri, Santi, Di Bartolomeo. All. D’Orto

MARCATORI: 
3’26” p.t. Tuli (K), 10’30” Egidi (L), 17’10” Serranti (L), 18’24” Kapa (K); secondo tempo 2’35” Zannoni, 9’26” Failla (K), 13’38” Di Eugenio (L)16’54” Failla (K), 18’21” Schininà (L), 19’50” Failla (K)

AMMONITI: Guennounna (K)

ARBITRI: 
Fabio De Pasquale (Marsala), Fabrizio Masia (Olbia). CRONO: Dario Di Nicola (Chieti)

NOTE: allontanato il tecnico del Kaos Futsal Andrejic per proteste a metà del primo tempo

Vince il Kaos Futsal, e lo fa in maniera perentoria, schiantando in semifinale di Coppa Italia la Lazio con il punteggio di 6 a 4. L’Mvp della partita, per la Divisione, è Giuseppe Failla, autore di una tripletta decisiva Al PalaRoma di Montesilvano, ma tutti i compagni di Under21 si sono espressi su livelli altissimi di prestazione e concentrazione, trovando, minuto dopo minuto, le forze per tenere in piedi una partita che a metà del primo tempo sembrava poter prendere la via della Capitale. E invece no, l’esperienza delle tante finali giocate è venuta a galla nel momento chiave, consentendo agli estensi di allungare in maniera implacabile nel secondo tempo, fino all’apoteosi finale. Ma andiamo per gradi.

Velimir Andrejic può contare sugli stessi 12 giocatori che venerdì hanno asfaltato PesaroFano e, purtroppo per lui, deve ancora fare a meno di Brugin, acciaccato ma comunque in panchina e pronto all’utilizzo in caso di estremo bisogno. E’ lui la soluzione d’emergenza, e nell’intervallo si scalda pure, ma il suo ingresso non servirà. D’Orto risponde con Schininà in quintetto, e per tutta la partita sarà lui l’uomo più pericoloso del quintetto biancoceleste. I ritmi sono subito alti, e queste sono le condizioni migliori per Tuli, che con la sua arma principale – il dribbling nello stretto – salta il diretto marcatore al 3’26” e spedisce la palla alle spalle di Basile con un potente tiro da posizione centrale. Bene così, è la giusta iniezione di fiducia per la squadra, che ovviamente deve tenere botta di fronte al prevedibile ritorno della Lazio. Jons non soffre più di tanto, ma la pressione dei capitolini si fa feroce e al 10’30”, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Egidi, appostato sul secondo palo, trova la deviazione vincente che riporta il punteggio sull’1 a 1. E qui la potenziale svolta. Il Kaos perde Andrejic, espulso per proteste, e in panchina prende Failla figurinain mano le redini della partita Enrico Zerbini, teso come una corda di violino ma lucido nel gestire la situazione, diventata caotica anche alle sue spalle. La situazione, nell’immediato, non migliora, anzi… Kapa si perde Serranti nei pressi in zona calda e il capitano della Lazio non ha difficoltà a segnare l’1 a 2, ma poco dopo è lo stesso verdeoro a farsi perdonare timbrando il 2 a 2 di fine primo tempo.

Arrivati a questo punto può veramente succedere di tutto. E così accade. La Lazio, apparentemente favorita per come si erano messe le cose, torna in campo molle, mentre il Kaos schiaccia l’acceleratore e trova nello scambio in piena area tra Failla e Zannoni il modo più semplice per passare nuovamente in vantaggio (2’35”). E’ la precisione a fare la differenza, e quella non manca agli estensi, che non sbagliano più nulla davanti a Basile e raggiungono addirittura il doppio vantaggio al 9’26”, quando Failla decide che il protagonista della partita dev’essere lui. Zannoni ricambia il favore e mette il folletto siciliano davanti a Basile, incolpevole nella circostanza ma costretto a chinarsi per raccogliere il pallone dal sacco per la quarta volta. Egidi accorcia le distanze al 13’38”, e allora D’Orto tenta il tutto per tutto usando la carta del portiere di movimento, fondamentale che la sua Lazio sbobina alla perfezione in Serie A. Ma qua qualcosa si inceppa, e ancora Failla approfitta di una palla recuperata da Francesco Petriglieri per siglare il 5 a 3 a porta vuota. Sembra fatta, ma Schininà – appunto estremo difensore “volante” – trova il 5 a 4, ma per la rimonta è troppo tardi. E chi poteva chiudere definitivamente i conti se non Failla? E’ ancora il numero 14 di Melilli a mandare in visibilio i tifosi arrivati da Ferrara segnando il 6 a 4 e regalando al Kaos la terza finale consecutiva. E’ tutto pronto per la rivincita della passata stagione, quando l’Asti superò i ferraresi ai supplementari. Ora sulla strada dell’Under 21 ci sarà l’Alter Ego Luparense, che nell’altra semifinale di giornata ha battuto l’Acireale ai rigori senza impressionare. Questo non significa che per il Kaos sarà una passeggiata, ma sognare non costa nulla, quindi perchè non farlo? Fischio d’inizio fissato per domenica alle ore 14 al PalaGiovanniPaolo II di Pescara, la terza Coppa Italia è ad un passo.

 

 

 

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