Gaffe della Divisione, il calendario esce, ma è sbagliato! Slitta tutto al 13

Doveva uscire nella notte tra il 9 e il 10 agosto il calendario della nuova stagione di Serie A di calcio a 5, ed effettivamente così è stato, se non fosse per un grossolano errore della Divisione, che prima ufficializza le 22 giornate, salvo poi – forse anche “illuminata” da un commento rilasciato da Fulvio Colini, neo tecnico del Pescara e campione d’Italia in carica alla guida della Luparense, attraverso la sua pagina ufficiale Facebook – annullare tutto. Motivo? Nel girone d’andata c’è chi gioca 6 partite in trasferta e solamente 4 in casa. Non ci sarebbe nulla di strano se le posizioni in classifica occupate al giro di boa non avessero grossa importanza, il tutto si bilancia al ritorno e via andare. Ma chi segue il calcio a 5 sa benissimo che è al termine della prima turnata che si decidono le 8 partecipanti alla Final Eight di Coppa Italia e alla Winter Cup. Va da se, quindi, che è tutto da rifare.

Colini tuona così su FB: “Vale la classifica del girone di andata per stabilire le qualificazioni e le griglie di Winter cup e coppa Italia quindi …. mi sembra logico che ci sia chi gioca 4 partite in casa e chi 6 …….. !!!!!! della serie PARI OPPORTUNITA'”

La Divisione risolve il fattaccio con una nota ufficiale e fissa il bis per il 13 agosto: “La Divisione Calcio a cinque comunica che il calendario divulgato nella giornata odierna tra i vari criteri generali impostati non risponde al vincolo inserito nella griglia per la formazione dei calendari ad 11 squadre che prevede quale principio non derogabile una identica distribuzione per ciascuna società del numero delle gare da disputare in trasferta ed in casa. Tenuto conto tra l’altro che il girone di andata è determinante ai fini della qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia e alla Winter Cup la Divisione provvederà a rielaborare il Calendario di Serie A”. Tutto rimandato al 13, quindi, sperando che sia la volta buona. La cosa certa, comunque, è che sbagliare è lecito, ma non sorridere di fronte a questa gaffe è quasi impossibile.

 

 

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