Sangue freddo, concentrazione e coltello tra i denti. Sono questi i requisiti essenziali che il Kaos Futsal deve far suoi in vista della trasferta di domani sera (si gioca alle 20,30 al PalaBianchini) a Latina nel match valido per l’ottava giornata del campionato di Serie A di calcio a 5. Rapidoo squadra scorbutica, in evidente crisi di risultati e con soli 3 punti conquistati in 7 partite. Ma le cose non vanno meglio agli estensi, reduci da un rotondo 5 a 1 subito in casa contro Asti, e soprattutto oggetto di critiche da parte del patron Marco Calzolari, ovviamente, come tutti gli addetti ai lavori – mister Leopoldo Capurso e giocatori compresi -, spiazzato da una prima parte di stagione così negativa. I presupposti per partire subito con i giri del motori alti c’erano tutti, e ancor di più dopo l’esordio sfavillante al cospetto della corazzata Pescara. Poi il declino, più o meno celere, e a 4 week end dal giro di boa – decisivo per stilare la griglia per le Final Eight – serve una rimonta da big per rientrare repentinamente in carreggiata.
Lo sa perfettamente Capurso, che alla vigilia del terzo – e ultimo per questa regular season – viaggio in Lazio si fa carico di tutte le responsabilità del caso e prepara la sua squadra alla risalita. Ma un preambolo è doveroso per spiegare la delicata situazione: “Purtroppo ci siamo infilati in un tunnel dal quale solo con le nostre energie e le nostre qualità possiamo uscire. Il Kaos resta una squadra competitiva e costruita per lottare al vertice ed è evidente a tutti quanto il nostro sistema di gioco sia ben costruito. Per il momento, però, la ruota non sta girando, paghiamo a caro prezzo ogni minima distrazione e, al contrario, concretizziamo poco rispetto a quanto creiamo. Questo, però, non significa assolutamente che le nostre ambiziosi debbano essere ridimensionate, anzi. E’ vero che la crescita del gruppo tarda ad arrivare, ma sono sicuro che tutto il lavoro fatto in questi mesi darà presto i suoi frutti”.
C’è qualche crepa all’interno del gruppo che possa spiegare questa crisi?
“Assolutamente no, i ragazzi sono uniti e remano tutti nella stessa direzioni. Sappiamo tutti quanti di essere nel bel mezzo di un momento difficile, ma abbiamo una gran voglia di riscattarci e siamo fermamente convinti che l’attuale classifica non rispecchi quello che è sicuramente il nostro reale valore. Non ci sono fratture e dissapori; semplicemente la fortuna ci ha voltato le spalle nei momenti chiave di alcune partite”.
Le dichiarazioni di Calzolari sono state inequivocabili e, in sostanza, se non inizieranno ad arrivare risultati consoni alle iniziali ambizioni, qualcosa cambierà.
“Credo che le critiche del patron siano comprensibili, dal momento che gli sforzi economici e organizzativi fatti per preparare la stagione sono stati tanti. Per quanto riguarda eventuali ribaltamenti e cambi radicali non saprei cosa dire se non che io continuo ad avere enorme fiducia non solo in ogni singolo giocatore del gruppo, ma anche nella mia capacità di tirare fuori il Kaos da questa gravosa situazione. I nostri valori morali e tecnici sono importanti e, nonostante l’andamento, pensiamo positivo. E’ innegabile, però, che solo raccogliendo risultati importanti si può essere soddisfatti, ed è normale che di fronte ad un ruolino di marcia come il nostro ci siano malumori. Per quanto riguarda la mia posizione, mi assumo tutte le responsabilità del caso: la squadra l’ho fatta io, mettendoci faccia e conoscenza, e questa situazione mi crea non pochi disagi emotivi. Ma resto fermo nella mia convinzione: bisogna avere fiducia. Con la società ho continui confronti, è dal loro supporto che prendo la forza per andare avanti, e nessuno ha mai messo in discussione l’impianto di questa nostra creatura. Piuttosto, invece, viene criticato il rendimento di qualche giocatore che non ha ancora dato quello che sappiamo può garantirci. Ribadisco il concetto: lo sfogo del patron è giustificabile, va accettato in maniera costruttiva, ma è giusto anche dare fiducia a questo gruppo, costruito meticolosamente nel tempo e aggiungendo in estate alla rosa elementi di primissimo valore”.
Prima ha parlato di mala sorte. Si riferisce anche agli infortuni?
“Decisamente sì. Abbiamo dovuto fare a meno fino a questo momento di Kakà, il nostro principale realizzatore. Adesso che è tornato a disposizione, si è fatto male Coco, che tra l’altro ha una duplice importanza essendo italiano. Sicuramente a Latina non potrà giocare. Ma dobbiamo fare di necessità virtù, senza fermarci a piangere di fronte alle avversità: la partita di Latina è fondamentale in chiave Final Eight e l’affronteremo in assoluta emergenza, ma nelle difficoltà vengono fuori gli uomini veri, i valori sportivi e la voglia di entrare nel cuore di questa maglia e di questa società che ci consente di fare futsal in maniera seria e serena. Il Kaos non molla di un centimetro, le prestazioni ci sono, la squadra gioca ed è solo per colpa di alcuni episodi che ci troviamo in questo limbo. Guai a darci per morti, vogliamo mettercela tutta per invertire questo trend negativo e ripagare con le vittorie il debito che abbiamo accumulato nei confronti della proprietà in questo deludente inizio di campionato”.
Al PalaBianchini sarà necessario vincere. Che match sarà?
“Lo affrontiamo con la rosa ridotta all’osso. Non ci saranno gli squalificati Bertoni e Vinicius, oltre a Coco. Anche Andrè si è fatto male in settimana, continua a piovere sul bagnato. Ma nello sport capitano questi momenti e bisogna essere bravi ad affrontarli con determinazione e positività. Incontreremo una squadra in difficoltà, che su 6 partite ne ha perse 5, ma che sa esprimere un buon futsal, soprattutto in casa. Rientra Maina, il loro uomo di riferimento. Sarà una partita difficile, ci sarà da soffrire tantissimo, ma per noi vincere è troppo importante per innumerevoli motivi”.
Ci saranno novità di formazione?
“Sicuramente, rispetto alla sconfitta di Asti, rientrerà Kakà, e con lui anche Laion (alla prima convocazione nei 12 in panchina; ndr), che merita un’occasione per la professionalità che sta mettendo in ogni allenamento, nonostante questa norma regolamentare che scoraggia all’utilizzo di un portiere brasiliano. Sul suo valore, umano e tecnico, non ho mai avuto alcun dubbio, ed è giusto considerarlo per un posto da titolare. Deciderò nelle prossime ore chi giocherà tra lui e Timm, ma entrambi, insieme ad Evandro, formano un pacchetto di portieri di primissimo livello e questo ci fa sentire tranquilli. Kakà, invece, anche se non è ancora al 100%, dovrà stringere i denti perchè ci serve il suoi aiuto”.