Capurso striglia i suoi: Approccio sbagliato, troppi errori, così non va

Al PalaHiltonPharma al termine di una partita molto concitata è stato il Napoli a portare a casa il bottino pieno, garantendosi così, grazie alla contemporanea debacle casalinga del Fabrizio Corigliano con Pescara, la permanenza nella massima serie senza dover affrontare la carneficina dei play out. Un Kaos Futsal inaspettatamente confusionario e sprecone in zona gol esce sconfitto dall’ultimo turno della regular season, terminando così una striscia positiva che sembrava senza fine. Non è tanto il risultato maturato – che ci può anche stare visto che è arrivato contro un avversario sceso sul parquet con l’acqua alla gola e il coltello fra i denti – a far preoccupare, ma più che altro la posizione in classifica. Infatti, sfumato il posto fra le teste di serie, ora la girandola della classifica avulsa ha fatto scivolare gli estensi al sesto posto, che così si ritrovano accoppiati nei quarti play off con l’Asti di Tiago Polido. Non proprio un primo turno dei più abbordabili, anche se mister Leopoldo Capurso e i suoi ragazzi hanno dimostrato in Winter Cup prima, e in campionato poi, di poter dare loro del filo da torcere. Un passo per volta però, d’altronde il tecnico originario di Bisceglie ha qualche appunto da fare alla sua squadra riguardo alla prestazione non certo entusiasmante, e qualche giro di vite prima della fase clou vuole darlo. Intervistato appena dopo il triplice fischio il tecnico pugliese, ancora con l’adrenalina che scorre nelle vene, fatica a nascondere il disappunto e non vuole assolutamente appellarsi alla dea bendata per i quattro legni colpiti nel corso della gara: “La sconfitta, al di là delle occasioni, che possono avere una rilevanza a livello puramente statistico, per quel che mi riguarda, è meritata perché abbiamo completamente sbagliato l’approccio a questa partita; lo dimostrano la miriade di passaggi sbagliati che abbiamo fatto”. Insomma Capurso non è proprio soddisfatto, e come al solito non cerca di camuffare i problemi con giri di parole e frasi di circostanza: “Oggi mi sento in grande difficoltà a giudicare questa prestazione perché performance del genere non sono né auspicabili né accettabili per una squadra che vuole fare Capursobene – continua amareggiato -. Abbiamo mandato all’aria due settimane di lavoro fatto con grande criterio”.

Ma quindi, cosa non ha funzionato? Perché le occasioni comunque dalle parti di Soso sono fioccate, però il numero uno partenopeo si è dimostrato sempre attento, compiendo anche interventi prodigiosi. L’allenatore dei neri ha le idee chiare a riguardo: “Abbiamo sbagliato passaggi, stop, e tutto quello che c’era da sbagliare in fase difensiva: le prime due reti degli ospiti le abbiamo letteralmente regalate – poi continua precisando meglio il suo punto di vista -. Possiamo parlare all’infinito delle mille occasioni da gol create e dei quattro pali, ma la realtà è che oggi abbiamo dato l’impressione di essere una squadra scarica che non ha messo la cattiveria giusta in campo, cosa che invece ha fatto Napoli, che non ha rubato assolutamente nulla”. Capurso non vuole fare passare troppa acqua sotto i ponti, e vuole tappare immediatamente qualche eventuale falla che si è creata: “Sono molto arrabbiato perché mai e poi mai mi sarei aspettato una prestazione del genere dopo l’incredibile striscia di risultati che, con pazienza e dedizione, avevamo costruito, ma sono pronto a parlarne con i miei ragazzi in settimana per resettare tutto e ripartire da zero”. Magari è stato solo uno sbandamento momentaneo, ma serrare le fila il prima possibile è quanto meno necessario, difatti i PO sono dietro l’angolo. E il primo ostacolo è uno dei più duri: Asti, favoriti sin dalle prime battute di questa stagione, e che per ora han fatto l’en plein di trofei. Il Kaos comunque ha già dimostrato in diverse occasioni di poter scardinare le maglie orange, e infatti Capurso è fiducioso: “Facendo tesoro di errori come questa brutta partita, cercheremo di giocare al massimo queste due/tre sfide importantissime che ci attendono; siamo comunque consapevoli di poter fare qualcosa di veramente importante”.

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