Biancazzurri a Roseto per l’ennesima sfida a coach Trullo, Allen la stella degli abruzzesi

Dopo la sconfitta subita in volata al Pala HiltonPharma contro l’Andrea Costa Imola, la Bondi si appresta ad affrontare un tour de force di quattro gare per arrivare alla fine del girone d’andata. Il primo di questi impegni la vedrà impegnata domenica in casa della Mec Energy Roseto. Le sfide tra Ferrara e Roseto, andando indietro con il tempo, sono state tante e bellissime, ma questa volta per Ferrara sarà davvero importante portare a casa i due punti viste le prossime sfide (Matera, Fortitudo e Brescia) e la volontà di arrivare con un buon piazzamento al giro di boa. Gli Squali ad oggi hanno all’attivo 7 vittorie in 11 partite e sono reduci dalla vittoria di misura sul parquet di Jesi che li ha catapultati nella parte alta della classifica.

IL QUINTETTO

Lo starting five di Roseto quest’anno è molto insidioso ed è composto da un paio di giocatori navigati in categoria come il lungo Bryan e il cubano Moreno, a cui si affianca il playmaker Marulli, giovane sulla carta, ma giocatore di grande esperienza. A completare il quintetto ci sono i due stranieri scelti dagli abruzzesi: il rookie Allen a raccogliere l’eredità passatagli da Jackson l’anno scorso e il veterano Weaver. È una formazione prettamente offensiva quella messa in campo da coach Trullo, che sa far girare bene e velocemente la palla e ha tanti punti potenziali nelle mani. Starà alla Bondi domenica riuscire a chiudersi in difesa per poi ripartire velocemente in contropiede dopo il cambio palla, sfruttando la velocità degli esterni come Rush bravissimo a prendere in anticipo la difesa e segnare canestri comodi e fondamentali.

0.Bryon Allen (USA, 1992, guardia/ala piccola, 190 cm): miglior marcatore del campionato finora con 21.1 punti di media, è un esterno che può ricoprire anche il ruolo di playmaker all’occorrenza. La sua posizione principale rimane quella di guardia, dove sa essere davvero pericoloso grazie al suo ottimo tiro piazzato. Sa giocare in transizione e diventa pericoloso in situazioni di uscita dai blocchi, ma la sua peculiarità è il saper giocare per i compagni sapendo muovere molto bene il pallone. Alla sua seconda esperienza in Europa (prima stagione da senior in uscita dal college), l’anno scorso ha vestito la maglia del Wikana Lublin nella massima serie polacca risultando uno dei migliori marcatori del campionato (19.2 punti conditi da 3.9 rimbalzi e 4.3 assist di media).

19.Sylvere Bryan (1981, centro, 208 cm): la vecchia conoscenza del basket ferrarese è il vero veterano di questa squadra ed è alla sua seconda stagione consecutiva in maglia Sharks (8.8 punti e 7.5 rimbalzi le sue media l’anno scorso). Ormai piuttosto navigato sia in categoria sia in quelle superiori, è un lungo che ha maturato tantissima esperienza sui parquet di mezza Italia tra Serie A e LegaDue. La carta di identità è ingiallita e l’esplosività che lo caratterizzava agli esordi va un po’ scemando, ma rimane comunque un giocatore tatticamente molto importante. In difesa può ancora dire la sua grazie alle sue lunghe leve che arrivano ovunque a contrastare tiri o catturare rimbalzi e in attacco la sua esperienza gli permette di “mangiare in testa” anche a giocatori più fisici e giovani di lui.

22.Roberto Marulli (1991, playmaker, 190 cm): giocatore giovane, ma comunque di esperienza, con una carriera di tutto rispetto alle spalle. Cresce nelle giovanili di Bergamo e nel 2009 viene chiamato a Treviglio per disputare la A2 Silver dove rimane per due stagioni. Nell’estate 2012 viene chiamato in prova prima a Cantù poi a Verona, ma infine si stabilisce a Cecina giocando la Serie B. L’anno successivo rimane in categoria spostandosi però ad Agropoli, facendo vedere tutto il suo reale talento (14.1 punti e 3.3 assist l’anno scorso).

24.Yankiel Moreno (1990, guardia/ala piccola, 187 cm): uno dei confermati dalla passata stagione (8.7 punti e 2.6 assist di media) è un atleta piuttosto duttile e può essere impiegato come playmaker (il ruolo a lui più congeniale) o guardia, ma coach Trullo, nella passata stagione, lo ha schierato anche come ala grande in quintetti sperimentali. Ha una forza fisica spaventosa che gli permette di giocare contro avversari più grossi di lui e soprattutto di prendere a spallate la difesa per avvicinarsi al ferro e segnare in comodità. Pericoloso anche nel tiro piazzato, forse la sua unica debolezza è la difesa, ma soltanto per mancanza di voglia che ogni tanto gli fa prendere qualche turno di riposo. Nelle prime undici gare di regular season è stato uno dei giocatori più utilizzati del roster e ha collezionato 7.9 punti e 4.5 assist di media.

25.Kyle Weaver (USA, 1986, ala grande, 198 cm): ultimo giocatore arrivato in estate dopo una stagione passata tra Portorico e Israele (10.7 punti, 5 rimbalzi e 2.7 assist), è stato il vero colpo di mercato degli Sharks. Curriculum di tutto rispetto per l’ala made in USA che vanta 68 presenze, tralasciando Napoli, Berlino, Charleroi e tanta D-League, anche in NBA negli OKC Thunder a fianco di un certo Kevin Durant. Nasce come guardia, ma in carriera è stato utilizzato davvero in tutti i ruoli e quest’anno coach Trullo ha deciso fin dall’inizio di schierarlo ala grande titolare. Nessun problema per il ragazzo da Wisconsin perché grazie al suo fisico ed alla sua esperienza è capace di affrontare qualsiasi avversario gli si pari davanti. È un giocatore di sistema, quello che durante la partita fa le cosa sporche, che non vanno a referto, ma all’occorrenza può diventare la prima punta offensiva della squadra grazie ai suoi canestri sia dentro l’area, sia con il tiro piazzato anche dalla lunga distanza.

LA PANCHINA

La peculiarità di questa squadra è l’essere particolarmente lunga a differenza della Bondi dove giocano quasi esclusivamente gli stessi sei giocatori. La panchina è composta da diversi atleti molto giovani che possono far rifiatare i titolari senza perdere troppo in qualità del gioco. Tanti lunghi (Borra, Ferraro) per poter dare respiro al non più giovane Bryan e comunque mantenere alto il ritmo e la pressione sotto i tabelloni. Il reparto esterni, invece, è quello che pecca un po’ di più, data anche l’assenza di Izzo. Il cambio per il playmaker non è così scontato in quanto non è presente un vero e proprio regista, ma vi sono giocatori (specialisti in altre situazioni) che possono adattarsi a portare palla.

6.Luca Izzo (1995, playmaker, 177 cm): arrivato in prestito quest’estate dopo due stagioni a Scafati (1.3 punti e 0.3 assist on 6 minuti di media), purtroppo non sarà presente domenica a causa di un grave infortunio subito in allenamento che ha sancito la chiusura anticipata del suo campionato.

9.Jacopo Borra (1990, centro, 215 cm): veterano di questa categoria, è un lungo vecchia scuola molto temibile nel gioco spalle a canestro, ma da non sottovalutare anche in situazioni di tiro piazzato dalla media. In difesa è un giocatore instancabile e un gran lavoratore, uno che non demorde di fronte a nulla. È arrivato a Roseto a gennaio dell’anno scorso (12.9 punti e 6.5 rimbalzi in 10 gare complessive) dopo l’inizio di stagione passato in Gold con Barcellona ed è diventato subito un uomo fondamentale nelle rotazioni di coach Trullo anche a causa dell’infortunio che ha tenuto Bryan lontano dal parquet.

10.Innocenzo Ferraro (1982, centro, 198 cm): anche lui confermato per la stagione 2015/16 (6.4 punti e 5.4 rimbalzi di media l’anno scorso), è un giocatore possente di grande esperienza che può fare il diavolo a quattro sotto le plance. In attacco i suoi movimenti sono quelli tipici di un lungo: quindi giocate spalle a canestro, blocchi granitici e “rollaggio” dopo il blocco tagliando verso il centro area, ma anche quando si tratta di tirare da fuori non si tira indietro come dimostra il 33% dai 3 punti l’anno scorso. In difesa grazie alla sua stazza è un giocatore difficile da spostare per chiunque ed ha un’ottima resistenza sulle spallate del lungo avversario.

12.Francesco Papa (1995, ala piccola, 196 cm): torna a casa dopo un anno passato in prestito a Giulianova in Serie B (10.8 punti e 5.2 rimbalzi di media) a farsi le ossa. Rosetano DOC, ha fatto la trafila del settore giovanile proprio nella sua città diventando anche aggregato negli ultimi anni. Ora, vista la sua crescita esponenziale nel campionato di Serie B, la dirigenza abruzzese ha deciso di dargli più fiducia e lui, finora, l’ha ripagata con 1.2 punti e 1.1 rimbalzi in 6 minuti e poco più di utilizzo medio.

13.Pierpaolo Marini (1993, ala piccola, 193 cm): confermato per la sua quarta stagione consecutiva in biancazzurro (8.3 punti e 3.5 rimbalzi di media), è un giocatore che negli ultimi anni è cresciuto davvero tanto alla corte di coach Trullo e dalle cifre collezionate si vede. Tecnica di tiro sfavillante, voglia di vincere e fisico possente sono i tratti caratteristici di questo giocatore che sta diventando sempre più importante nelle rotazioni della squadra. In difesa la sua fisicità gli permette di essere impiegato senza perdita anche contro giocatori più grossi di lui a cui riesce a sottrarre rimbalzi importanti grazie all’esplosività che ha nelle gambe. Quest’anno le sue cifre fino ad adesso parlano di 10.4 punti di media, 3.9 rimbalzi e 1.5 assist.

15.Gianmarco Mariani (1996, guardia, 186 cm): altro ritorno a casa; dopo essere stato acquistato da Latina e averci passato gli ultimi due anni, la sua strada ha incrociato ancora una volta quella del suo paese natale.

16.Riccardo Trevisan (1996, centro, 206 cm): arrivato in prestito dalla Reyer Venezia, il suo scopo quest’anno è quello di far rifiatare i lunghi titolari senza però far perdere qualità al gioco di squadra.

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