Bondi, giù il cappello. Tezenis annientata, riparte col vento in poppa la corsa ai play-off

E’ contro la Tezenis Verona che la Bondi archivia le due sconfitte consecutive rimediate in trasferta con Treviso e Trieste e riprende la sua marcia spedita verso la post season. Risultato tutt’altro che scontato quello ottenuto dagli estensi, che chiudono all’angolo la squadra dell’ex Dalmonte sin dal primo quarto senza poi mollare più il timone. Cortese brilla, Hall si diverte e fa divertire, ma è tutta il gruppo a convincere per concretezza e concentrazione davanti ad un pubblico numeroso e festante, tirato a lucido proprio in occasione della diretta tv. Il punteggio fa quasi da contorno, ma il 83-60 finale ribalta anche la differenza canestri nei confronti della Tezenis, mai in partita e battuta senza diritto di replica.

La giornata si apre con la doppia premiazione per Bonacina e Hall, eletti senza troppi dubbi allenatore e giocatore del mese di febbraio per il girone est (percorso netto per la Bondi: 5 vittorie su 5 e medie stratosferiche per l’americano), ma Verona incombe e di tempo per perdersi in cerimoniali non ce n’è, così è Cortese (con un jumper) a rompere gli indugi nell’insolito orario del mezzogiorno davanti alle telecamere di Sportitalia. E la squadra lo segue a ruota, raggiungendo il massimo vantaggio sul 15-6 con altri tre punti del suo capitano, mentre Verona spara, per lo più a salve, e per lo più da lontano, complice la solida difesa estense sotto canestro e sul perimetro. Dopo il timeout obbligato per Dalmonte la musica non cambia: la Bondi continua a macinare gioco e punti, perdendo però qualche palla di troppo che non le permette di allungare sull’avversario, tenuto a galla solamente da una bomba di Udom. Fantoni sotto il ferro è una sentenza e quattro punti in rapida sequenza di Hall chiudono il parziale sul 23-13 per la Bondi.

Il secondo quarto si apre, tanto per cambiare, con un mini parziale di 5-1 a favore della squadra di Bonacina, ma la rumba continua inesorabile e a Verona inizia a girare, e non poco, la testa. Da una parte si segna con regolarità, dall’altra con il contagocce, e a 3’40” dalla fine del parziale il tabellone è chiaro: 32-16 a favore della Bondi, con Cortese che fa saltare in aria il Palazzo dello sport con una delle sue schiacciate poderose. L’unica nota negativa è il rapporto minuti-falli di Molinaro: ben tre fischi a sfavore nei 6′ di impiego. Sembrerebbe veramente tutto in discesa se non fosse per un fallo tecnico inspiegabile fischiato a Hall, ma a risolvere la questione ci pensa una tripla di Panni, imbeccato da una magia di Cortese, e alla sirena di metà gara il vantaggio su Verona è ancora considerevole: 40-25.

Con altri cinque punti consecutivi la Bondi vola sul +20, contrastata solamente da Udom, troppo poco supportato per poter reggere l’urto della banda di Bonacina, guidata da un Hall questa volta più invisibile del solito nelle statistiche, ma come sempre un faro per leadership e concretezza in casa. In ogni caso, Hall o non Hall, è un assolo della Bondi, che lascia avvicinare i veneti fino al -12, per poi azzannare nuovamente la partita con due minuti di onnipotenza di Cortese: tripla, assist per la schiacciata volante di Molinaro e super bomba da metà campo a fil di sirena per mettere il punto esclamativo all’ennesima perla stagionale (62-43).

Anche Panni si iscrive al festival con il piazzato da lontano, ma la gara ha ben poco altro da dire. Verona dell’ex Dalmonte è ormai al tappeto da tempo e non ha, almeno in questo momento, le armi per rimettersi in carreggiata, soprattutto al cospetto di una Bondi in stato di grazia che, in attesa del risultato di Jesi-Trieste, centra l’ottava posizione, l’ultima utile per agganciare i play-off, e torna a dominare per la gioia dei tifosi.

BONDI FERRARA – TEZENIS VERONA 83-60

parziali: 23-13; 40-25; 62-43;

Bondi Ferrara: Moreno 5, Cortese 24, Rush 15, Hall 11, Fantoni 15. Carella, Drigo, Mancini, Donadoni, Panni 9, Molinaro 4. All.: Bonacina

Tezenis Verona: Greene 21, Poletti 2, Jones 11, Palermo, Udom 16. Dieng 5, Guglielmi, Oboe, Amato 5, Nwohuocha, Ikangi, Tote. All.: Dalmonte

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