Kaos più forte della sfortuna, con la Luparense non si firma per il pari

In 40 giorni si possono fare tantissime cose, come, ad esempio, disputare e vincere un campionato Europeo di Calcio a 5 in Belgio. L’Italia ha compiuto il suo cammino ad Anversa concludendo la cavalcata nel migliore dei modi, ovvero alzando il suo secondo titolo della storia. Ma mentre in azzurro si preparava il terreno a tale impresa, in Italia cosa stava succedendo? Anzi, restringiamo il raggio alla sola Ferrara. Come se la passava il Kaos Futsal? Bene, benone. La vittoria in casa contro Pescara ha riportato definitivamente il sereno in tutto l’ambiente e  soprattutto ha fatto vedere al PalaMIT2B quello di cui sono capaci Leopoldo Capurso e i suoi ragazzi, costruiti forse non per vincere il campionato, ma per lottare sì, versando sul campo tutto il sudore in corpo, fino all’ultima goccia. E domani più che mai servirà gettare il cuore oltre l’ostacolo per non tornare a casa con le pive nel sacco.

Si va a Piombino Dese, casa dell’Alter Ego Luparense, superpotenza del futsal italiano. Un punto sarebbe già oro per la classifica, ma vedendo gli sguardi dei giocatori e dello staff e sentendo le parole di Calzolari e Barbi, nessuno firmerebbe per il segno X. Perchè, si sa, “Chi si accontenta gode così così”, e Capurso è uno che aspira sempre al meglio, cercando di trasmettere questa sua qualità alla squadra. E’ quello che ha provato a fare anche in questi 40 giorni privi di partite ufficiali, proprio per mantenere alta la tensione per far fronte ad un prevedibile quanto letale calo nervoso. Del resto è normale allentare un po’ la concentrazione se per più di un mese il massimo dell’agonismo lo si è avuto in un paio di amichevoli con formazioni di categoria inferiore. L’importante è riatrovarla subito e non farsi cogliere impreparati, perchè contro gente come Merlim e Canal, ogni distrazione rischia di essere pagata a carissimo prezzo.

La Luparense degli Europei punta in altissimo. Dopo il mercato invernale, Colini si è ritrovato per le mani una fuoriserie dal motore potentissimo, che, messa in mano ad un allenatore esperto come lui, rischia seriamente di arrivare in fondo ad ogni competizione, e tra l’altro con buone possibilità di successo finale. Due scelte eccellenti per ogni ruolo, ampi margini di modifiche tattiche in corso e chi più ne ha, più ne metta. Anche Asti dovrà guardarsi le spalle in sede di Coppa Italia e Play Off. Ma intanto toccherà al Kaos cercare di scardinare le certezze dei veneti per la quarta volta in stagione (una in campionato e due in Winter Cup). Ad esultare alla sirena finale è sempre stata la Luparense, ma prima o poi qualche cosa dovrà pur andare storto, anche se, dopo 3 settimane di allenamenti sereni filati via lisci come l’olio, qualche problemino in casa ferrarese c’è.

E, come spesso è capitato da settembre ad oggi, sono gli infortuni a far passare il sorriso a Capurso. Questa volta a fermarsi è Tuli.Tuli figurina Lo spagnolo, MVP con una doppietta nella gara vinta contro Pescara prima della pausa, si è fatto male ad un dito del piede in Coppa Italia Under 21 e difficilmente tornerà disponibile prima della trasferta di Martina Franca, in programma a metà marzo. Grave perdita, se una delle tattiche principali per battere i lupi poteva essere il contropiede. E con la stessa lente d’ingrandimento va analizzata anche la probabile assenza di Pereira, bloccato dal mal di schiena. Non averlo a disposizione sarebbe un problema. Ma c’è un però… Tra i convocati del Kaos spicca il nome di Capa. Finora abbiamo sentito parlare poco e niente di questo giovane ragazzo brasiliano per il semplice motivo che in Serie A non ha ancora potuto fare il suo esordio. Solo recentemente ha collezionato il suo primo gettone ufficiale con l’Under 21, ma adesso che l’iter burocratico per il suo tesseramento è terminato, la sua presenza può risultare utile sin da subito, se non altro per l’effetto sorpresa. Da una parte, quindi, troveremo Ercolessi, Putano, Merlim e Honorio, tutti freschi campioni d’Europa con l’Italia, ai quali vanno aggiunti Bertoni, Nora e compagnia bella. Dall’altra, Laion, Jeffe, Kakà e Pedotti, solo per citarne alcuni. Da una parte l’esperienza, dall’altra la voglia di giocarsela fino in fondo senza aver nulla da perdere.

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