Il pubblico da Kaos, una sconfitta meritata e un campionato ancora lungo

Quando tutto procede a gonfie vele e invece, alla fine, qualcosa va storto, allora la colpa non è di nessuno se non del destino. Non si può dire che c’era troppo ottimismo per l’esordio assoluto del Kaos Futsal al PalaMIT2B. Doveva essere una festa sugli spalti e in effetti lo è stata, sia per la gioia di Marco Calzolari, Angelo Barbi e Roberto Baroni, sia per quella di tutto lo staff tecnico della squadra e dei giocatori, finalmente lontani da quella cattedrale nel deserto che risponde al nome di PalaSavena. Il colpo d’occhio sugli spalti è stato notevole, con quasi 700 spettatori a rumoreggiare – in senso positivo – con trombette, tromboni, tamburelli e strumenti d’emergenza. Per assistere a un concerto nel concerto. Quello che ha suonato l’Alter Ego Luparense di Fulvio Colini.
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Proprio così. A stonare, nello splendido sabato pomeriggio targato Kaos, è stato solo il responso dell campo, un 4-2 che lascia l’amaro in bocca a Leopoldo Capurso e che fa storcere il naso a qualche appassionato arrivato al PalaMIT2B con in testa il pensiero “Oh, adesso vado a veder vincere i “Neri””. No, sbagliatissimo. Perchè dare per scontata una vittoria, quando si sa perfettamente che l’avversario che si ha di fronte è uno squadrone attrezzato per lottare al vertice e sicuramente anche per alzare il quinto tricolore della sua storia? E qua una punzecchiatura al pubblico critico: non è che per forza una storia deve terminare con il lieto fine, alla Luparense non interessava minimanente che quella di ieri fosse la prima partita del Kaos nel palasport di Ferrara; per l’ottimo Colini era “solamente” la seconda di campionato contro una rivale ostica e ghignosa, dotata di classe e talento, oltre che di grinta e cattiveria agonistica. Tutte qualità che ieri, purtroppo, sono emerse ad intermittenza. Ma un appello ai neotifosi va fatto: guai fermarsi alle prime apparenze, la stagione è appena cominciata e la società merita tutta la fiducia del caso per gli sforzi fatti in questi ultimi mesi. Poi, diciamolo, non si può sempre vincere. E allora…

BISOGNA SAPER PERDERE – E il Kaos lo sa fare, questo è fuori discussione. Tra amichevoli e gare ufficiali la differenza è abissale. Nel precampionato, gli estensi hanno incrociato la Luparense un numero imprecisato di volte, riuscendo anche a vincere. Gira che ti rigira, la zona è quella, e ritrovarsi nei vari triangolari, pentagonali o comunque filogeometrici tornei di preparazione era diventata un’abitudine. Buona, perchè il rapporto tra Capurso e Colini è ottimo, e vederli entrare insieme al PalaMIT2B è stata una bella scena che difficilmente si vede in altri sport più esasperati. Ma nel momento di affidarsi agli assi nella manica, i lupacchiotti sono stati più bravi, tenendo bene le sfuriate del Kaos e riuscendo, con un futsal nemmeno troppo pirotecnico ma estremamente concreto, a portare a casa l’intera posta in palio. A fare la differenza è stata l’esperienza. Honorio è un campionissimo, il leader che al Kaos manca ancora. Merlim e Canal sono due folletti che non hanno bisogno di presentazioni. Come anche Kakà e Laion, Pereira e Jeffe, ma non è sempre domenica. Infatti si è giocato di sabato. Al fischio finale, sorrisi stringati, ma comunque sinceri, da parte di tutti: Calzolari ha reso merito all’avversario, così come Barbi e Capurso, e le disamine dell’incontro sono state di un’onestà intellettuale disarmante, anche da parte di Colini. “Bravi loro”, è il pensiero comune. Ma il tecnico, com’è giusto che sia, aggiunge, in maniera più professionale e meno colorita “Polli noi”.kaos_0015
NATALE OTTOBRINO – Nel prepartita, lo stereo spara a palla “Back in Black” degli AC/DC, ma nella testa dei giocatori risuona “Bianco Natal”. Quanti regali, troppi per giocatori del calibro di Jeffe e Laion. Non che i compagni abbiano fatto un figurone, ma purtroppo per i due pilastri difensivi gli errori più evidenti vengono da loro. In occasione del primo gol ospite, un rilancione errato del portiere brasiliano si è trasformato in un passaggio docile docile per Putano, che invece ha trovato la sbracciata a tutto campo per imbeccare Merlim, mettendo fuori causa pure il tentativo di recupero in salto di Jeffe. Passaggio elementare in mezzo per Bellomo e gol più facile di un addizione per Pico De Paperis. E pure il 2-3, forse la rete che più ha tagliato le gambe al Kaos, viene da una disattenzione dell’esperto ex Marca, che su uno schema da palla inattiva si è letteralmente perso il taglio di Canal, che poi non ha avuto grossi problemi a battere Laion. Già, Laion. Ieri il suo destro non ne voleva sapere di carburare. Tanti i tiri, ma quasi tutti imprecisi. Così come i passaggi e i lanci, in realtà i suoi punti di forza. La Luparense forse non avrebbe nemmeno avuto bisogno di questi doni anticipati per vincere, ma così facendo è stato come invitare un’oca a bere, e l’equilibrio in campo si è presto spezzato. Liquidiamo l’argomento così: semplice giornata no per tutti.

COCO BELLO – Tranne che per Coco. Capurso lo lancia in quintetto al posto di Tuli e la risposta del venticinquenne di Foz do Iguacu è più che positiva. Buon piglio, tanta corsa e ottima tecnica individuale. Con lui in campo il Kaos fa più paura ed è meno prevedibile. Non è un caso che il 2-2 arrivi dal suo piede. Peccato che il pareggio duri solo pochi secondi, e qui la squadra entra in confusione, affidandosi più a lanci lunghi stile terza categoria del calcio a 11 che al brillante gioco di squadra espresso a Pescara. IMG_9888 CocoInutile descrivere lo show di Capurso in panchina, e non vorremo essere nei panni dei giocatori alla ripresa degli allenamenti. Sicuramente si arrabbierà, perchè è giusto che chi sa di poter pretendere molto di più dalla sua squadra faccia due o tre versi come si deve. Ora la responsabilità dei giocatori sta anche nel rendere felice un pubblico esigente come quello di Ferrara. Simone Colombarini, ieri in tribuna per godersi lo spettacolo, ne sa qualcosa, e chissà che tra S.P.A.L. e Kaos non possa nascere una bella sinergia. In attesa dei risultati, che, possiamo starne certi, sul parquet arriveranno di sicuro.

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