Play Off, Gara 1 contro la Lazio, il Kaos Futsal cerca lo sprint nella Capitale

C’è chi l’1 maggio lo passa fuori a pranzo con gli amici, magari in campagna o magari al mare, a godere del primo sole al gusto d’estate. C’è chi parte per la più consueta delle gite fuori porta. E, per finire, c’è chi va a Roma, ma per disputare un’importantissima Gara 1 dei play off scudetto. E’ il caso del Kaos Futsal di Leopoldo Capurso, partito quest’oggi alla volta della Capitale per affrontare sabato alle ore 20 al PalaGems la Lazio di Daniele D’Orto nella sfida inaugurale della serie più incerta dell’intero tabellone. Un viaggio lungo un pomeriggio che i giocatori potranno sfruttare come ultimo momento di relax. Da questa sera, infatti, non ci sarà più spazio per ridere e scherzare, la mente dovrà essere totalmente concentrata sull’impegno da molti considerato il più importante in una post season. Perchè partire con il piede giusto è fondamentale per poi affrontare il rematch a parquet invertiti (il fattore campo è a favore degli estensi, che eventualmente potranno disputare Gara 3 davanti al pubblico amico) con la giusta determinazione e senza aver sulle spalle una pressione insostenibile anche per campioni de calibro di Kakà.

Vincere, vincere e solo vincere. Contro la Lazio non sarà facile; i due precedenti stagionali dicono che entrambe le squadre si equivalgono: pareggio a Roma quando sia biancocelesti che neri non navigavano in buone acque, e pareggio a Ferrara un girone dopo, deliziando il pubblico con tanti gol e tanto spettacolo. Dati indicativi? No, neanche per idea. Finita la regular season, tutto si azzera, il database viene completamente resettato, come tiene a sottolineare l’allenatore del Kaos: “I play off sono un campionato a parte, quello che abbiamo fatto fin adesso serve per arrivare all’appuntamento decisivo con il morale alle stelle, ma in gare secche tutto può succedere e contro la Lazio sarà una faticaccia. Siamo ottimisti, sappiamo di meritarci almeno la semifinale e lotteremo con le unghie e con i denti per raggiungere questo prestigioso traguardo. Poi quel che sarà sarà, ma vogliamo essere padroni del nostro futuro”. Capurso scalda i motori e chiede l’ennesimo sforzo ai suoi Capursogiocatori: “E’ il momento di dimostrare. Veniamo da un girone di ritorno da imbattuti e non abbiamo mai perso fuori casa. I ragazzi hanno fatto tanti sacrifici, così come lo staff al completo, ma ora serve quel qualcosa in più per onorare la maglia e regalare alla società un finale di stagione impensabile ad inizio anno. Voglio concentrazione e determinazione, sappiamo di cosa siamo capaci, il gruppo è coeso e rema in un’unica direzione”.

Intanto Roma si avvicina anche per Kakà, azzoppatosi ad Asti nell’ultima partita di campionato, ma rimesso brillantemente in piedi dallo staff medico kaossino. Una ripresa a tempi di record, e lo stesso discorso vale per Andrè, che presumibilmente lotterà per una maglia nei 12 con Jeffe, Vinicius e Pedotti. Il bomber di Serrana sarà l’osservato speciale della difesa biancoceleste: 18 i gol per lui fino a questo momento, mentre dall’altra parte della barricata saranno Hector e Bacaro gli spauracchi principali dai quali dovrà guardarsi Laion. Secondo Kakà, tutta la Lazio merita lo stesso tipo di attenzione, ma se il Kaos giocherà come ha fatto vedere di saper fare fino a questo momento, il colpaccio esterno sarà più vicino: “Dobbiamo lottare fino all’ultimo secondo con cuore e testa. Sappiamo qual è il nostro vero valore e siamo totalmente concentrati solo ed esclusivamente su questa partita. Non ci interessa avere l’eventuale Gara 3 in casa, non vogliamo nemmeno arrivarci. L’obiettivo è chiudere la pratica in due partite”. Dopo l’infortunio, solo tanta paura, ma il recupero è presto diventato realtà: “E per questo devo ringraziare Matteo Giovanardi, il nostro fisioterapista, e tutti i membri dello staff, che ogni giorno contribuiscono in maniera decisiva a far sì che noi giocatori possiamo rendere al meglio delle nostre possibilità. Dobbiamo tirare fuori il massimo anche per loro”.

Un rapido sguardo alle statistiche più interessanti delle due squadre: contando anche le goleade contro la Marca nel girone di ritorno, il Kaos ha segnato 73 reti (5° miglior attacco della Serie A per una media di 4,05 reti a partita), mentre la Lazio 86 (2°; 4,77). In tal senso, è fondamentale un’ottima prestazione del reparto arretrato estense, che in tutta la stagione ha concesso solamente 47 gol agli avversari (2,6 di media, solo Asti e Luparense hanno fatto – poco – meglio). Più ballerina la retroguardia biancoceleste, con 67 reti subite (4° peggior difesa; 3,7). Kakà è il top scorer del Kaos, Hector della Lazio, ed entrambi i portieri – Laion e Molitierno – sanno punire dalla distanza quando le loro squadre si trovano costrette a difendere contro 5 giocatori di Kakàmovimento, tattica che i capitolini sanno svolgere meglio di chiunque altro. Proprio con questa abile mossa è iniziata la rimonta che al PalaMit2B, nel girone di ritorno, permise alla Lazio di tornare a casa con un preziosissimo punto in classifica. Errare è umano, ma perseverare è diabolico, e per questo Capurso è corso ai ripari: “Abbiamo lavorato molto su questo fondamentale. Sappiamo che la partita potrebbe decidersi per alcuni piccoli dettagli, e noi abbiamo l’obbligo di non farci trovare impreparati di fronte a situazioni che ci hanno visti andare in difficoltà in passato. Cuore, testa e orgoglio, chiedo questo al mio Kaos”.

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