Per Vinicius niente Europeo: Peccato, ma è un arrivederci. Per il titolo dico Italia

E’ svanito a tre ore dall’esordio dell’Italia ad Euro 2016 il sogno di Vinicius di partecipare con la maglia azzurra alla rassegna continentale. Sbarcato in Serbia insieme al gruppo del Ct Menichelli come unica riserva, alle 18 di mercoledì è scaduto il termine ultimo per entrare in gioco al posto di uno dei quattordici “titolari”, e così, con un po’ di amaro in bocca, il pilastro del Kaos Futsal ha dovuto fare le valigie per tornare a Ferrara, ma presto lo sconforto – più che comprensibile in questi casi – ha lasciato spazio alla voglia di tornare in Nazionale il prima possibile, e questa volta per giocarsi una maglia ai mondiali in Colombia, in programma sempre in questo 2016 dal 10 settembre al 2 ottobre: “Devo essere sincero – afferma l’italo in forza al club estense -, sapevo che rientrare nella lista definitiva sarebbe stato difficilissimo. L’Italia è campione d’Europa in carica e il Ct ha giustamente riconfermato in blocco un gruppo consolidato che merita fiducia per difendere il titolo. Un po’ di tristezza c’è, sarebbe strano il contrario, perchè comunque sono stato ad un passo dal giocare una manifestazione così importante, ma…”.

Ma, cosa?
“Ma sono sicuro di aver fatto bene in questo periodo di preparazione all’Europeo ed esco dal raduno a testa alta, con la consapevolezza di aver lasciato il segno. Io punto sempre a fare del mio meglio, impegnandomi al massimo e giocando al 100% delle mie possibilità. Ora starà a me allenarmi duramente e portare in alto i colori del Kaos; solo ottenendo ottimi risultati con il mio club avrò ancora l’opportunità di tornare in Nazionale”.

Quindi è più la delusione per essere stato scartato in extremis, o la soddisfazione di aver impressionato Menichelli?
“Sicuramente la gioia per aver sfiorato la convocazione dopo essere entrato nel giro della Nazionale solamente poco tempo fa. Se non sono stato chiamato tra i 14 vuol dire che devo ancora migliorare nei miei punti deboli, quindi il mio obiettivo è di tornare più forte di quanto non sia ora. Questo per me è un punto di partenza, ho rotto il ghiaccio con l’ambiente, conosciuto Ct e staff e adesso so cosa vogliono da me, perciò sono pronto per guadagnarmi un’altra opportunità e lottarmi con i miei compagni i posti disponibili da qui in avanti, sempre con il massimo rispetto dei ruoli”.

ViniciusAdesso testa solamente al campionato e alla Coppa Italia, o pensi già al mondiale colombiano?
“Non mi pongo limiti, voglio arrivare il più in alto possibile con il Kaos, poi si vedrà. Solo così posso sognare un posto sull’aereo che andrà in Colombia”.

Senti di dover ringraziare qualcuno per questo periodo d’oro della tua carriera?
“Prima di tutto Dio, che mi dà l’opportunità di vivere emozioni immense facendo quello che mi piace fare, ovvero giocare a futsal. Poi la mia famiglia, Vanessa e i miei figli Davì e Bernardo, per essermi sempre vicino. Sono loro la mia forza. Infine un grazie in particolare alla società Kaos Futsal, dal patron agli accompagnatori, perchè è merito anche dei loro sacrifici se posso continuare a vivere il mio sogno. Adesso tocca a me lavorare sodo”.

Tornando agli Europei, dopo aver vissuto sulla tua pelle il clima di festa che si respira a Belgrado, qual è il tuo pronostico?
“Ovviamente spero che l’Italia possa arrivare a vincere il suo terzo titolo (debutto ok, 3-0 all’Azerbaijan; ndr), non vedo una nazionale più forte rispetto alla nostra, con tutto il rispetto. Credo che, oltre a noi, saranno le solite Spagna, Portogallo e Russia a fare la voce grossa, mentre la Serbia padrona di casa può essere la sorpresa. Io, comunque, dico Italia: la coesione e la forza del gruppo azzurro può fare la differenza”.

 

 

 

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