Asse Ferrara-Bologna caldissimo in questo fine settimana. Se buona parte dell’attesa cittadina è riservata al derby calcistico tra rossoblù e SPAL di domenica pomeriggio, a rompere il ghiaccio con i rivali di sempre sarà il Kleb Ferrara, che sabato alle 20.30 ospita al palasport la Consultinvest Bologna, per tutti Fortitudo. Sfida, nonostante sia solamente l’inizio della stagione, che è già delicata perché arriva dopo la scoppola rimediata dagli estensi ad Imola contro l’Andrea Costa, mentre i bolognesi vengono da due solidi successi contro Udine e Jesi che li hanno immediatamente portati in cima alla classifica di serie A2. Aspettarsi una reazione caratteriale di un certo spessore è il minimo, considerando anche l’importanza della partita e le motivazioni che ne derivano, ma l’avversario non è sicuramente tra i più semplici da affrontare. Con il coach Alberto Martelossi abbiamo analizzato quanto successo nell’ultima uscita, per poi virare con decisione al derby casalingo che tutti attendono con ansia: “E’ difficile etichettare una prestazione, positiva o negativa che sia, solamente in base al risultato. E’ evidente che contro Imola ci sono state delle negatività da segnalare, ma anche contro Montegranaro non era andato tutto liscio come l’olio. Certo, domenica scorsa siamo stati al di sotto del nostro livello medio di gioco, ma bisogna lavorare tanto per trovare il giusto equilibrio. In più, per una rosa ristretta come la nostra, qualche problemino fisiologico pesa di più e progredire non è semplice, ma una partita come questa ci dà tante motivazioni e sarà sicuramente complessa dal punto di vista tecnico, ma affascinante per stimoli e mentalità”.
In settimana com’è stata analizzata e archiviata la sconfitta di Imola?
“Da un punto di vista tecnico, prima ancora degli errori difensivi, soprattutto in uno contro uno, abbiamo pagato lo scarso rendimento offensivo. Nel momento in cui ci siamo trovati in difficoltà abbiamo smesso completamente di passarci la palla, indirizzando la partita su binari che non possono premiare le nostre caratteristiche. Ovviamente questo tasto è stato chiarito e dovremo tenerlo ben presente per il futuro”.
Eppure all’inizio di ogni quarto il Kleb sembrava poter restare attaccata al punteggio, salvo poi sciogliersi e subire le iniziative degli imolesi: “E questa è la cosa più misteriosa, perché nelle occasioni non ufficiali del precampionato in cui siamo stati chiamati in causa sul piano della concentrazione e della durata avevamo fatto bene. Ora dobbiamo riparametrare tutto in ottica futura e capire se è stata o meno una situazione passeggera”.
Ora tutte le attenzioni sono incentrate sulla Fortitudo, la squadra meglio attrezzata per fare il salto di categoria, piena zeppa di giocatori che la A l’hanno vissuta o potrebbero viverla tranquillamente.
Come si affronta una corazzata simile e cosa ci si può aspettare dal Kleb Ferrara?
“E’ chiaro che da sportivo mi auguro di assistere ad un weekend interessante, vista la concomitanza di Bologna-SPAL. Nel dettaglio, mi aspetto di affrontare una squadra che sia già in grado di sprigionare tutto il suo potenziale, spero individuale, perché vorrebbe dire che come gruppo non sono ancora del tutto amalgamati, altrimenti diventerebbe doloroso per tutti. Come ho già detto più volte, Bologna non è solo una squadra forte per l’A2, è una squadra di A1 prestata a questa categoria. Ha a disposizione dodici giocatori di livello, al netto degli infortuni di cui noi non siamo a conoscenza”.
Punti forti della Fortitudo?
“Il potenziale offensivo degli esterni è pazzesco. Legion, Amici, Cinciarini in uscita dalla panchina che è stato il miglior marcatore italiano di A in più di un’occasione. Parliamo di giocatori che non hanno bisogno di essere presentati”.
Che partita deve fare il Kleb Ferrara per puntare alla vittoria? Deve puntare più sul ritmo o sulla fisicità?
“Dobbiamo metterla sull’intelligenza e sulla furbizia per insinuarci in maniera camaleontica all’interno delle pieghe che la partita ci presenterà di fronte. La fisicità premierebbe sicuramente la Fortitudo, seconda a nessuno in questo campionato. In più, con così tanti giocatori pericolosi e abituati a questo tipo di sfide, credo che ad alti ritmi non avrebbe proprio nulla da perdere. Mi aspetto una partita aperta, il modo di approcciarci al primo tempo potrebbe essere decisivo per avere certezze a livello mentale e psicologico e trovare così tempo e modo per studiare le debolezze dell’avversario. Ovviamente i canestri dell’ultimo quarto pesano il doppio, ma bisogna iniziare sin dall’inizio a tenere alta la concentrazione”.
Situazione infortuni: tutti arruolabili?
“Abbiamo qualche acciacco e, tranne martedì, non ci siamo mai allenati al completo, ma ho tutti i ragazzi a disposizione e soprattutto tutti vogliono esserci. Fino ad ora non abbiamo avuto grosse problematiche. Bisogna stringere i denti, ma sappiamo perfettamente che in occasioni come queste vanno dimenticati tutti i dubbi e le perplessità, della partita precedente ma anche dell’intera settimana”.
Intanto fervono i preparativi tra i tifosi per addobbare a dovere il settore che ospita il cuore pulsante del tifo ferrarese. Un buon numero di bandiere ha già trovato spazio sulle balaustre, così come uno striscione con la scritta “Curva Nord” che si sviluppa per tutta la lunghezza del settore. Lo spettacolo è già iniziato, il derby può iniziare.