Il personaggio del giorno: l’azzurrina Eleonora Goldoni

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle ragazze di Roberto Baroni. Grazie alla collaborazione della società ferrarese, una volta a settimana una giocatrice si racconterà ai nostri taccuini: sogni, speranze, aspettative e racconti di vita di tutti i giorni.  Perché oltre al calcio c’è di più, molto di più. Oggi tocca all’azzurrina Eleonora Goldoni.

PUNTATA 1 – Giulia MONTORIO
PUNTATA 2 – Monica VACCARI

Nome: Eleonora
Cognome:
Goldoni
Età: 17
Ruolo: Esterno
Carriera: Ho iniziato all’età di 7 anni Finale Emilia dove ho giocato con i maschi fino alla categoria Allievi; dal 2009 sono alla Newteam. Dal 2011 sono stata convocata con la nazionale under 17 e attualmente sono in under 19.
Calciatore/calciatrice a cui ti ispiri: Cristiano Ronaldo: ho il suo numero, in piccolissimo forse alcune delle sue caratteristiche e l’onore di essere chiamata “EG7” dal mio allenatore della nazionale. Osservo ogni suo movimento quando lo vedo giocare. Ammiro molto anche Rita Guarino, ex nazionale italiana: oltre ad essere una giocatrice di grande talento è una persona stupenda e grazie a lei, che fa parte dello staff della nazionale, sono riuscita a superare tante paure e insicurezze. Le devo molto.

Perché hai scelto proprio il calcio?
“Ho provato tantissimi sport ma quello che mi fa provare il calcio è ineguagliabile, me ne sono innamorata all’età di cinque anni quando andai a vedere una partita a San Siro con la mia famiglia. Ricordo ancora quel giorno: rimasi affascinata dalle capriole di Oba Oba Martins, tanto che mi feci subito comprare la sua maglia. Mi arrivava fino ai piedi ma che importava! Lo vedevo come un supereroe! (ride).

Come esulti dopo un gol?
“Non ho un’esultanza precisa, semplicemente vado ad abbracciare le mie compagne, se però è presente il mio fidanzato gli faccio un cuore per dedicargli il gol”.

Quali differenze fondamentali hai notato tra il calcio femminile italiano e il calcio femminile nelle altre nazioni?
In certi Paesi, ad esempio in Canada, Germania e Usa, il calcio femminile è molto seguito e porta addirittura a riempire gli stadi: è uno sport professionistico a tutti gli effetti. Basti pensare che in Germania il numero delle calciatrici equivale al numero di calciatori, cosa assolutamente lontana dall’Italia”. GOLDONI ELEONORA

Secondo te perché l’italiano medio preferisce il calcio maschile a quello femminile?
“Credo che il motivo sia per la mancanza di cultura dello sport. All’italiano medio interessa solo quello che fanno vedere in tv e purtroppo il calcio femminile in tv non ci può sempre andare, soprattutto per mancanza di sponsor. Spesso la gente si fa pregiudizi e svaluta le potenzialità delle ragazze credendo che il calcio sia uno sport solo per uomini: non sono consapevoli dello spettacolo che si perdono”.

Calcisticamente parlando, dove e come ti vedi fra cinque anni?
“O all’estero o a fare un’esperienza di vita giocando da professionista. O magari continuerò a giocare a calcio solo per divertimento, dipende da tanti fattori”.

La partita più bella che ricordi di aver giocato.
“La terza partita della seconda fase dell’europeo Under 17 contro la Svezia. Grazie alla fiducia del mister, la carica delle compagne, l’unione del gruppo e la voglia di riscattarci dalla precedente sconfitta con la Repubblica Ceca, ho giocato la mia miglior partita con la maglia azzurra e ho segnato un gol bellissimo che ancora mi chiedo come io abbia fatto (ride)”.

Quando Elenora non gioca a calcio cosa fa nella vita?
“Frequento il quarto anno del Liceo Linguistico e prendo lezioni di recitazione, canto, acrobatico e danza all’accademia d’arte di Progetto d’Amore. Ci siamo già esibiti tre volte ed è un’esperienza che mi ha sicuramente cambiato in positivo e che mi sta facendo crescere molto: anche le discipline che pensavo di non poter mai praticare adesso sono diventate parte importante della mia vita e posso affermare di non volervi assolutamente rinunciare”.

Quali sono le tue aspirazioni per il futuro?
“Spero un giorno di poter giocare in serie A con la mia Newteam e affrontare le migliori squadre a livello nazionale e internazionale con le mie attuali compagne. Un altro sogno nel cassetto è quello di essere convocata con la nazionale Under 20 per i mondiali in Canada dell’anno prossimo: darò tutta me stessa per ottenere un posto. Mi piacerebbe inoltre studiare per poter collaborare in federazione magari come allenatrice. In tutto questo porterò sempre avanti le attività con l’accademia Progetto d’Amore”.

Quali sport segui al di fuori del calcio?
“Seguo molto il calcio a 5, il tennis, che ho praticato da piccola, e la ginnastica artistica”.

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